Pochi giorni fa Britney Spears si è recata in tribunale e ha deciso di rompere il silenzio che l’ha afflitta per più di dieci anni. La cantante ha deciso di rendere la sua dichiarazione pubblica, in modo che tutto il mondo potesse finalmente sentire la sua voce. Spears ha rivelato di voler essere liberata dalla tutela del padre, sottolineando che per tutti questi anni non ha vissuto.
Cosa è successo a Britney Spears nel corso di questi anni, a partire dal 2008? Scopriamolo insieme.
Britney Spears, la sua storia: il 2007, l’anno del crollo
Nelle ultime settimane i riflettori sono tornati a essere puntati su Britney Spears, la famosa cantante che ha testimoniato contro suo padre in tribunale. Lo scorso mercoledì la star ha detto a un tribunale statunitense che vuole essere liberata dalla tutela del padre, che controlla la sua vita personale e le sue finanze da 13 anni.
La cantante è andata nel dettaglio, rivelando che l’accordo con il padre le impone di utilizzare un contraccettivo senza il suo consenso e non le permette di sposare il suo ragazzo. Sul suo account Instagram Spears ha rivelato di non aver parlato a causa dell’orgoglio. L’artista ha dichiarato:
“Sto portando questa vicenda all’attenzione del pubblico perché non voglio che pensino che la mia vita sia perfetta, perché sicuramente non lo è affatto e se avete letto qualcosa su di me nelle notizie di questa settimana… Ovviamente ora sapete davvero che non lo è”. Oltretutto la cantante si è scusata con i suoi fan per avergli nascosto la verità.
“L’ho fatto a causa del mio orgoglio ed ero imbarazzata a condividere ciò che mi è successo. Vi raccontavo che la mia vita era una completa favola: in realtà era un inferno“.
Queste notizie sono arrivate come un fulmine a ciel sereno per il grande pubblico e molte persone ancora ora non conoscono nel dettaglio la faccenda. Ripercorriamo insieme questa spiacevole situazione che ha avuto inizio nel lontano 2007, l’anno in cui la vita della cantante è completamente crollata.
All’inizio del 2007, dopo aver lasciato un centro di riabilitazione, Britney si è presentata a casa del suo ex Kevin e ha chiesto di vedere i figli. Sembra però che lui abbia rifiutato. Questo evento ha spinto la cantante a recarsi in un salone di bellezza a Los Angeles per radersi completamente la testa. Durante quell’occasione, i paparazzi hanno ripreso la vicenda e l’hanno pubblicata sul web.
In seguito, ha trascorso volontariamente del tempo in varie strutture di trattamento per alcuni mesi.
L’anno successivo ha pubblicato il suo album Blackout che ha ricevuto recensioni positive e ha venduto tre milioni di copie in tutto il mondo. Tuttavia la sua performance di ‘Gimme More’ agli MTV VMA non è piaciuta. Secondo varie persone la cantante non era mentalmente stabile durante quell’esibizione.
Il 2008 e la valutazione psichiatrica
Nel gennaio 2008, Britney è stata sottoposta al codice 5150: si tratta di una valutazione psichiatrica involontaria di 72 ore. In quell’occasione i paparazzi la fotografarono mentre i dottori la portavano via dalla sua casa a Los Angeles su una barella.
Un paio di settimane dopo è stata sottoposta nuovamente ad un altro codice 5150. Mentre era in ospedale, il tribunale ha deciso che la cantante aveva bisogno di essere tutelata temporaneamente da suo padre, Jamie Spears. Parliamo nello specifico di temporary conservatorship. Di cosa si tratta?
Fondamentalmente il padre di Britney ha ottenuto il pieno controllo di ogni aspetto della sua vita: commerciale, finanziario e, soprattutto, personale. Se Britney voleva dei soldi – anche solo 5 dollari per un caffè – doveva avere il permesso da suo padre. Inoltre il padre aveva controllo totale anche sulle scelte riguardanti la sua carriera, il suo aspetto e la sua vita romantica.
Le persone poste sotto tutela non possono votare, guidare, sposarsi o rimanere incinte. Britney ha anche perso la custodia dei suoi due figli, Sean e Jayden, allora di due e uno anni. Più tardi nel 2008, Britney è tornata sul palco con il nuovo album Circus che, a quel tempo, ha ricevuto molta pubblicità.
La cantante aveva inoltre ricominciato a fare esibizioni, vincere premi: insomma, sembrava che la Britney dei primi anni 2000 fosse tornata. La tutela temporanea doveva scadere a dicembre, mese in cui è uscito l’album della cantante: tuttavia, un giudice l’ha resa permanente.
Jamie Spears, da quel momento, era il tutore permanente della Spears mentre l’avvocato Andrew Wallet era co-tutore permanente del suo patrimonio.
Britney Spears, dal 2009 al 2015
Nel 2009, Britney ha girato il mondo per pubblicizzare il nuovo album mentre era ancora legalmente sotto il controllo del padre. I messaggi vocali trapelati con il suo avvocato hanno rivelato che il padre di Britney stava usando i suoi diritti di visita con i suoi due figli come leva per impedirle di combattere contro la tutela di Jaime in tribunale.
Nel 2010 e nel 2011, molti fan di Britney hanno notato che sembrava piuttosto letargica sul palco, era assente e non sembrava la Britney che tutti conoscevamo. Si crede, anche se non abbiamo mai avuto la conferma finora, che sia stata costretta a continuare a fare tour ed esibirsi nonostante non volesse farlo.
Nel 2011, ha annunciato il suo fidanzamento con Jason Trawick, un membro del suo team di gestione. Britney era ancora sotto la tutela del padre ma durante il loro fidanzamento, Jason divenne co-tutore dei suoi affari personali. Jamie Spears aveva ancora il pieno controllo della carriera e delle finanze di Britney ma Jason poteva organizzare e controllare la sua vita personale.
La coppia però si è separata alla fine del 2012, prima che potessero sposarsi. Jason si è dimesso da co-tutore e il padre della Spears aveva di nuovo il pieno controllo di ogni aspetto della sua vita.
Britney Jean, l’ottavo album della cantante, è uscito nel dicembre 2013. La critica lo ha stroncato completamente. Anche se lei l’ha definito una delle melodie più personali che avesse mai pubblicato, alcuni fan si sono chiesti se fosse davvero lei a cantare in alcune registrazioni.
Nel 2015, Britney ha avuto il suo primo residency show che si è tenuto a Las Vegas. Per residency show si intende una serie di concerti con sede fissa di un determinato artista, che possono protrarsi anche per vari anni. A metà del 2015, i fan hanno notato che la sua energia aveva preso una piega piuttosto drastica. All’improvviso la cantante sembrava eccitata e rinvigorita, come se volesse davvero essere lì a fare concerti e a divertirsi.
Secondo i fan, è passata da spettacoli con poca energia, dove si limitava a seguire la coreografia, ad avere una forma impeccabile e a sorridere. Durante lo show, la cantante ha anche indossato un top con i brillantini che recitava “You don’t own me“. Molti fan ritengono che quello sia stato un primo gesto di ribellione nei confronti del padre e della tutela.
Dal 2016 al 2019: un nuovo Residency Show in programma e la malattia del padre
Nel 2016, le cose hanno continuato a migliorare. Ai Billboard Awards di quell’anno, la cantante ha vinto l’ambito Millennium Award e poi è salita sul palco per eseguire un medley dei suoi successi passati. Spears sembrava felice e, soprattutto, in salute. Aveva finalmente riacquistato la presenza scenica che era mancata nelle esibizioni pubbliche degli ultimi anni.
Più tardi nel corso dell’anno Britney pubblica un nuovo album, Glory. La critica, questa volta, lo ha accolto molto più positivamente rispetto al suo ultimo album. Alla fine del 2017, il residency show di Britney a Las Vegas è stato esteso due volte. Inizialmente doveva durare due anni ma, grazie alle recensioni entusiastiche e ai numerosi premi, ha finito per durare quattro anni con quasi 250 esibizioni.
Poco dopo il termine degli show di Las Vegas, arriva l’annuncio di Domination, il suo secondo residency show. In vista della serata di apertura prevista all’inizio del 2019, Britney ha costantemente postato aggiornamenti e video dalle prove. I fan hanno commentato che era relativamente di buon umore e sembrava emozionata per Domination.
All’inizio del 2019, però, Britney ha rinviato indefinitamente Domination, citando la cattiva salute di suo padre. Britney ha rivelato che prendere quella decisione le spezzava il cuore. La cantante scrisse: “Un paio di mesi fa, mio padre è andato in ospedale ed è quasi morto. Siamo tutti così grati che ne sia uscito vivo ma ha ancora una lunga strada davanti a sé. Ho dovuto prendere la difficile decisione concentrare le mie energie e attenzioni sulla mia famiglia ora“.
Un paio di giorni dopo aver cancellato lo show, i paparazzi hanno visto la cantante guidare a Los Angeles. Secondo la sua tutela, la cantante non poteva farlo: infatti nessuno vedeva Britney Spears al volante di un’auto dal 2008. In seguito a questa vicenda l’artista non si è vista per tre mesi, né online né di persona. Ad aprile, una fonte ha rivelato che era stata in una struttura di salute mentale, presumibilmente messa lì contro la sua volontà da suo padre.
Ed è qui che è nato l’hashtag #FreeBritney.
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Inizia il movimento #FreeBritney
Dopo l’inizio del movimento #FreeBritney, le cose hanno iniziato a degenerare. In primo luogo a marzo 2019, il padre di Britney è diventato unico tutore della cantante dopo che l’avvocato Andrew Wallet si è dimesso.
In aprile 2019, un paralegale che ha lavorato con Britney ha rivelato che la cantante aveva smesso di prendere le sue medicine mentre faceva le prove per Domination e suo padre Jamie ha preteso che tornasse a prenderle o avrebbe cancellato lo show. Quando lei si è rifiutata, il padre ha cancellato il residency show e ha messo sua figlia in una struttura di riabilitazione.
Quando #FreeBritney ha cominciato a diventare tendenza, la cantante è apparsa sui social media per chiarire le accuse in un video in cui ha affermato che le voci erano “fuori controllo”. Ha chiesto ai fan del tempo per affrontare le cose a modo suo.
A maggio 2019, Britney e la sua famiglia sono andati in tribunale per la valutazione annuale della sua tutela. Mentre i fan protestavano rumorosamente all’esterno, con cartelli “Free Britney”, lei avrebbe chiesto al giudice di “porre fine alla tutela”. La tutela, tuttavia, è rimasta in vigore.
Poco dopo, il suo manager di lunga data ha detto a TMZ che pensava che lei “non si sarebbe mai più esibita”. Il manager ha dichiarato: “Personalmente, voglio che lei trovi un posto tranquillo e felice – qualunque cosa significhi per lei. Non si tratta più di una carriera – si tratta della vita“.
A giugno 2019, una causa intentata a Los Angeles sosteneva che un blogger aveva falsamente affermato che la tutela ordinata dal tribunale aveva manipolato l’account Instagram di Britney per renderla “problematica”. La linea di apertura della causa affermava: “È tempo che le teorie di cospirazione sul benessere di Britney Spears e il movimento mafioso #FreeBritney si fermino”.
A settembre, Britney e il suo ex Kevin Federline, il padre dei suoi figli, hanno raggiunto un nuovo accordo di custodia. La cantante è riuscita ad ottenere il 30% di custodia dei figli (senza supervisione), allora di 13 e 12 anni. L’ex marito, invece, ha ottenuto il 70%. L’accordo era in vigore dall’agosto 2018, secondo TMZ, ma lo hanno formalizzato solo nel settembre 2019.
Ore dopo che questa notizia è stata riportata, è stato rivelato che ad agosto Federline ha presentato un ordine restrittivo per conto dei suoi figli contro Jamie. Ha sostenuto che Jamie ha abusato di loro e la richiesta è stata accolta. In seguito Jamie si è dimesso temporaneamente come tutore di Britney, citando problemi di salute in corso.
Al suo posto, fino al 31 gennaio 2020, la responsabile delle cure di Britney era Jodi Montgomery. Fu deciso, temporaneamente, che Jamie non sarebbe più stato il tutore della vita personale di Britney. Poteva però controllare le sue finanze.
Il 2020 e la pandemia da COVID-19
A gennaio, Britney ha parlato in una Instagram Story di quanto sia importante la libertà per lei. In quel periodo aveva fatto un’altra richiesta al tribunale per la revoca della sua tutela e un’udienza completa è stata fissata per aprile 2020.
A marzo 2020 una fonte ha rivelato a Us Weekly che la cantante si è rifiutata di fare altra musica come protesta per la sua tutela. “Questa è la pausa più lunga tra i cicli di album nella sua carriera – sono passati quasi quattro anni dall’uscita di Glory e lei è perfettamente soddisfatta”, ha detto la fonte.
All’inizio di marzo, suo figlio Jayden ha fatto una Instagram Live in cui ha insultato il nonno Jamie e ha commentato che Britney probabilmente non avrebbe mai più fatto nuova musica. Quando un follower gli ha chiesto se Britney fosse sotto il controllo di Jamie, ha risposto: “Non lo so”. Quando però qualcun altro lo ha esortato ad aiutare la madre per liberarsi, il figlio ha risposto: “È quello che sto cercando di fare”.
Il 3 maggio 2020, Us Weekly ha confermato che Britney sarebbe rimasta sotto tutela fino alla fine di agosto. Secondo alcuni documenti del tribunale, un giudice ha emesso un ordine che permetteva al tutore temporaneo, Jodi Montgomery, di rimanere in vigore fino al 22 agosto 2020. La tutela però è stata estesa a causa della chiusura dei tribunali in seguito alla pandemia da COVID-19.
La cantante sperava di poter creare una famiglia con il suo fidanzato Sam Asghari l’anno scorso. Us Weekly ha citato una fonte, la quale ha rivelato che Britney ha detto a un funzionario del tribunale che voleva avere un bambino con il suo ragazzo. Il padre, però, era contrario all’idea.
“Britney ha detto all’investigatore del tribunale che voleva avere un bambino. Suo padre era sempre stato contrario al fatto che Britney rimanesse incinta”.
A maggio 2020 i fan di Britney Spears hanno iniziato un movimento sui social media. Lo scopo era quello di ascoltare in streaming e comprare il suo album del 2016, Glory, che successivamente ha raggiunto il numero uno della classifica di iTunes. “Non ho idea di cosa sia successo ma grazie a voi, sto vivendo il miglior giorno di sempre”, ha detto la cantante in un video messaggio.
Per ringraziare i fan, la sua etichetta discografica ha rilasciato una foto di copertina alternativa per l’album. A quanto pare, poco prima che l’album uscisse nel 2016, hanno cambiato l’immagine di copertina. I fan hanno ipotizzato che fosse perché la ritraeva con delle catene e potrebbero esserci dei collegamenti con la sua tutela.
Britney Spears: tra TikTok e Instagram
Durante il lockdown Britney si è dedicata ad Instagram e TikTok, girando una serie di video in casa sua. Sono certamente eccentrici e molte persone non hanno idea di cosa stia facendo. Poiché TikTok è una piattaforma utilizzata principalmente da adolescenti della generazione Z che non conoscono davvero tutta la storia di Britney, la cantante è stata in qualche modo ridicolizzata.
A luglio 2020 Britney ha risposto alle persone che si prendevano gioco della sua danza. La cantante ha detto: “Non ho mai detto di essere la migliore ballerina. Ballo semplicemente perché mi riempie il cuore di gioia ed espressione!”
Da un punto di vista legale, ci sono stati pochi progressi nel caso della tutela di Britney. A luglio sua madre Lynne Spears ha chiesto di essere coinvolta nelle finanze di sua figlia. Nel frattempo un fan ha iniziato una petizione su Change.org chiamata “Britney Spears: diritto al proprio avvocato”.
Lo stesso mese, il fratello Bryan Spears, ha rivelato che sua sorella è “frustrata” per la sua tutela e vuole uscirne.
“Ha sempre voluto uscirne”, ha detto Bryan in un’intervista su un podcast. “È molto frustrante avere qualcuno che ti dice costantemente quello che devi fare.”
In una rara intervista, il padre Jamie ha invece rivelato che si stava stancando del movimento #FreeBritney. Parlando a Page Six, Jamie ha definito il tentativo di vedere la fine della sua tutela legale lunga 12 anni “uno scherzo”, dicendo che i manifestanti non sanno nulla di ciò che accade nella loro vita.
“Tutte queste persone non sanno nulla. Spetta al tribunale della California decidere cosa è meglio per mia figlia. Non sono affari di nessun altro”.
La sorella Jamie Lynn ha condiviso sentimenti simili a quelli del padre. Lance Bass ha rivelato che la sorella della Spears ha detto apertamente di non essere preoccupata per Britney e la sua salute mentale. “L’unica cosa che so è che conosco Jamie Lynn. Se a Jamie sta bene tutto quello che sta succedendo, sento di potermi fidare”, ha rivelato Bass.
È stato poi rivelato, ad agosto 2020, che Jamie Lynn era l’amministratrice fiduciaria della fortuna della cantante dal 2018. Il 19 agosto 2020, Britney ha detto a un tribunale che per lei andava bene che la tutela rimanesse in vigore: tuttavia, non voleva che suo padre fosse l’unico tutore. Nel documento del tribunale si legge:
“Britney è fortemente contraria al fatto che suo padre continui ad essere l’unico tutore del suo patrimonio. Lei preferisce che sia un fiduciario aziendale qualificato a ricoprire questo ruolo.”
Tuttavia, Jamie ha chiesto di reintegrarsi come tutore insieme all’avvocato Andrew Wallet.
Nella petizione, Jamie ha chiesto di avere il “potere di ottenere tutti i documenti e i registri” relativi al patrimonio di sua figlia come le carte di credito, gli estratti conto e i documenti del patrimonio. Nel suo deposito, è stato anche rivelato che Britney aveva 2,7 milioni di dollari in attività in contanti e circa 57,4 milioni di dollari in attività non in contanti al 31 dicembre 2019.
Fine 2020 ad ora: il momento della verità
La richiesta di Britney di rimuovere suo padre come unico tutore ha attirato l’attenzione dell’American Civil Liberties Union (ACLU), che ha deciso di aiutarla.
“Le persone con disabilità hanno il diritto di condurre una vita autonoma e mantenere i loro diritti civili”, ha detto l’ACLU in un tweet. “Se Britney Spears vuole riconquistare le sue libertà civili e uscire dalla sua tutela, siamo qui per aiutarla”.
Durante un’udienza a ottobre 2020, l’avvocato di Britney ha paragonato il suo stato mentale a quello di un paziente in coma. Ha detto al giudice che Britney non vuole più esibirsi, nonostante suo padre insista perché lei rilanci la sua carriera. Il giudice ha detto di voler sentire questo da Spears stessa ma l’avvocato ha sostenuto che con il suo stato mentale non era in grado di fare dichiarazioni legali.
Il 22 agosto, invece, era stato deciso che la tutela di Britney sarebbe stata estesa almeno fino al febbraio 2021. Il 10 novembre 2020, infine, un giudice ha negato la richiesta di Britney di rimuovere Jamie dalla sua tutela.
Il 5 febbraio 2021 è uscito un documentario prodotto dal New York Times sul movimento #FreeBritney. Mentre i tentativi di contattare Spears stessa per un’intervista non hanno avuto successo, il suo ex assistente e i membri dei media sono stati intervistati per il documentario intitolato Framing Britney Spears. I genitori della cantante, i suoi fratelli e il suo ex marito Kevin Federline hanno rifiutato di partecipare.
Durante l’ultima udienza sulla tutela, l’11 febbraio 2021, un giudice ha ordinato a Jamie di rimanere il co-tutore del patrimonio di sua figlia insieme alla Bessemer Trust Company.
Rivolgendosi alla corte, il giudice Brenda Penny ha detto che lo scopo dell’ordine era di dare sia a Jamie che a Bessemer “un’equa divisione di responsabilità, nella speranza che si sedessero e capissero insieme il modo migliore per gestire questo complesso patrimonio a beneficio del cliente”.
Britney aveva chiesto di rimuovere completamente suo padre come tutore a novembre. La cantante voleva che la Bessemer Trust Company fosse l’unica responsabile del suo patrimonio – ma il giudice Penny ha negato anche questa richiesta.
Ad aprile 2021 il giudice Brenda Penny della Corte Superiore di Los Angeles ha annunciato che Britney si rivolgerà personalmente alla corte, per quanto riguarda la sua controversa tutela. L’avvocato di Britney, Samuel Ingham, ha detto: “La mia cliente ha richiesto un’udienza in cui può rivolgersi direttamente alla corte”, ma non sapeva ciò di cui voleva parlare la Spears.
L’udienza era prevista per il 23 giugno 2021.
Il 17 giugno 2021, pochi giorni prima dell’udienza prevista, Britney ha risposto ad alcune domande dei fan, affrontando le voci che non si esibirà mai più. Su un video su Instagram ha detto:
“La domanda è: sono pronta a salire di nuovo sul palco? Ho intenzione di salire di nuovo sul palco? Riuscirò mai a salire di nuovo sul palco? Non ne ho idea. Mi sto divertendo in questo momento, sono in una fase di transizione nella mia vita e mi sto divertendo”.
Le accuse verso il padre e coloro che l’hanno controllata
Il 23 giugno, Britney è apparsa virtualmente davanti alla corte e ha chiesto che la sua tutela “oppressiva e controllante” venisse rimossa. All’udienza di Los Angeles, la pop star ha definito la tutela “abusiva” e ha condannato suo padre e gli altri che l’hanno controllata.
“Questa tutela mi sta facendo più male che bene”, ha detto. “Merito di avere una vita”. Britney ha detto che vuole sposare il suo ragazzo Sam Asghari e avere un bambino con lui, ma sotto la sua attuale tutela, non le è permesso. Oltre ad aver paragonato le sue condizioni di tutela all’essere una “schiava”, Britney Spears ha rivelato che è stata costretta a prendere un anticoncezionale contro la sua volontà.
Un giorno dopo la sua testimonianza esplosiva, Britney ha detto ai fan direttamente via Instagram che era “imbarazzata a condividere quello che mi è successo”.
Le parole di Lynne, Jamie Lynn e l’ex marito di Britney Spears
Lo stesso giorno la mamma di Britney, Lynne, ha parlato delle sue “preoccupazioni” in seguito alle strazianti affermazioni della cantante durante l’udienza per la tutela. Secondo l’avvocato Gladstone Jones, Lynne è molto preoccupata dopo aver sentito Britney parlare liberamente e approfonditamente degli “abusi” che dice di aver subito mentre era sotto la tutela del padre.
Per conto di Lynne, Jones ha poi chiesto al giudice di ascoltare la richiesta di Britney di cambiare il suo piano di assistenza, che è in vigore dal 2008.
Il 28 giugno, poi, a parlare è stata la sorella di Britney, Jamie Lynn Spears. La sorella minore ha rivelato che non è necessario andarle contro per non aver parlato prima. Jamie Lynn afferma di essere rimasta in silenzio per rispetto di Britney.
“Ora che ha parlato molto chiaramente e ha detto ciò che doveva dire, sento di poter seguire il suo esempio e dire ciò che sento di dover dire”, ha detto la star di Zoey 101 sulle sue Instagram Stories. Nel video, Jamie Lynn ha rivelato di aver già detto alla sorella di assumere un nuovo avvocato ed è contenta che Britney abbia seguito il suo consiglio.
“Forse non ho sostenuto mia sorella come sperava il pubblico, ovvero con un hashtag su una piattaforma pubblica, ma posso assicurarvi che sostengo mia sorella da molto prima che ci fosse un hashtag e la sosterrò sempre.”
Il 29 giugno 2021 è stata poi la volta dell’ex marito Kevin Federline. “La cosa migliore sarebbe che la loro mamma fosse sana e felice”, ha detto Kaplan a People. “E se una delle due cose non è vera, non è il contesto migliore per esercitare la custodia”.
Il padre di Britney, il 30 giugno 2021, ha presentato dei documenti in tribunale dicendo che il trattamento di sua figlia sotto la tutela non è colpa sua. Il suo avvocato ha presentato ulteriori documenti presso la Corte Superiore di Los Angeles per quanto riguarda la tutela di Britney, affermando che Jamie è “preoccupato” per il suo trattamento.
Tuttavia sostiene di non essere responsabile e sta dando la colpa ad altri, in particolare alla tutrice temporanea di sua figlia, Jodi Montgomery, e al suo avvocato, Samuel Ingham III. Jamie era “molto rattristato nel sentire delle difficoltà e delle sofferenze di sua figlia e crede che ci debba essere un’indagine su queste affermazioni”, rivelano i nuovi documenti.
Il primo luglio 2021, la richiesta di Britney di rimuovere il padre come co-tutore viene negata. Nonostante la testimonianza straziante della cantante su ciò che lei afferma essere una tutela “oppressiva e controllante”, un giudice della California ha respinto la sua richiesta di rimuovere Jamie, come riportato da TMZ.
L’avvocato di Britney Samuel D Ingham III ha recentemente presentato i documenti per Bessemer Trust per essere reso co-tutore, che è stato approvato dal giudice. Tuttavia, la richiesta di Ingham di avere Jamie rimosso del tutto è stata negata.
Non ci resta che attendere e sperare che la situazione della cantante venga risolta il prima possibile. Speriamo che possa finalmente riappropriarsi della sua vita.
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