Torna dopo qualche anno di assenza il grande Yasuhiro Nightow, conosciuto da tutti per Trigun, il mitico manga con protagonista Vash the Stampede il tifone umanoide, un personaggio una leggenda. Cosa ha creato la mente del geniale autore questa volta? Ovviamente una storia fuori di testa che già dal primo numero non ha niente da invidiare a Trigun!
Blood Blockade Battlefront parte in quarta già dal primo numero, proponendo grandi scene d'azione e riuscendo a introdurre per bene sia l'ambientazione della storia sia i protagonisti, uno più bello dell'altro. Ma passiamo alla storia.
La storia di questo manga è ambientata a New York, o meglio quel che rimane della Grande Mela. Infatti tre anni prima dell'inizio della storia in una sola notte un portale "dall'altro mondo" si è aperto sopra la città distruggendola e ricostruendoci sopra Hellsalem's Lot, la nuova metropoli che poi è stata rinchiusa in una barriera magica restrittiva. Capita solo a New York. In questo spazio, in cui realtà e paranormale si fondono, possiamo vedere mostri dalle forme più assurde, demoni e ogni genere di stranezze camminare fianco a fianco con gli umani. Ovviamente in una situazione del genere i pericoli sono dietro l'angolo e, nonostante la minaccia delle creature dell'altro mondo, l'avidità dell'uomo ha spinto la città a riempirsi di mafiosi, organizzazioni terroristiche e criminali della peggior specie, tutti in cerca di guadagno, rendendo questa nuova città un posto senza legge. Soltanto un gruppo di agenti molto speciali si aggira per questo mondo cercando di preservare la pace e soprattutto cercando di mantenere l'equilibrio fra le forze in gioco in città, questo gruppo è chiamato "Libra". Leo Watch è un giovane giornalista capitato a Hellsalem's Lot. Riusciamo appena a capire che è lì per guadagnare un po' di soldi per curare sua sorella malata che subito, a causa di una scimmia che gli scippa la macchina fotografica, si ritrova invischiato in una mega sparatoria dove sopravvive solo grazie all'incontro con Zapp, un membro di Libra che lo ha scambiato per qualcun altro. Leo finisce quindi nella base di Libra dove conosce il capo dell'organizzazione, Klaus V. Reinherz, un carismatico uomo che sembra in parte lupo mannaro, è in copertina. Le vicende però si susseguono senza respiro e subito scoppia una tremenda crisi in città: infatti Femto, il re caduto, uno dei personaggi più pericolosi di Hellsalem's Lot , ha evocato un potente demone che va in giro a squartare chiunque gli capiti a tiro. Il demone inoltre è diviso in due e se riuscisse a riunirsi, le vite perse potrebbero essere decine di migliaia. Così scatta il conto alla rovescia per salvare la città e Leo, nonostante sembri un normale ragazzo, nasconde un misterioso potere nei suoi occhi, potere che potrebbe salvare la situazione.
La storia in questo primo numero conquista sin da subito il lettore entrando nel vivo con un susseguirsi di eventi che non lasciano prendere fiato. La vera forza di questo primo Tankobon però sta nei protagonisti, uno più carismatico dell'altro, che sapranno sicuramente conquistarvi. Si capisce fin da subito che Leo, il ragazzo protagonista che si trova catapultato in mezzo al pandemonio, nonostante la sua ingenuità nasconde qualcosa di misterioso nel suo passato e nel destino della sua famiglia. Zapp è il personaggio "tamarro" del gruppo, sempre pronto a usare le maniere forti. Ha il potere di creare una spada manipolando il suo sangue e con un accendino speciale riesce a incendiarlo. Klaus, è IL capo, emette carisma da tutti i pori, freddo e risoluto, anche se a volte cade vittima di battute da parte dei suoi colleghi. Indubbiamente il più forte, usa anch'egli come potere la manipolazione del sangue, solo che in aggiunta usa come armi dei tirapugni a forma di croce con cui rilascia delle tecniche devastanti. Fra gli altri personaggi di Libra troviamo Chain, unica donna del gruppo, una specie di inseguitrice portentosa che spesso battibecca con Zapp, poi il simpatico "maggiordomo mummia" che speriamo di vedere approfondito nei prossimi numeri.
Il disegno sarà familiare ai fan di Nightow. Il tratto dell'autore è sicuramente più evoluto specialmente se si riguardano i primi volumi di Trigun, anche se a volte alcune scene possono risultare un po' confusionarie è indubbiamente maturato. L'edizione J-pop come sempre è di ottima fattura sotto ogni punto di vista, il volume presenta la sovracopertina e pagine a colori. Il primo numero di Blood Blockade Battlefront si presenta come un ottimo shonen sotto ogni punto di vista, Il maestro Nightow si è dimostrato all'altezza della sua fama e ora non vediamo l'ora di leggere il seguito!