Sui social avrete probabilmente sentito parlare della questione della quarta Superchicca. La sua immagine in compagnia delle tre Superchicche originali è stata postata più o meno ovunque nelle ultime settimane, e come accade in questi casi sono fioccati pareri, discussioni e polemiche più o meno feroci. Vediamo di fare un po' di chiarezza, tenendo conto che ambasciator non porta pena.
Bliss è un personaggio che fa la propria apparizione in Power of Four, speciale da cinque puntate che va a chiudere la prima stagione del reboot de Le Superchicche. È stata introdotta – facendo scalpore già solo per questo – come la quarta Superchicca, appunto, e nello speciale veniamo a conoscenza della sua storia.
Si tratta, in realtà, della prima Superchicca, creata dal professor Utonium diversi anni prima della nascita di Molly, Dolly e Lolly. Gli ingredienti sono quelli che conosciamo tutti: zucchero, cannella ed ogni cosa bella, ma al posto del Chemical X, il professore utilizza un altro ingrediente, il Chemical W.
Come risultato, Bliss è molto più potente rispetto a quelle che saranno le sue sorelle minori. Possiede una forza fisica decisamente fuori dal comune, può usare la telecinesi e teletrasportarsi.
Tanto più sono forti i poteri e tanto più è complicato controllarli: Bliss infatti resta spesso in balia delle proprie emozioni, e in tali frangenti crea dei danni non da poco. La goccia che fa traboccare il vaso è un violento scatto d'ira, a seguito del quale la ragazza rade letteralmente al suolo la casa del professore. Spaventata, decide di auto-esiliarsi su un'isola deserta, mentre il professor Utonium, convinto sia rimasta uccisa nell'esplosione, riprende i propri esperimenti senza mai far parola dell'accaduto con nessuno.
La premessa è necessaria per capire almeno in parte quelle che sono state le reazioni del pubblico.
Quello che salta all'occhio immediatamente è il fatto che Bliss sia diversa dalle altre Superchicche. Essendo più “anziana” è fisicamente più alta e robusta, ma soprattutto è di colore. Sappiamo come negli ultimi anni si tenda a promuovere in un certo senso la diversità nei prodotti per i piccoli e per i giovani, e sappiamo come rivesta una certa importanza per alcune comunità, specialmente quella afroamericana ed ispanica, che raramente si sentono “rappresentate” adeguatamente all'interno dei succitati prodotti. È una problematica molto sentita negli USA.
Le reazioni immediate all'annuncio dell'introduzione di Bliss nello show sono state quindi entusiaste. Un personaggio nuovo, di colore, diverso ma che comunque sembrava si sarebbe integrato con le tre protagoniste. Certo, ci sono state anche delle polemiche, ma fondamentalmente riguardavano lo scetticismo dato dall'introdurre dal nulla un nuovo personaggio in uno show con un cast consolidato, con tutti i dubbi del caso. Per avere un'idea, vi basti pensare al Poochie di simpsoniana memoria.
Poi, però, lo special è andato in onda. E sono scattate le polemiche vere.
Il problema nasce dal fatto che Bliss è sì diversa fisicamente dalle protagoniste, ma in aggiunta viene rappresentata come un'instabile, irascibile testa calda. È certamente più forte delle sorelle minori, ma, soprattutto, è pericolosa e incapace di contenere le proprie emozioni.
L'“offesa” nasce dal fatto che quello della ragazza di colore instabile, in preda alle proprie emozioni fuori controllo, aggressiva, è uno stereotipo molto usato nei prodotti di intrattenimento, e che più di qualcuno all'interno della comunità americana di colore trova estremamente offensivo – o, se non altro, trito e ritrito.
Una cosa del genere era già accaduta con l'introduzione di Bismuth in Steven Universe, altro prodotto di punta di Cartoon Network.
A questo punto, le fazioni emerse sono state due. Una, chi, al di là di tutto, nella comparsa di Bliss ci ha comunque visto della buona volontà, e anzi, nella sua imperfezione ci ha visto dell'umanità. Del resto, da adolescenti spesso si è incapaci di tenere sotto controllo emozioni e sentimenti, e non di rado si tende ad “esplodere” senza valido motivo. Nulla di offensivo, dunque.
La seconda, invece, è di ben altro avviso. Nello special ci ha visto un'intenzione piuttosto maliziosa da parte di Cartoon Network: creare un personaggio “diverso” per attirare (nel bene e nel male) l'attenzione, senza saperlo sfruttare a dovere e utilizzando stereotipi e stratagemmi narrativi già visti e rivisti. Una sorta di “ehi, cavalchiamo il carrozzone della diversità anche con le Superchicche!”, e non, quindi, un reale gesto di reale attenzione e riconoscimento verso la comunità di colore – come era stato percepito in prima istanza.
Insomma, rabbia giustificata o polemiche sterili? Chissà. Da un lato la delusione per come è stata rappresentato un personaggio in cui avrebbe dovuto rispecchiarsi una discreta porzione degli spettatori è comprensibile; dall'altro, però, si sa come Internet ami polemizzare su qualunque cosa e fare di un sassolino una montagna.
Alla fine della fiera Bliss probabilmente non farà neanche parte del cast di protagonisti, e se mai dovesse ricomparire sarà per qualche scena o poco più. Quindi, in effetti, il problema si pone fino ad un certo punto.
Quel che è certo è che Le Superchicche non sono probabilmente mai state pubblicizzate tanto quanto adesso. Nel bene e nel male.