Spartacus è finito l'anno scorso, con nostro grande rammarico.
Si sa, tutte le cose che più ci piacciono, però, sono destinate a finire.
Tuttavia la Starz non ci ha abbandonati e nel primo mese del 2014 ha “liberato” un nuovo titolo nell'oceano delle serie tv: Black sails.
Immaginata come un prequel dell'opera di Stevenson, L'isola del tesoro, ci porta tra l'equipaggio del Capitano Flint, intelligente e carismatico, alla ricerca de l'Urca de Lima, nave carica di tesori inestimabili che faceva parte della flotta spagnola.
Il sogno di Flint, si spinge oltre il diventare ricco oltre ogni immaginazione, i suoi piani sono più grandi mentre i suoi desideri più … semplici. Ma non aggiungeremo altro, dovrete scoprire il resto.
Un giovane John Silver diventerà parte della ciurma, fingendosi un cuoco e guardando chiunque (compreso lo spettatore) con enormi e impossibilmente ingenui occhi celesti. Furbo, si distinguerà da subito impadronendosi di informazioni importanti che lo metteranno spesso nei guai.
Sono presenti diversi pirati realmente esistiti, trasformati in perfetti personaggi da serie come Charles Vane (interpretato da Zach McGowan), John Rackham – Calico Jack- (Toby Schmitz), Anne Bonny (Clara Paget) e Benjamin Hornigold (Patrick Lyster).
Nel buono stile cui ci avevano abituati con Spartacus, non sono pirati idealizzati. Non sono spiriti alla ricerca della libertà che solo l'oceano può dare, ma bensì mascalzoni che non hanno bisogno di grandi ideali in cui credere, non tutti almeno.
Nessuno è completamente buono né al 100% malvagio, non hanno gambe di legno e pappagalli parlanti… Non ne è ancora comparso uno con una benda sull'occhio.
Sono sporchi, se ne può sentire l'olezzo attraverso lo schermo, con i loro abiti lerci e i capelli unti. Bevono fino a svenire, sono sboccati, hanno un disperato bisogno di prostitute, oro e alcool.
Lasciate perdere se non vi piacciono i programmi un po' crudi, in cui sesso e violenza non sono oscurati o lasciati all'immaginazione. Rapporti eterosessuali e omosessuali, ci auguriamo nessuno si scandalizzi – anzi qualcosa ci dice che il sesso tra donne attira sempre un sacco di -chiamiamola- curiosità-, avvengono, come si suol dire, alla luce del sole.
Supportata da una piacevole colonna sonora e da un cast interessante, basti notare che Toby Stephens (il protagonista) è anche un riconosciuto attore teatrale, ha le carte in regola per mantenere viva la curiosità.
Più che dalla trama si rimane colpiti dalle meccaniche delle interazioni umane, non è una serie cervellotica ma piuttosto è brutale dimostrazione di com'era la vita, in una realtà in cui mostrare delle debolezze è il più grande errore che chiunque potrebbe fare. Tirare fuori l'animale che è in noi è l'unico modo per rimanere a galla, che lo si debba fare eliminando un avversario uccidendolo a pugni o dare una donna indifesa in pasto ad un equipaggio selvatico.
Michael Bay è presente nei credits come produttore esecutivo, ciò può spaventare o attrarre, ma vi consigliamo comunque di dare una chance alla serie e giudicare da voi.
La serie è stata creata da Jon Steinberg e Robert Levine, conta 8 episodi ed è già stato annunciato che ci sarà anche una seconda stagione di 10 puntate, dovuta all'ottima reazione avuta dal pubblico quando è stata presentata alla Comic-Con di San Diego.
Fino ad oggi sono state trasmesse quattro puntate, continueremo a seguirlo per vedere se riuscirà a convincerci.
A domenica sera per i prossimi 50 minuti circa a vele spiegate.