Esplorando il grande mondo del fumetto italiano, prima o poi ci si trova di fronte a Battaglia. Un personaggio unico, nato dalla mente di Roberto Recchioni e Leomacs anni fa, capace di attraversare i decenni, di morire e risorgere, di cambiare continuamente e riadattarsi, vivendo mille vite diverse. E tutto questo tanto all’interno delle pagine quanto fuori da esse. Di questo e molto altro abbiamo parlato proprio con i due creatori del personaggio, in occasione dell’uscita dello splendido volume dedicato a Battaglia per Edizioni BD.
Battaglia, una vita immortale dentro e fuori dal fumetto
Battaglia Pietro era lì, in quell’ottobre del 1917. Quando il fronte venne giù e l’Italia dovette affrontare la sconfitta per antonomasia: Caporetto. Quello fu l’ultimo giorno della vita del soldato e il primo giorno della sua nuova “vita”. L’oscurità di quel momento fu la perfetta cornice per la sua trasformazione in vampiro, ben lontano da qualsiasi ideale romantico. Un bastardo senza scrupoli, in continuo movimento tra gli anfratti più terribili della storia d’Italia che nel Novecento ha regalato tanti luoghi bui adatti a una figura come questa.
Non era così però che era nato nel 1993, quando Roberto Recchioni e Leomacs avevano inizialmente concepito questo personaggio. Battaglia infatti era parte di un fumetto incentrato su una squadra di vampiri (generalmente) positivi, in una serie ambientata in un futuro distopico. Ma quella fu solo la prima delle sue tantissime vite, dal punto di vista editoriale.
Nel corso del tempo infatti questa figura è riemersa in diverse occasioni. Una rinascita continua che sembrava essere un parallelo perfetto della storia di Battaglia, sempre pronto a ritornare, fare il proprio sporco dovere stringendo patti con qualsiasi forza che dimostrasse pochi scrupoli quanto lui (se non meno) e poi confondersi lì, nelle ombre, pronto a rientrare in missione quando necessario.
Questo volume, che arriva a trent’anni dalla nascita del personaggio, vuole celebrarlo ma anche riordinare le idee. Appianare tutte le pieghe e sovrapposizioni nate nel corso del tempo, per raccogliere le storie chiave di Battaglia e mostrarlo nella sua interezza a un pubblico nuovo. E poi chissà, essere un trampolino di lancio per nuovi progetti e nuove vite per il vampiro…
Il punto fermo del Battaglia fumetto
Il volume realizzato da Edizioni BD è uno di quelli che va letto dall’inizio alla fine, senza saltare neanche una pagina. La prefazione di Dario Sicchio, le storie (le uniche “canoniche”, realizzate da Recchioni e Leomacs) di Battaglia e infine l’intervista ai due autori, possibilmente tutto di fila. Perché solo così si può davvero avere una panoramica completa di questo personaggio così unico e particolare.
Si tratta di un’operazione che pur omaggiando il vampiro siciliano e dandogli lustro con un’edizione ben curata e di qualità, ha ancora di più il valore di punto fermo. Si tratta di una raccolta completa, che offre tutti gli strumenti per capire le storie di Battaglia e ripercorrere tutte le tappe che lo hanno reso un tale unicum nel panorama del fumetto italiano.
Acquista con Amazon Prime. Qui i vantaggi!
Se siete tra chi, come si accennava in apertura, ha solo sentito nominare il personaggio, magari di sfuggita, scandagliando la storia degli albi del nostro Paese e magari vi siete ripromessi di saperne di più, questo è il volume che stavate cercando. Una panoramica il più completa possibile, che vi darà uno sguardo completo a questo antieroe (termine forse tirato agli estremi della sua definizione).
E se invece state solo cercando qualcosa di nuovo da leggere, Battaglia è indubbiamente una proposta valida. Troverete all’interno del volume delle storie estremamente cupe, dove non c’è spazio di redenzione. Né per il protagonista (ma questo ormai sembra ovvio), né per il mondo che lo circonda. La sfida vera è capire chi sia davvero il più oscuro.
Una chiacchierata con Roberto Recchioni e Leomacs
Anche dopo aver letto l’intervista approfondita che si trova al termine del volume, avevamo ancora tante cose da chiedere a Roberto Recchioni e Leomacs su Battaglia e la sua storia passata, presente e futura. Abbiamo avuto l’opportunità di incontrarli durante lo scorso Lucca Comics & Games 2023 ed ecco cosa ci hanno raccontato…
Questo volume è perfetto per chi vuole scoprire il personaggio e conoscerlo. Voi come descrivete Battaglia a chi sa chi sia?
Roberto Recchioni: “Battaglia in termini effettivi è un vampiro, anche se la parola non viene mai pronunciata. Un vampiro siciliano ‘nato’ come vampiro durante la Prima Guerra Mondiale nella battaglia di Caporetto. In realtà Battaglia in termini più più metaforici è lo spirito del nostro Paese. Perché dietro ogni strage, dietro ogni complotto, dietro ogni mistero dell’Italia c’è Pietro Battaglia. Pietro Battaglia è il braccio di destro del Duce durante il Ventennio, Battaglia è è incaricato di scoprire chi ha rapito Aldo Moro, Battaglia è sul volo per Ustica, su quel tragico DC-9… Battaglia è la coscienza sporca dell’Italia e non a caso è un vampiro. O se vuoi è un Forrest Gump cattivo“.
Leomacs: “Perfetta definizione. Non aggiungerei altro“.
C’è una frase molto bella secondo me nell’introduzione del volume, che dice (parafrasando un po’): “Battaglia nasce quando Battaglia muore“. Questo se vogliamo è vero anche da un punto di vista editoriale perché il fumetto di Battaglia com’è adesso nasce quando il primissimo Battaglia muore…
L: “Sì possiamo anche dire che editorialmente è morto e risorto e rinato diverse volte“.
Ecco, come ricordate quella seconda origine di Battaglia, quando poi è diventato il personaggio che conosciamo oggi?
L: “La ricordo come una evoluzione, una nascita del tutto naturale. Perché il personaggio ce l’aveva già in sé delle caratteristiche perfette per questa rinascita. Insomma la figura del supereroe forse non gli si addiceva particolarmente bene, se non graficamente. Era invece perfetto per i toni di storie criminali o comunque orrorifiche. Era semplicemente più adatto“.
Battaglia è un unicum, nel senso che è un personaggio totalmente cattivo. Non ha una vera e propria redenzione, è difficile anche definirlo un antieroe. Quanto è sfidante sia a livello di sceneggiatura che poi di traduzione grafica rappresentare questo aspetto?
R: “Ma in realtà non è l’unico. Se pensiamo a Kriminal, a Satanik, o allo stesso Diabolik sono personaggi del tutto negativi senza caratteristiche eroiche. È difficile applicare il concetto di eroe a Diabolik, ancora più difficile a Satanik. Battaglia alla fine si iscrive esattamente in questa tradizione del fumetto popolare italiano, cioè quella del nero.
Personalmente non lo trovo difficile, mi viene naturale. È anche molto divertente e catartico poter scrivere un personaggio senza dover mettere di mezzo una morale che spesso gli è appiccicata sopra. Nel senso che a me fanno sempre ridere gli antieroi che fanno una mega carneficina, massacrano intere famiglie, ammazzano padri di famiglie… Sì, magari al servizio dei cattivi, però pur sempre persone… Ma poi sono i buoni. Con ‘Batta’ questo problema non si pone“.
L: “Sì, esattamente. Direi che è innanzitutto divertente anche graficamente…“
R: “E come abbiamo detto ieri la violenza è bella“.
L: “Esteticamente bella da rappresentare, quindi è molto divertente. Poi sì, è importante come diceva Roberto non sovrapporre una propria etica o una propria morale a un personaggio di finzione. Trovo che quel giusto distacco sia abbastanza importante, perché oggi si tende molto ad accorpare autore e personaggio, a volte anche con un personaggio realmente esistente. Si fa un gran polpettone di piani diversi per etichettare una cosa. Io invece trovo importante distinguere diversi piani“.
Un’ultima domanda: nella postfazione del libro c’è un piccolo lancio di di speranza verso un futuro di Battaglia…
R: “No, no, è un concreto lancio di speranza!“.
Giustissimo! Quello che volevo chiedervi è c’è un personaggio della storia italiana che vorreste incrociasse la strada di Battaglia in una prossima storia?
R: “Allora, Craxi appariva ma non era un personaggio centrale. Mi piacerebbe rimettere Battaglia a confronto con Craxi in maniera più a fuoco. Quindi uno di loro è Craxi e l’altro è Fellini“.
L: “Ce ne sono diversi ma questi sono già abbastanza. Ci aggiungerei un Licio Gelli!“.
R: “Per far simpatia!“.
Fa colore!
L: “In fondo vendeva materassi, no? Anche da lì da lì si potrebbe diciamo spaziare parecchio…”.
Diciamo che purtroppo nei lati oscuri dell’italia da cui attingere ne abbiamo parecchi
R: “Eeeeeh!“.
L: “Abbiamo solo l’imbarazzo della scelta“.
R: “È un filone che possiamo portare avanti per tutta la vita!“.
E allora noi in attesa della prossima resurrezione del vampiro siciliano possiamo solo ringraziare Roberto Recchioni, Leomacs ed Edizioni BD per il tempo e l’opportunità che ci hanno concesso. E già che ci siamo portiamo avanti una bella lista di tutti i personaggi oscuri e non del nostro Paese che vorremmo vedere in un futuro fumetto di Battaglia…