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Bassem Youssef e il caso Superman: Legacy, cosa è successo davvero?

Il comico e attore Bassem Youssef avrebbe potuto diventare uno degli attori del prossimo Superman: Legacy — invece, il fatto che non farà più parte del progetto di James Gunn sull’Uomo d’Acciaio sta facendo discutere. Infatti, alcune dichiarazioni di Youssef avevano fatto pensare che DC avesse escluso l’attore per via delle sue posizioni sul conflitto a Gaza. Ma l’attore egiziano ha voluto chiarire la controversia, raccontando anche del suo colloquio con James Gunn.

Superman: Legacy e il casting di Bassem Youssef: cos’è successo?

Dichiarazioni, interviste, possibili cambiamenti di sceneggiatura e polemiche sulla libertà di Youssef di dire la sua sul conflitto israelo-palestinese. La vicenda che lega Bassem Youssef e Superman: Legacy, il nuovo film dei DC Studios diretto da James Gunn, sembra molto complicata. Ma una volta messi in ordine gli eventi, diventa chiaro quello che è successo — e pensiamo che possiate poi tirare le vostre conclusioni in autonomia.

Un ruolo per il comico egiziano

Bassem Youssef studia all’Università del Cairo per diventare cardiologo. Ma non è per le sue competenze come medico che diventa famoso in tutto il mondo. Infatti, Youssef mette presto da parte la laurea in medicina per dedicarsi alla comicità, lanciando il programma satirico El Bernameg (“Il Programma”). Uno show che molti paragonano al Daily Show di Jon Stewart, programma americano a cui Youssef partecipa, invitato da Stewart, per parlare della censura da parte del governo conservatore egiziano.

Questo mix di comicità e coraggio nel criticare i governi autoritari lo rendono un simbolo della libertà di parola, soprattutto della satira. Ha vinto premi giornalistici da Reporters Without Borders e girato il mondo parlando di questi temi. E negli anni ha anche iniziato a lavorare come attore — qualcuno di voi lo avrà riconosciuto nella serie Upload di Prime Video, per esempio.

Superman Legacy James Gunn

Ma la sua carriera cinematografica avrebbe potuto fare un salto in avanti nel giugno 2023, un giorno prima dello sciopero del SAG-AFTRA. Secondo quanto riporta il comico, solo un’ora dopo aver inviato il proprio video-provino, Youssef ha ricevuto una chiamata Zoom da James Gunn. Il regista ha detto che sembrava giusto per il ruolo, ma che voleva parlare con lui per capire se l’alchimia sul set sarebbe stata giusta.

Considerando che non è insolito che passino mesi prima che un attore riceva la chiamata di un regista, Youssef pensava di aver ottenuto la parte. Ma non era così.

Il ruolo tagliato

Passano i mesi, con DC che non poteva assumere nessuno durante lo sciopero degli attori. Nel frattempo,, il 7 ottobre, Youssef appare allo show di Piers Morgan e rilascia alcune dichiarazioni critiche nei confronti di Israele.

Alla fine dello sciopero SAG-AFTRA, circa un mese dopo le interviste, Youssef riceve la notizia che il suo ruolo in Superman: Legacy è stato eliminato a causa di cambiamenti nella sceneggiatura. La tempistica, secondo Youssef, sembrava sospetta, specialmente considerando il contesto politico delle sue dichiarazioni.

Le dichiarazioni di Bassem Youssef sul suo ruolo in Superman: Legacy

Passano i mesi, ma lo stesso Youssef ammette di non aver digerito del tutto quella che vede come un’ingiustizia. In alcune recenti interviste, quindi, quando gli chiedono se le sue posizioni sul conflitto israelo-palestinese gli hanno portato degli svantaggi, racconta l’episodio di Superman: Legacy.

james gunn guardiani della galassia dc-min

James Gunn chiama quindi Youssef, per spiegargli che i cambiamenti al copione li aveva scritti a settembre scorso, prima delle dichiarazioni di Youssef (e dell’inizio del conflitto a Gaza). In altre parole, il regista assicura di aver tagliato il personaggio per esigenze narrative, non politiche. Youssef spiega a Gunn che, tuttavia, guardando la vicenda da fuori la vicenda sembrava problematica, cosa che sembra aver trovato l’autore d’accordo.

Il regista ha di recente annunciato sui social che lui e Youssef “vanno d’accordo”. Youssef, da parte sua, ha rilasciato un video, che trovate qui sotto, in cui dice che “come ho detto nelle interviste, non voglio pensare ci fossero intenzioni maligne e credo che sia una svista onesta. E spero sia vero, e spero che non ci fosse null’altro dietro”.

Stop alle discussioni

In altre parole, il comico sembra credere alla versione di Gunn. La vicenda, quindi, sembra nata da incomprensioni più che da censure. Tuttavia, sottolinea il clima teso che c’è a Hollywood riguardo al conflitto a Gaza. Abbiamo già avuto notizia di attrici licenziate per le proprie posizioni sul conflitto israelo-palestinese. E le discussioni attorno al discorso di Jon Stewart, a cui molti paragonavano Youssef, che ha parlato del conflitto al suo ritorno al Daily Show, fanno pensare che lo spazio per la satira sia molto ristretto sul tema.

Come dicevamo all’inizio, non crediamo sia giusto trarre conclusioni sulla questione: ci siamo limitati a riportare la vicenda come descritta da Youssef. Che nel suo tweet incolpa, soprattutto, il fatto che Internet rivolti le cose e che le persone leggano i titoli invece che ascoltare le interviste”. Qui potete trovare l’intervista nella sua interezza.

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Fonti
Bleeding Cool

Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, Nerd da prima che andasse di moda.

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