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Bandai Namco fra Oriente e Occidente alla Gamescom: provati Jump Force, Twin Mirror e molto altro

Alla recente Gamescom di Colonia abbiamo avuto modo di partecipare alla presentazione della nuova line-up di Bandai Namco, fatta di giochi vecchi e nuovi. Durante l’evento ci sono state fornite informazioni di ben sette giochi, che poi abbiamo potuto provare con mano. La cosa che salta subito all’occhio è come Bandai Namco stia cercando di variare le sue produzioni, non limitandosi più soltanto a titoli dedicati a manga e anime giapponesi, ma cercando di creare progetti adatti anche per il mercato Occidentale. Per lanciare questa nuova linea di titoli l’azienda giapponese si è affidata a software house esperte e ben conosciute, come i Dontnod, già creatori di Life Is Strange e Vampyr e Supermassive Games, autori dell’horror Until Dawn. I primi tre titoli realizzati nel nostro lato del mondo saranno tutti delle avventure grafiche, genere che ultimamente ha avuto un momento di grande popolarità, grazie anche ai titoli delle due case di sviluppo citate poco prima. Andiamo dunque a scoprire quanto abbiamo visto e giocato alla Gamescom.


Twin Mirror
 
Il nuovo gioco dei Dontnod prodotto da Bandai Namco. Il titolo è un’avventura grafica che ricorda molto nello stile Life is Strange, ma le meccaniche e il gameplay si differenziano notevolmente. Protagonista di quest’avventura è Sam, un giornalista che per alcuni problemi personali aveva lasciato la sua città natale nel West Virginia. Tornato per un evento importante si ritroverà coinvolto in un caso misterioso che dovrà ricostruire, mentre affronterà il suo duro passato e persino sé stesso. Nella demo da noi provata Sam si risveglia dopo essersi ubriacato in un motel. Andato in bagno trova una maglietta insanguinata, ma il giornalista non ricorda nulla di quanto è successo la sera prima, si ritrova dunque a dover mettere insieme i pezzi per ricostruire la scena. Il fulcro del gameplay sembra basarsi sul Mind Palace, un luogo dentro la mente di Sam in cui conserva tutti i ricordi. All’interno di questo spazio mentale Sam rivede i luoghi che ha visitato e segna tutti gli indizi trovati, così succede anche nella stanza del motel, dove riusciamo a ricostruire la nottata precedente grazie a diversi indizi trovati nel mondo reale. Altra importante meccanica, solo accennata in questa demo, è il doppio: questo è l’alter ego di Sam, uguale a lui in tutto e per tutto, tranne per il vestito elegante e una parlantina molto sagace. Il doppio discuterà con Sam e potrà aiutarlo od ostacolarlo, starà al giocatore scegliere il tipo di rapporto che vorrà avere con lui. Nonostante la scarsa durata della demo, la storia di Twin Mirror ci ha incuriositi molto e non vediamo l’ora di saperne di più. Il gioco uscirà nel 2019 e sarà diviso in tre episodi differenti.


11-11: Memories Retold
Questo titolo ambientato durante la Prima Guerra Mondiale ha delle tematiche molto importanti, infatti vuole mostrarci entrambe le facce delle fazioni in guerra, così da mostrarci quanto umano c’è nelle persone e quanto la guerra sia insensata di fronte all’uguaglianza di certe situazioni, indipendentemente dalla zona geografica di nascita. Il titolo ci narrerà della storia di due soldati: Harry, doppiato da Elijah Wood, è un fotografo canadese che si è arruolato nell’esercito per conquistare la sua amica d’infanzia di cui è perdutamente innamorato. Convinto dalle parole del suo generale, che la divisa ha molto fascino sulle donne, decide di partire come fotografo di guerra, ma presto si renderà conto che non era affatto preparato a quello che vedrà. Il secondo personaggio è invece Kurt, doppiato da Sebastian Koch, un meccanico tedesco che decide di arruolarsi per cercare il figlio soldato recentemente disperso in un agguato. Il destino dei due uomini si intreccerà il fatidico 11 novembre del 1918 alle ore 11, insieme anche a un gatto e a un piccione, che avranno un ruolo apparentemente importante nella storia. Il gameplay è quello di un’avventura grafica, con tasti funzionali all’ambiente e alcune brevi sessioni stealth sul campo di battaglia da quanto abbiamo visto. Il fulcro del gioco sarà ovviamente la narrazione, che andrà a farla da padrone anche sul gameplay. Nelle aree esplorabili saranno presenti anche dei collezionabili che serviranno ad approfondire alcuni argomenti della storia. La cosa che più salta all’occhio è il particolare stile grafico, che ricorda un dipinto ad olio, con i volti dei personaggi sfocati quasi a mostrare che quello che stiamo vivendo è un ricordo. Il titolo tocca temi molto profondi e se riuscirà a non banalizzare quello che deve raccontare potrà essere davvero significativo nel panorama videoludico. 11-11: Memories Retold uscirà il 9 novembre del 2018.
The Dark Pictures Anthology: Man of Medan
La novità di Bandai Namco annunciata durante questa Gamescom. Creato da Supermassive Games, The Dark Pictures Anthology è un progetto davvero interessante. Ogni gioco sarà un’avventura one shot a sé, ispirata ad alcune leggende urbane a tinte horror. Il primo titolo si in uscita nel 2019 sarà Man of Medan, una storia ispirata a una nave indonesiana che nel 1948 lanciò un SOS. All’arrivo di un’imbarcazione di soccorso questa trovo tutto l’equipaggio morto con i volti contorti dallo spavento. Da lì a poco la nave prese fuoco e affondò, lasciando inabissare il mistero. Nel gioco interpreteremo cinque giovani amici che andranno a cercare con un’imbarcazione alcuni tesori sommersi, quando si imbatteranno proprio nella nave fantasma. La demo da noi provata ci faceva iniziare da una fase abbastanza avanzata della storia, dove potevamo controllare una donna del gruppo degli amici insieme a un suo compagno. Oltre a lei vi era anche un marinaio indonesiano che minacciava i nostri due personaggi con una pistola, ma non sappiamo ancora dei motivi. Il gruppo si aggira per i corridoi bui e umidi della nave ormai arrugginita, all’inizio si sentono solo alcuni rumori di sottofondo, ma nulla a cui dare troppo peso, fino a quando il marinaio indonesiano scompare dopo essere andato a indagare su qualcosa che si è mosso. Restati soli, i nostri due personaggi cercano una via d’uscita, ma la fanciulla da noi controllata viene presa alla caviglia da una mano cadaverica uscita da una pozzanghera. Tramite un QTE riusciamo a divincolarci, ma veniamo circondati da creature simili a zombie, dopo un altro QTE riusciamo a salvarci, ma il nostro compagno è stato preso, e in questa fase dobbiamo decidere di abbandonarlo al suo inquietante destino o provare a salvarlo infischiandocene dei rischi. Proviamo a salvarlo e ci riusciamo, ma qualcosa non va in lui, infatti il suo viso si tramuta in quello di un non morto e la demo finisce. Come detto dagli sviluppatori, il gore e il sangue non saranno fondamentali per l’esperienza, che vuole basarsi molto più sulle atmosfere, e questo primo assaggio del titolo ha dato prova, secondo noi, dell’ottimo potenziale che avrà The Dark Pictures Anthology.
Passiamo ora alla parte orientale dei titoli mostrati, infatti non mancavano di certo i titoli realizzati in Giappone, soprattutto la parte dedicata agli anime e manga.


Soul Calibur VI

Abbiamo nuovamente visto Soul Calibur VI ormai prossimo all’uscita. Il titolo è arrivato alla Gamescom con un’ottima sorpresa, ossia l’annuncio di una seconda modalità storia chiamata Libra of Souls, dove il protagonista lo creeremo noi da zero. Torna infatti l’amato editor dei personaggi, stavolta ancora più dettagliato dei precedenti, con la possibilità di poter scegliere fra ben 16 razze, compresi uomini lucertola e scheletri, e la selezione di uno stile di combattimento ispirato ai personaggi principali del gioco. Nel nuovo Story Mode dovremo fermare un male antico, e per farlo viaggeremo su una mappa del mondo affrontando nemici e alleandoci con i personaggi principali che potranno divenire anche nostri maestri. Questa nuova modalità sembra molto interessante e siamo sicuri possa garantire un discreto quantitativo di ore alla parte in single player del titolo. La demo provata era uguale a quella vista un mese fa negli studi milanesi di Bandai Namco, quindi per maggiori informazioni sul gameplay vi rimandiamo al link dell’anteprima. Il gioco è atteso su PS4, Xbox One e PC per il prossimo 19 ottobre.
Ace Combat 7: Skies Unknown
Dopo diversi rinvii torna a mostrarsi il nuovo capitolo di Ace Combat, longeva saga basata su aerei da combattimento nata nel 1995 sulla prima PlayStation. Lo spirito arcade della serie si fa sentire non appena prendiamo il pad in mano, anche se un minimo di pianificazione sarà fondamentale in battaglia per avere la meglio sui velivoli avversari. Nella nostra prova abbiamo potuto affrontare una missione in cui dovevamo sterminare quanti più mezzi nemici possibili, così da raggiungere un determinato punteggio e completare il livello. Questa missione non brillava certo per coinvolgimento, dato che dopo aver sconfitto alcuni velivoli nemici iniziava a farsi noiosa. Certo è poco per dare un’opinione sul titolo, ma infatti nella versione completa saranno presenti diversi tipi di missioni, atte anche a coinvolgere il giocatore nella storyline del gioco, completamente rinnovata per l’occasione. Ace Combat 7: Skies Unknown uscirà il 18 gennaio per PS4 e Xbox One e il primo febbraio per PC.
One Piece World Seeker

Dopo averlo visto alla presentazione di Parigi quasi un anno fa, abbiamo finalmente avuto modo di provare in prima persona il nuovo titolo dedicato al manga di Eiichiro Oda. Durante la Gamescom un trailer ci ha anche rivelato una nuova ambientazione da esplorare, ossia la prigione volante di massima sicurezza sopra Jail Island, isola su cui si svolgerà tutta la storia del titolo. Inoltre, è stata confermata la presenza di tutti i membri della ciurma di Rufy anche se agiranno principalmente come supporto. La parte da noi provata è durata all’incirca un quarto d’ora, ancora troppo poco per giudicare l’open world a tema One Piece. Abbiamo testato il sistema di combattimento, forse un po’ troppo semplice e incline al button mashing, dove con un tasto potremo fare diverse combo che cambieranno alternando la modalità normale a quella in Gear 2, attivabile per un certo periodo di tempo con la pressione di un tasto. Oltre a questo avremo quattro mosse speciali capaci di consumare diverse barre d’energia per essere eseguite, proprio come in un picchiaduro. Nella nostra prova abbiamo sbaragliato facilmente alcuni uomini della marina: alcuni armati di fucile altri di scudi che dovevamo prima aggirare per averne ragione. Abbiamo visto anche una fase stealth in cui si poteva usare un barile per infilarcisi dentro, ma questa sessione non ci ha fatto impazzire, specie per l’apparire superflua quando si ha a disposizione la potenza di fuoco del protagonista del manga. La demo si è conclusa con la boss battle contro Akainu, Gran Ammiraglio della Marina. Il combattimento risultava facilmente prevedibile, con Akainu che eseguiva mosse altamente prevedibili e la sua poca difesa che lo ha portato a un’inevitabile sconfitta.

Dopo la nostra prova siamo un po’ perplessi sul destino di questo videogioco, che dimostra di avere alcune fasi importanti piuttosto acerbe, e in teoria il titolo dovrebbe uscire entro il 2018, sempre che non cambino la data di lancio.
Jump Force
 

Il fiore all’occhiello per quanto riguarda le produzioni basate su anime e manga. In Jump Force avremo la possibilità di combattere in squadre da tre elementi, con personaggi presi dai più importanti manga della rivista Weekly Shonen Jump, che festeggia i cinquant’anni dalla sua nascita. Attualmente sono presenti personaggi tratti da One Piece, Dragon Ball, Naruto, Bleach e Hunter X Hunter. Durante la presentazione è stato rivelato che nello Story Mode interpreteremo un personaggio ideato da noi in tutto e per tutto e che potremo utilizzare anche in combattimento. Purtroppo, non abbiamo avuto modo di scoprire altro sulla crescita del nostro personaggio e sullo stile di combattimento che potrà ottenere.  Sappiamo anche che ci sarà una modalità online aperta a tutti, anche ai propri personaggi originali.

Nella nostra prova abbiamo fatto alcuni incontri, notando subito come il gameplay della battaglia sia veloce e senza rallentamenti. Chiaramente non ci troviamo di fronte a un picchiaduro particolarmente complesso o tecnico, avremo due tasti per gli attacchi base, che si concateneranno facilmente in una combo, e una serie di attacchi speciali che consumeranno da una a più barre dedicate alle supermosse. Ogni personaggio avrà poi una modalità risveglio (ad esempio Goku e Vegeta diventeranno Super Saiyan, Naruto otterrà la modalità Saggio delle 6 vie con il Kyuubi, Rufy utilizzerà il Gear 4), che servirà a potenziare ulteriormente il nostro combattente. La barra della salute e delle super sarà condivisa per tutti e tre i nostri personaggi, che non potranno contare su salute extra in caso di cambio di un membro della propria squadra. Il titolo dunque basa il suo gameplay sulla spettacolarità delle azioni e non tanto sui tecnicismi. Noi lo abbiamo trovato divertente e immediato, l’ideale per una partita tra amici, soprattutto se fan dei fumetti presenti in Shonen Jump. Anche la grafica, nonostante uno stile particolare, che non fa troppo affidamento sul cel-shading, funziona bene secondo noi, dandoci dei modelli dei personaggi e degli stage ben riusciti e ricchi di dettagli per una produzione di questo tipo. Non ci resta che aspettare per saperne di più, il gioco per il momento è previsto per PlayStation 4, Xbox One e PC in un generico 2019

Si conclude dunque qui la carrellata di titoli di Bandai Namco alla Gamescom, ma siamo sicuri che l’azienda giapponese ha in serbo ancora molte sorprese.

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