Anno 9009.
Immaginate uno scenario futuristico e distopico, un po' alla Mad Max ma anche un po' Atto di Forza con la follia di Rollerball.
Ora aggiungete una buona dose di animazione in stile occidentale, squisitamente molto limitata e parodistica insieme a una dose quasi pari di animazione giapponese, con un velo di kawaii misto a cringe.
Mescolate tutto completamente a caso e ta-daaa, avete creato l'ambientazione di Ballmastrz 9009.
In questa realtà improbabile, a seguito delle Rad Wars che hanno dilaniato e sterminato gran parte delle popolazioni, ciò che rimaneva del mondo è stato preso in mano da Crayzer, un essere trascendente dall'aspetto poco convenzionale che da millenni ormai regna sulla stabilità di questo universo.
Per garantire corretto sfogo alle pulsioni violente umane e semplificare tutti quei giochi pieni di regole che confondevano tanto le idee nel passato, è stato istituito The Game, un gioco universale dove team di regioni diverse si scontrano fino all'eliminazione fisica degli avversari. L'uccisione del nemico tuttavia non è definitiva, infatti nei millenni sono stati sviluppati dei piccoli organismi (B.E.H.O.) in grado di rigenerare completamente i corpi senza nessun effetto collaterale.
Così, molto più a cuor leggero, in un campo come potrebbe essere quello da calcio, due squadre si affrontano: all'inizio della gara due cannoni sparano altrettante palle (parte di ciascun team, come veri esseri senzienti e dalle caratteristiche uniche e specifiche).
Le regole sono solo due: usare la palla per segnare e usare la palla per uccidere gli avversari.
Semplice, no?
Questo grosso modo è tutto ciò che serve sapere prima di iniziare a guardare Ballmastrz 9009.
Ma di chi è questa folle idea? Il produttore è Christy Karacas, già noto al pubblico per Superjail!, serie psichedelica ambientata in una prigione surreale dove violenza e nonsense si sviluppano in ogni direzione.
Chi ha animato la serie invece è la casa Titmouse (Big Mouth, Metalocalypse e alcuni spot di Rick e Morty, tra gli altri), il che rende più facile figurarsi l'assurdità anche estetica che si sposa perfettamente con la trama.
Ma torniamo alla storia, che non è pressoché esistente, piuttosto è l'insieme delle vicende dei singoli personaggi che nel loro piccolo devono affrontare i propri drammi e difficoltà, uniti dal contesto del Game.
La protagonista è Gaz Digzy, ex giocatrice potentissima e sboccata, che per noia e abitudine al successo, si lascia andare a eccessi e abusi d'alcool, finendo per deteriorare irrimediabilmente la sua carriera (e il suo fisico).
A doppiarla è Natasha Lyonne, Nicky Nichols di Orange is the New Black per intenderci, e la scelta è perfetta. Dopo l'ennesima bravata, è costretta a ripartire dal basso, e dovrà dunque partecipare al Game gareggiando in squadra con il peggior team esistente, i Leptons. Ace Ambling (Jessica DiCicco) è il loro leader: un bambino orfano ottimista e fan di Gaz, che tuttavia continua a essere deluso dalla sua eroina che di eroico ha ben poco.
Gli altri membri dei Leptons sono una goblin (o qualcosa di simile) muscolosissima, un piccolo alieno dai poteri psichici, un hippie depresso, una ragazzina bipolare, e in particolare un tronco umanoide che si è amputato braccia e gambe e tiene la testa in una scatola metallica borchiata, vive nella deprivazione sensoriale e ha sviluppato una profonda conoscenza meditativa, per la quale è in grado attraverso i suoi poderosi addominali di estrarre un “Umbilicus” con cui attacca gli avversari.
Sì avete letto bene.
In generale il mood è davvero psichedelico e privo di apparenti connessioni logiche.
Il concetto però alla base è quello dell'intrattenimento portato all'estremo come valvola di sfogo per le masse, e il senso stesso della morte finalizzata solo ad esso, si perde, diventando essa stessa ormai poco più che una frase a effetto, nella desensibilizzazione generalizzata.
A tratti sembra di guardare il Torneo Tenkaichi e tratti ci si aspetta di vedere entrare in scena Jena Plissken.
Non si riesce a trovare un filo, ma non lo stiamo nemmeno a cercare insomma.
Abbiamo poche nozioni sul presente, meno ancora sul passato: la guerra è qualcosa di lontano e dà essenzialmente una giustificazione a tutti per comportarsi a caso.
Al momento questo è uno dei punti deboli, se vogliamo definirlo tale, della storia, perché dà come la sensazione di essere solo una spiegazione sbrigativa. I personaggi sono ancora un po' deboli ma questo è già più comprensibile visto che la storia verte intorno a un gruppo di inetti e quando non sono inetti, sono disastrati o esseri cosmici.
La breve serie è andata in onda a partire dallo scorso 8 aprile sul canale Adult Swim e non sappiamo se verrà mai ridoppiata in italiano né si parla già di una seconda stagione, ma vi consigliamo moltissimo di recuperarla perché vi basteranno pochi fotogrammi per amarla o odiarla!