Avatar 2 – La Via dell’Acqua con Jon Landau: un mondo mai visto prima d’ora

Di recente abbiamo partecipato ad una conferenza stampa speciale con Jon Landau, il produttore di Avatar 2 – La Via dell’Acqua. Dopo averci mostrato delle clip in anteprima – di cui però non possiamo dirvi nulla – Landau si è preso qualche minuto per spiegarci cosa possiamo aspettarci da questo incredibile sequel diretto da James Cameron. Siete curiosi di saperne di più?

La conferenza stampa con Jon Landau: alla scoperta di Avatar 2 – La Via dell’Acqua

Pochi giorni fa abbiamo avuto l’opportunità di assistere ad una conferenza stampa davvero speciale. Il protagonista è stato Avatar 2 – La Via dell’Acqua, l’atteso sequel del capolavoro firmato James Cameron. La conferenza è iniziata con la proiezione di alcune immagini inedite del nuovo capitolo – immagini di cui però non possiamo dirvi nulla.

In seguito Jon Landau, in diretta dalla Nuova Zelanda, ci ha offerto qualche dettaglio in più riguardo la pellicola. Landau ci ha confermato che possiamo aspettarci altri quattro film dopo Avatar, che il team ha cercato di girare nello stesso periodo. Il terzo e quarto sono infatti in fase di produzione mentre le riprese del quinto sono iniziate di recente. Il producer ci tiene però a sottolineare una cosa importante, ovvero il tema principale che unisce tutti questi film: la famiglia.

È infatti questo l’elemento che fa da filo conduttore in ogni singola pellicola che vedremo. In Avatar 2 – La Via dell’Acqua inizieremo già a vedere questo elemento, che si farà sempre più strada nel corso della pellicola. I personaggi principali, in particolare i più giovani, continueranno a chiedersi qual è il loro gruppo di appartenenza e quale ruolo devono ricoprire in questa vita.

La famiglia che hanno creato i protagonisti Jake e Neytiri si troverà in pericolo: saranno infatti costretti ad abbandonare la loro casa, il loro rifugio personale per proteggersi. Tuttavia i loro figli, considerati dei mezzosangue, faticheranno a trovare il loro posto nel mondo, la loro identità. Si sentono fuori posto e non sanno in che modo risolvere questa crisi interiore che stanno affrontando. Il nuovo capitolo di Avatar affronterà quindi più tematiche: si parlerà di tematiche sociali ma James Cameron, come ci suggerisce il titolo del sequel, punta i riflettori anche sull’ambiente. Landau infatti spera che questo capitolo possa avvicinare ancora di più i giovani a questo tema. Allo stesso tempo spera che la pellicola possa ispirare il mondo a prendersi cura del pianeta in cui viviamo.

Qualcuno in sala ha poi rivolto a Landau alcune domande riguardanti la pandemia e il modo in cui questi due anni hanno cambiato il cinema. Landau ci ride sopra, citando un articolo del New York Times che affermava che il cinema era ormai morto. L’intera sala si è zittita per qualche secondo ma si è poi risollevata quando Landau ha evidenziato la data in cui è stato pubblicato l’articolo citato pochi istanti prima: 1983.

Per Landau il cinema è arte: se si crea un prodotto ottimo, la gente andrà a vederlo. L’arte del cinema non perirà, nemmeno in seguito a pandemia globali come quella che abbiamo vissuto.

La pausa di James Cameron e il 3D

Il pubblico si è poi chiesto per quale motivo Cameron abbia deciso di far passare così tanto tempo prima di iniziare a lavorare a questo nuovo capitolo. Innanzitutto, Landau ci ha confidato che James Cameron ha deciso di prendersi una pausa per fare ciò che ama di più: esplorare gli oceani e lasciarsi ispirare. La lunga attesa, poi, è dovuta principalmente alla scrittura dei copioni dei quattro film. Cameron voleva che fossero collegati in modo impeccabile.

In seguito Landau ha parlato di tecnologia. Il team ha infatti dovuto sviluppare delle tecnologie che permettessero le interazioni tra personaggi in CGI e gli esseri umani. Landau ci ha poi confidato che l’attrice Sigourney Weaver, grazie a queste tecnologie, è riuscita ad interpretare tre personaggi contemporaneamente, tra cui un’adolescente, cosa che in passato non sarebbe stato possibile. In un certo senso Avatar 2 – La Via dell’Acqua è arrivato nel momento giusto. Se fosse arrivato prima probabilmente non avrebbe avuto la stessa intensità.

Sappiamo che Avatar 2 – La Via dell’Acqua debutterà nelle sale cinematografiche il 14 dicembre 2022 e sarà disponibile in 3D. Sono passati molti anni da quando abbiamo visto un film al cinema in 3D e giustamente alcune persone in sala hanno chiesto a Landau per quale motivo abbiano deciso di riportare in vita questa modalità di visione.

Jon Landau ha affermato, con un bel sorriso sul volto, che il 3D aiuta il pubblico ad entrare in un determinato mondo, in una determinata realtà. Secondo lui questo metodo di raccontare le storie si è un po’ perso nel corso degli anni perché il 3D è in grado di enfatizzare la pellicola sotto ogni aspetto – e non sempre questa cosa fa piacere. Landau infatti afferma che se un film è brutto, in 3D sarà più brutto; se invece un film è bello, in 3D sarà più bello.

Possiamo concludere affermando che l’obiettivo di Landau, e di James Cameron, è quindi quello di offrire una pellicola che permetta agli spettatori di riflettere ma anche di fuggire dalla vita di tutti i giorni. Landau sottolinea che il cinema è un arte che permette agli spettatori di evadere dal mondo che conoscono. E questo è ciò che vogliono fare attraverso Avatar.

Avatar torna nelle sale cinematografiche in 3D, in attesa dell’uscita ufficiale di Avatar 2 – La Via dell’Acqua prevista il 14 dicembre 2022.

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