"Che occhi grandi che hai!" "È per guardarti meglio!" "E che orecchie lunghe che hai!" "È per sentirti meglio". "E che bocca grande che hai!" "È per mangiarti meglio, ahu!" Come no: sulla carta la storia è così. E diciamo pure che c'è qualcuno, tra Hollywood e sindacato delle bambinaie, che ci aggiunge anche qualche altro dettaglio. Ma la verità, amici miei, non è questa. La verità è che il Lupo Cattivo tanto cattivo non era, piuttosto era fesso, un po' ingenuo. La vera vittima – se permettete – della favola di Cappuccetto Rosso. Vi pare normale, dico io, che uno della famiglia dei Canis piglia e da solo, senza pensarci su nemmeno due volte, si veste da nonna, si mette a letto e aspetta che la cena gli vada dritta dritta tra le fauci? Fosse così, io avrei risolto tutti i miei problemi: a ogni luna piena mi spaccerei per pensionata e aspetterei la mia caterva di nipotini che vengono a trovarmi per i rituali 50€. E me li mangerei tutti quanti.
No signori, no. Purtroppo questa cosa del camuffarsi non è di noi lupi e da quello che so non è nemmeno dei vampiri – quei succhiasangue a tradimento! No, il travestirsi è una prerogativa degli umani: lo fanno da che ne ho memoria, e badate che il morso maledetto mi ha dato qualche anno in più – a breve ne compio 103 se vi interessa. Vi faccio un esempio, perché così, poi, non mi date del bugiardo. Prendete le fiere del fumetto. Anzi, prendete La Fiera del fumetto, quella per eccellenza: quella di San Diego, che si sta svolgendo proprio in questi giorni negli Stati Uniti, dove i lupi mannari – mi dicono – sono indiani.
Ecco, al Comic Con di San Diego c'è tantissima gente che si traveste: fanno i personaggi dei fumetti, mi pare. Dei film. E ce ne sono stati un paio – se mi è concesso di scegliere – che mi sono piaciuti particolarmente: tale Tom Hidldeston, che s'è vestito da Loki, e tale Andrew Garfield, che ha giocato a fare Spider-man (e poi… ditemi una cosa: che razza di potere è sparare ragnatele? Meglio essere lupi mannari: un morso e ti passa la paura!). Tutti e due, pagatissimi dalla Marvel Studios e dalla Sony, hanno intrattenuto il pubblico facendo urlare le donne come se ci fossero stati i saldi e facendosi invidiare da tutti gli uomini (nel caso di Garfield per il costume e nel caso di Hiddleston per i capelli).
Mi sono piaciuti perché si sono calati nel personaggio – talmente tanto che a momenti non si capiva più chi era chi. E nemmeno la gente riusciva più a distinguerli: realtà e finzione sono stati mescolati in un unico, potente mix. Il problema, però, è che alle fiere del fumetto se fai divertire troppo i Nerd, finisce che poi te li ritrovi sotto casa o peggio: su tumblr a postare fotogramma per fotogramma la tua sfilata. Provate a cercare anche voi: Hiddleston/Loki e Garfield/Spider-man. E vedete un po' cosa vi esce: se questa non è persecuzione, come quella delle Streghe a Salem, ditemi voi cos'è. Mi sa che a questi due signori conveniva vestirsi da nonna. Poi, al massimo, me li sarei pappati io.