Convenzione diffusa vuole che la nascita della vita organica e la sua evoluzione abbiano portato a creare la vita artificiale. Ma cosa succederebbe se invertissimo l’equazione?
Era il 2015 quando Jeff Lemire e Dustin Nguyen iniziarono la pubblicazione di Descender, un viaggio in una galassia in cui uomini e robot non furono in grado di vivere in simbiosi, continuamente minacciati dalla misteriosa presenza di giganti mietitori.
Un percorso lungo 32 capitoli che, giunto alla sua conclusione, ha deviato su una strada del tutto nuova ed inaspettata. Un nuovo viaggio intitolato Ascender.
Pubblicato da BAO Publishing, come il suo diretto predecessore e molti altri successi di Jeff Lemire, Ascender ci porterà in un Universo completamente nuovo, privo di macchine ma ricco di magia. Un cambiamento radicale di cui i lettori di Descender saranno ben consci delle motivazioni e del quale potete leggere qui alcune pagine in anteprima.
Il viaggio di un robot: da Descender ad Ascender
Prima di parlare della nuova opera di Lemire e Nguyen è doveroso fare un passo indietro e soffermarsi sulle origini dell’Universo narrativo creato dal team creativo. Un luogo in cui i robot sono braccati e uccisi dagli uomini, o schiavizzati nel migliore dei casi, da parte dell CGU, il Consiglio Galattico Unito. Gesti esasperati dopo l’apparizione dei Mietitori, giganteschi robot che in passato attaccarono gli insediamenti umani decimandone la popolazione.
Un racconto che sovverte il classico genere sci-fi in cui sono gli uomini ad essere minacciati dalle macchine. In Descender è la vita organica la portatrice di dolore e distruzione a spese di robot perennemente sfruttati per favorire il progresso umano.
In questo setting conosceremo il giovane Tim-21, robot di compagnia che al momento dell’attacco si trovava al fianco di Andy, bambino umano di cui era l’assistente personale. Il rapporto fra i due, così come quello più generale uomo/macchina rappresenta una delle colonne portanti dell’intero racconto: le convinzioni che ci creiamo durante la crescita, ciò che siamo disposti a fare pur di cambiare per fare la cosa giusta. Rapporti mutevoli, capaci di dividere e riunire i nostri protagonisti durante il loro percorso che li porterà a mettere in gioco le proprie vite pur di provare a salvare l’Universo.
Caratteristiche che si sposeranno con i personaggi “in carbonio” e non con le macchine, ambivalenti e divisive nelle loro convinzioni. Come il personaggio di Tim-22, alter ego malvagio del robot protagonista, che a causa dei maltrattamenti subiti dal proprio padrone odierà con tutto il cuore gli esseri organici. Certezze che potevano cambiare sul finire del racconto ma che, nonostante gli sforzi dei protagonisti, non sono riusciti a modificare il corso degli eventi: la scomparsa dei robot e la quasi estinzione degli esseri viventi.
Dalle ceneri dell’Universo ad Ascender
Con un colpo di scena del tutto inatteso l’Universo finisce, ma non del tutto. Le azioni degli esseri viventi, nonostante i vari avvertimenti ricevuti, hanno portato alla sparizione dei robot e alla messa al bando della tecnologia. Ci troviamo così in un nuovo mondo, dieci anni nel futuro, in cui il misterioso culto della Madre ha preso il sopravvento sulla società galattica. Elementi già mostrati nelle ultime pagine di Descender, che vengono qui ripresi per mostrarci come Andy sia riuscito a sopravvivere all’epurazione finale e ora viva nascosto insieme a sua figlia Mila.
Seppur legato a doppia mandata al precedente racconto, il mondo di Ascender si discosta dal suo predecessore sopratutto per l’assenza non solo dei robot ma anche della tecnologia in generale. Veniamo quindi introdotti in una realtà totalmente diversa ed inattesa, un mondo in cui non solo la magia è diventato base portante della società, ma dove mostri, draghi o giganti tartarughe volanti sono esserei comunemente accettati.
Proprio i protagonisti rappresentano il doppio punto di vista in cui si possono rispecchiare i lettori. La giovane Mila nutre il desiderio di scoprire il mondo che la circonda, una realtà a lei del tutto nuova e di cui ha sentito solamente i racconti del padre. Mila è un personaggio con cui non faticheremo ad entrare in sintonia grazie al suo genuino stupore, quello che proveranno lettori, vecchi e nuovi, davanti alle meraviglie di Ascender.
Diametralmente opposto troviamo Andy, disilluso e conscio delle atrocità presenti nella galassia. Una figura conosciuta ai lettori di Descender e che come loro è consapevole di tutto ciò che accadde prima della rivolta dei robot, plasmato da tutto il dolore che ha dovuto sopportare.
L’arte di Dustin Nguyen
Nonostante il setting di base sia diametralmente opposto fra Descender e Ascender, ciò che non cambia è la maestria con cui Dustin Nguyen realizza le tavole di entrambi i racconti. Lo stile dell’artista americano si sposa perfettamente con le atmosfere e i personaggi introdotti in Ascender, magici e ricchi di mistero, nonostante il suo tratto risultò uno fra gli elementi di maggior risalto in Descender.
Nella precedente opera Nguyen fu abile nello sfruttare i bianchi delle tavole, contrastandoli con le forti tonalità del colore, ricercando l’effetto di un continuo fermo immagine. La narrazione assume in questo modo uno spessore ancora più profondo rispetto a quello del solo dialogo, rafforzato da espressioni facciali sempre accurate e comunicative. Tonalità di colore che in Ascender salgono di intensità, aumentando anche la paletta grafica grazie ad ambienti molto più variegati e ricchi di particolari. Una gioia per gli occhi di ogni lettore che continuerà a rimanere estasiato proprio come la giovane protagonista del racconto.
- Editore: Bao Publishing
- Autore: Jeff Lemire , Dustin Nguyen , Leonardo Favia
- Collana:
- Formato: Libro rilegato
- Anno: 2020
Dopo averci stupito e appassionato con Descender, il team creativo composto da Jeff Lemire e Dustin Nguyen torna a riportarci nello spazio. I mondi di Ascender sono ricolmi di magia e mistero, elementi che i nostri protagonisti dovranno fare propri per scoprire il segreto che si cela dietro la scomparsa dei robot.
Ascender è una lettura imprescindibile per gli amanti di Descender ma che sarà capace di intrattenere anche chi si affaccia a questo mondo per la prima volta. Che una volta concluso il volume siamo sicuri si precipiterà a leggere tutto ciò che accadde negli anni in cui le macchine erano una presenza comune nell’Universo.