Pungolo. La Soul Calibur. Il Mirari. Il Bagaglio. La bacchetta di sambuco. Ma anche: la nave volante Highwind. Il cubo della metamorfosi. Il Manuale delle Giovani Marmotte. Il pokèdex.
Ogni grande saga, ogni grande avventura, ha qualcosa del genere. Sto parlando, è evidente, dell’oggetto feticcio, immancabile ingrediente di qualsiasi trilogia cinematografica, di qualsiasi infinita serie di romanzi, saga di videogiochi o epopea power metal che si rispetti. Un oggetto attorno a cui si sviluppa la storia, forse, oppure una parte essenziale dell’equipaggiamento di un personaggio, talmente pervasivamente legato a lui da esserne virtualmente indistinguibile. Oppure ancora, più semplicemente, un oggetto né particolarmente potente, né indispensabile, ma così tanto carismatico da essere indimenticabile.
La Numero Uno. L’Ocarina del Tempo. Il cappello di Indiana Jones. Il Bastone di Magius.
Oggetti che ti catturano, che esercitano un’attrazione tale che il loro stesso apparire sulla scena è salutato con un sorriso esaltato, o un sospiro. Sapete di cosa sto parlando. Ne sto parlando…in realtà senza una ragione precisa, ma è un argomento che mi frulla per la testa già da un po’. Probabilmente è che già respiro il clima di festeggiamento imminente per la prossima uscita della Quinta Edizione di Dungeons&Dragons, prevista per quest’estate, e per celebrare la quale (spoiler alert) la redazione di Orgoglio Nerd è già fin d’ora sotto con le preparazioni. E’ da settimane, quindi (in realtà da anni, ma sorvoliamo) che sto ragionando in termini di abilità, talenti, incantesimi, classi…e da lì agli artefatti il passo è breve.
L'Occhio di Vecna. L’Elmo del Teletrasporto. La Verga Inamovibile. Il Buco Portatile.
In una parola, il loot! Chi non ne ha fatto uso? Chi non si è esaltato nello scatenare tutta la potenza di un oggetto magico? E non sto parlando di quella Spada Bastarda dell’Esplosione Folgorante Vorpal +3, che il vostro Master vi ha fatto trovare in un momento di follia o di debolezza. Sto parlando di quegli oggetti magici unici, strani, con poteri particolari, spesso sulla carta per nulla letali (o perfino per nulla utili!), ma che siete riusciti a sfruttare nel modo giusto, al momento giusto, trovando l’idea giusta per risolvere in maniera creativa ed inaspettata (inaspettata per il Master, intendo) una situazione apparentemente senza via d’uscita. Non capita spesso, ma quando capita…oh, è una bella sensazione!
La Lancia Nel Senso Di Freccia. L’Anello delle Probabilità. La nave fantasma che uccide chi la guarda. La Wand of Vibration. Il Kylugenio. La “pokèball” di Mushroom. La Mano.
Potrei raccontarvi un sacco di storie che parlano di questi meravigliosi oggetti, creazioni originali mie e del mio storico gruppo di gioco –che, come forse sapete, comprende fra gli altri il nostro caro direttore e Monica di Onigiri. E forse prima o poi lo farò. Ma sono sinceramente curioso circa le vostre, di esperienze: ricopritemi di aneddoti, aneddoti di oggetti inediti che un Master particolarmente sadico vi ha fatto trovare, aneddoti di oggetti mondani usati in maniera straordinaria, aneddoti di artefatti leggendari diventati pietre miliari delle vostre avventure. Chissà mai che non mi (ci) tornino utili!
La Colonna Sonora Consigliata è quasi d’obbligo, stavolta. Sto parlando naturalmente dell’artefatto fantasy feticcio musicale per eccellenza, ovvero The Emerald Sword, del gruppo che ha rappresentato buona parte della colonna sonora delle nostre partite: i Rhapsody of Fire. L’album è Symphony of Enchanted Lands. Ma spero davvero che l'abbiate già ascoltata, e riascoltata, e riascoltata.