Amazon ha ufficialmente confermato l’introduzione della pubblicità nei contenuti trasmessi in streaming del suo servizio Prime Video. Questa novità, che aveva già menzionato all’inizio dell’anno, ora ha una data specifica di implementazione per gli spettatori, almeno negli Stati Uniti: il 29 gennaio. Ma cosa significa questa novità, specialmente per noi appassionati di serie e film in Italia?
Amazon mette la pubblicità in Prime Video, cosa cambia?
Amazon non è la prima azienda a portare la pubblicità in streaming. Questo novembre, Disney+ ha introdotto un piano pubblicitario, e Netflix ha già iniziato a raccogliere i primi risultati positivi con il piano con gli annunci, meno costoso (e apprezzato da un discreto numero di utenti).
Tuttavia, il piano di Amazon è un po’ diverso: Prime Video costerà lo stesso prezzo, mentre chi vorrà evitare la pubblicità dovrà pagare qualche euro in più ogni mese.
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Anche in Italia Amazon porta le pubblicità su Prime Video? E quando avverrà?
Partiamo subito chiarendo che, al momento, questo cambiamento non riguarderà noi utenti italiani. Inizialmente, questa novità arriverà negli Stati Uniti, in Regno Unito, in Canada e in Germania a partire dal 29 gennaio 2024.
Francia, Italia, Spagna, Messico e Australia si uniranno all’iniziativa nel corso dell’anno. Quindi le pubblicità arriveranno anche per noi, ma non dall’inizio dell’anno.
Come funzionerà? C’è un modo per evitarlo?
Amazon ha specificato che il numero di pubblicità sarà notevolmente inferiore rispetto a quello presente sulla televisione tradizionale e rispetto ad altri servizi di streaming TV. Per il momento non ci sono indicazioni riguardo quante pubblicità in più vedremo.
Se qualche pubblicità non vi spaventa, non dovrete fare nulla quando Amazon deciderà di portarle in Italia: il cambiamento avverrà in automatico.
Tuttavia, per coloro che desiderano evitare completamente la presenza degli annunci, è prevista un’opzione a pagamento: i clienti potranno sottoscrivere un servizio aggiuntivo al costo di 2,99 dollari al mese per continuare a usufruire dello streaming senza pubblicità.
Al momento non è chiaro quanto varrà l’aumento dell’abbonamento nel nostro Paese, dove il prezzo mensile di 4,99 euro aumenterebbe di più del 50%, mentre invece negli Stati Uniti cresce da 14,99 euro a 17,98 dollari. Oppure, per chi si abbona solo a Prime Video (opzione che non esiste in Italia), passerà da 8,99 dollari a 11,98. In ogni caso, un aumento annuale di circa 36 dollari annuali.
Perché Amazon ha introdotto la pubblicità su Prime Video?
L’azienda ha dichiarato che questa transizione consentirà di potenziare gli investimenti in contenuti video, sottolineando l’intenzione di aumentare tali investimenti nel lungo periodo. Serie come Gli Anelli del Potere costano, e l’azienda vuole poter sostenere questi costi.
Questa decisione sembra indicare che Amazon voglia trasformare il proprio servizio di streaming in modo che sia più sostenibile finanziariamente. L’abbonamento fa parte di Amazon Prime, che include diversi altri servizi: le spedizioni gratuite da Amazon, streaming musicale ed ebook in omaggio, promozioni gaming e per Twitch, spazio cloud illimitato per le vostre foto e altro ancora (su TechPrincess ve lo spieghiamo nel dettaglio). E nel nostro Paese costa 49,99 euro all’anno – anche se forse in futuro potrebbe avvicinarsi ai 139 dollari che si pagano in America, con servizi aggiuntivi.
Aggiungere la pubblicità permette ad Amazon di trasformare un servizio di streaming che serve a invogliare gli utenti ad abbonarsi ad Amazon Prime in un servizio che porta introiti. E quindi può reinvestire in contenuti. Sebbene non tutti gli utenti saranno contenti delle pubblicità aggiuntive, la scelta di Amazon ci sembra comprensibile.
Cosa scegliere?
Come dicevamo, per il momento non dovremmo ancora valutare quale offerta sembra migliore. Dal 29 gennaio, invece, potremo valutare la quantità e la lunghezza delle pubblicità che verranno implementate negli USA e negli altri Paesi dove arriverà da subito la novità. Questo ci permetterà di capire se togliere la pubblicità vale il risparmio di 2,99 dollari al mese.
Un’altra variabile riguarda un futuro aumento del prezzo dell’abbonamento Prime. Se, come negli Stati Uniti, arriveremo a pagare 14,99 euro mensili, la situazione cambierebbe del tutto: sarebbero dieci euro in più ogni mese. Invece, se il prezzo dovesse restare a 4,99 euro, un po’ di pubblicità (o un aumento di 2,99 euro) potrebbe risultare sopportabile per la maggior parte degli utenti.
Ma quest’ultimo paragrafo è solo una nostra opinione: fra serie e TV visti, ammortizziamo abbondantemente il costo dell’abbonamento. Voi, invece, cosa ne pensate? Vi peserebbe qualche pubblicità in più? Fatecelo sapere.