Alien Isolation: storia della famiglia Ripley

Nel lontano 1937 nacque a South Shields un pargoletto di nome Ridley Scott, noto a molti fan del genere fantascientifico per aver partorito uno dei migliori film che tutt'oggi pochi non hanno visto! Stiamo parlando di Alien, film cult del 1979. Come ogni brand di successo conta un gran numero di sequel, preqeuel e sopratutto videogiochi non in grado di essere equiparati alla versione cinematografica, per quanto riguarda atmosfera e suggestione. Cari fan (e non) è arrivata l'ora di ricredersi perché l'ultima creazione sviluppata dallo studio “The Creative Assembly” supererà le vostre aspettative!

Il videogioco si colloca cronologicamente tra il primo ed il secondo film. Si vestono i panni di Amanda Ripley la quale viene a sapere dalla stazione Sevastopol del ritrovamento della scatola nera appartenente a Nostromo, e decide di recuperarla. Il suo scopo è quello di avere più informazioni sull'accaduto di 15 anni prima avente come protagonista la madre, Ellen Ripley. Le cose non vanno per il verso giusto e, dopo pochi minuti di gioco, ci si ritrova soli all'interno della stazione. Una serie di spiacevoli eventi porteranno la protagonista ad affrontare scottanti verità sul passato, e su quello che le sta accadendo intorno.

Il gioco si presenta come un survival horror quindi, ci dispiace dirlo, ma l'atmosfera non tarda a giocare brutti scherzi. Già dall’inizio del gioco ci si ritrova in compagnia dei nostri amici Ansia e Paura, e si inizia a fare attenzione ad ogni impercettibile rumore e anche al più piccolo spostamento. Ci sente fragili, impotenti verso qualsiasi cosa, diventando un tutt'uno con la protagonista. Il suo respiro, la sua fragilità e la sua impotenza diventano nostri, sentendoci sempre ed ovunque braccati dallo xenomorfo. Ma l'alieno non è l'unica minaccia sulla stazione, dovremmo fare i conti con i superstiti ostili e gli androidi Z.

Durante la sessione di gioco, per ridurre al minimo i decessi, è necessario cercare armi e progetti utili per contrastare i nemici o aggirarli. È possibile anche attirare l’attenzione dell'alieno, in alcuni casi potrebbe svolgere il lavoro sporco al posto nostro facendo piazza pulita nel campo di battaglia. Sarà anche necessario nascondersi sotto le scrivanie, armadietti o semplicemente fuori dal campo visivo nemico, in modo da proseguire l'avventura senza troppi intoppi. Se dovessimo avere la peggio contro lo xenomorfo, dovremmo ripartire da punti di salvataggio prestabiliti.

Non è possibile adottare una soluzione valida per evitarlo, poiché l'alieno ogni volta cambierà percorso, mandandoci in confusione, e dovremo trovare metodi alternativi che ci facciano proseguire l'avventura. È possibile tuttavia smorzare la tensione dedicandosi a mini giochi, al ritrovamento di collezionabili, oppure semplicemente approfondire la trama grazie ai messaggi audio o terminali d'accesso.

Graficamente il titolo rende alla perfezione l'atmosfera, grazie anche alle luci ed i suoni di sottofondo. Una nota di merito va alla realizzazione dell'alieno, curato nei minimi particolari, la cui semplice comparsa nel radar fa salire la tensione alle stelle. Una nota dolente sono i personaggi secondari: poco caratterizzati e con animazioni poco espressive. che non convincono affatto, accompagnati da un doppiaggio sufficiente.

Alien Isolation è il miglior titolo prodotto su licenza, trasporterà il giocatore in un viaggio unico, facendo rivivere in parte l'atmosfera del primo film. Naturalmente non è esente da difetti, ma sono tranquillamente trascurabili, e metterà a dura prova anche il più abile dei videogiocatori! Insomma, l'acquisto è consigliato ai fan della saga e non!