Oggi all’età di 82 anni ci ha lasciato Albert Finney, celebre attore britannico nominato 5 volte agli Oscar e noto al pubblico soprattutto per il ruolo di Poirot in Assassinio sull’Orient Express di Sidney Lumet.
Secondo il comunicato ufficiale, rilasciato dalla famiglia dell’attore, Finney “si è spento pacificamente dopo una breve malattia, circondato dai suoi cari.”
Durante la sua carriera sessantennale, iniziata in teatro per poi continuare nel mondo del cinema, ha vestito i panni di personaggi molto diversi fra loro partendo con quello di Tom Jones (1963), nell’omonimo film di Tony Richardson per cui ha ricevuto la sua prima nomination agli Oscar, alla sua ultima apparizione in Skyfall (2012).
Nato il 9 maggio 1936, Finney si diploma alla Royal Academy of Dramatic Arts e fa il suo debutto sul grande schermo con Gli asfaltati di Richardson, con cui aveva già lavorato in teatro e lavorerà anche successivamente. Lo si ricorda con affetto per il suo Hercule Poirot, l’eclettico detective belga nato dalla penna di Agata Christie, ma anche per aver recitato nei panni del gangster Leo O’Bannon in Crocevia della morte dei fratelli Coen, in Annie nel ruolo del crudele psicologo Albert Hirsch, in alcuni dei film della saga di Jason Bourne e in Big Fish di Tim Burton, dove interpreta il protagonista Ed Bloom da anziano.
Una cuoriosità che lo riguarda ce lo farà ricordare con un sorriso. Finney infatti, nonostante le 5 nomination agli Oscar, non si è mai voluto presentare alla cerimonia di premiazione. Questo perchè, come ha spiegato nel 2011 al Telegraph, “è troppo lontano per andare a sedersi in un ambiente in cui non si può bere né fumare, nell’improbabile attesa che chiamino il tuo nome.”