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Il Registro Italiano Giocatori di Ruolo

E' un progetto ambizioso, questo Registro. Idealmente voluminoso, perché per quanto frammentato il mondo dei giocatori di ruolo in Italia non è così piccolo, e con la voglia di mettere a contatto – e agevolare nell'incontrarsi – appassionati di cartaceo, live e disparati. E non è solo un progetto di community di singole persone, ma c'è la voglia di estendersi ad associazioni, eventi e anche agevolazioni più pratiche: di questo ci troviamo a parlare con Fabio Forlivesi, del team dietro il progetto, che si è rivelato particolarmente entusiasta e desideroso di raccontare cosa bolle nella pentola degli stregoni.
Ciao Fabio, ci spieghi cosa vuole fare il Registro?
Il Registro Italiano Giocatori di Ruolo ha molteplici finalità. Portare un po' di ordine nel caotico mondo del gioco di ruolo (soprattutto LARP), riunire i vari sparuti gruppetti di giocatori che magari hanno ottime idee che restano a marcire in muffose cantine o stanze di periferia ma, soprattutto, ha un ambizioso scopo sociale: rivalutare il gioco e, in particolare, i giocatori di ruolo.
Troppo spesso corre facile il paragone che accomuna i giocatori di ruolo a sfigati bambinoni con la sindrome di Peter Pan o persone insoddisfatte della propria vita che si rifugia in "giochini" per sentirsi più fighi. Balle. Conosco centinaia di giocatori di ruolo… fra loro ci sono cardiochirurghi, avvocati e commercialisti e comunque, in generale, sono tutte persone socievoli, piacevolissime e per nulla disadattati sociali. Anzi. Posso affermare con una certa sicumera che la maggior parte di loro è abbondantemente sopra la media.
Quindi, sostanzialmente, la volontà è quella di ricreare il fenomeno sociale che qualche anno fa è avvenuto in favore del poker. Fino ad allora chi giocava a poker era visto dalla comunità come uno sperpera denaro, un fannullone, un poco di buono.
Il gioco del poker era relegato, nell'immaginario collettivo, a qualche malfamato bar di Caracas, alle bettole clandestine di Las Vegas e alle sale di lussuosi casinò frequentati per lo più da magnati russi dalla dubbia moralità.
Ora invece chi gioca a poker è un grande.
Cos'è cambiato? Nel gioco in sè poco o nulla, a dire il vero. Semplicemente s'è fatto vedere l'aspetto positivo del gioco, ne sono state enfatizzate le caratteristiche di studio, le parti "celebralmente stimolanti" e il tutto è stato infiocchettato ad arte e porto al grande pubblico con lo stesso sorriso con cui la pettoruta e giunonica infermiera infila il guanto in lattice prima dell'esame alla prostata. Ti hanno ravanato nel tuo intimo ma te ne vai soddisfatto e felice. 
Ecco… più o meno questo è quanto ci siamo prefissi, al netto di esami indubbiamente utili ma assolutamente al di fuori della nostra sfera d'interesse.
In fondo che differenza passa fra un giocatore di ruolo e un attore di teatro? Nessuna, a guardar bene. Entrambi vestono i panni di un personaggio e i più bravi ne condividono persino emozioni e sensazioni. Inoltre il gioco di ruolo è mediamente un gioco poco oneroso in termini economici e quindi un'ottima ed abbordabilissima alternativa a una serata di noia, in questi tempi di crisi.
E com'è nato il progetto?
In realtà non c'è un vero e proprio momento in cui è nato il progetto. E' stato un po' un costruirsi nel tempo, fino a quando tutti i pezzi si sono incastrati l'un l'altro.
Direi comunque che in una serata di maggio, al termine di una sessione di pathfinder, è giunta la folgorazione mistica… a dire il vero la primissima scintilla è nata più per ragioni pratiche: nel mondo del GRV (Gioco di Ruolo dal Vivo) c'è veramente molto caos e quel che decisamente manca è una pianificazione condivisa. Si cercava la prossima data papabile per la nostra avventura cartacea e uno dei membri del party era insicuro di quando si sarebbe giocato il prossimo live. Da qui l'idea di creare un calendario di tutti gli eventi in programma delle associazioni che aderiranno al progetto, così che per i giocatori sia semplice ricercare il prossimo live e, perché no, decidere all'ultimo di partecipare a un evento di un'associazione "nuova". Questo ha poi portato all'altra grossa chicca che proponiamo: un'assicurazione unica per tutti gli eventi patrocinati dal Registro Italiano Giocatori di Ruolo. Idea per altro ottimamente accolta dalle associazioni stesse che hanno perfettamente colto il buono che c'è dietro questa iniziativa: la possibilità per i vari giocatori di "provare" più agevolmente nuove associazioni e soprattutto la comodità di delegare noiosissime pratiche burocratiche che, oggettivamente, non piacciono a nessuno.
Da qui si è osato un filo di più, visto che già molti avevano tentato (e fallito) nell'impresa: quel che è sempre mancato è stato un collante comune, qualcosa per cui valga la pena "lottare" tutti insieme… da qui l'idea dell'elevazione sociale.
Anche perché, detto fra noi, è abbastanza avvilente vedere come la società accetti e quasi idolatri chi si sballa con alcool o droghe e derida invece chi decide di passare una serata fra amici, magari attorno a un tavolo con scheda e dadi.
Quindi avremo un registro online, un calendario, un'assicurazione… e cos' altro? Una community interna per far discutere gli iscritti? 
Esatto. Ci sarà un forum dove gli utenti potranno scambiarsi informazioni, pareri e suggerimenti. Ma non è tutto. Stiamo pensando a servizi ad hoc per "migliorare" la vita del giocatore di ruolo, dal sistema di Car Pooling per recarsi a eventi comuni ad altri giocatori, al servizio di Location Finding utile alle associazioni per ricercare luoghi in cui ambientare i propri live. Inoltre è la community stessa che decide le nuove feature presenti sul portale. Il Registro Italiano Giocatori di Ruolo, infatti, nasce con lo spirito di essere totalmente gestito dai giocatori stessi. Durante la presentazione in anteprima nazionale abbiamo ricevuto moltissimi suggerimenti e idee e ci stiamo adoperando per far sì che diventino tutte, presto, realtà. Ad esempio abbiamo già stretto accordi con alcuni negozianti per riservare agli iscritti al Registro degli sconti sugli acquisti di materiale di gioco.
Qual è quindi, per voi, la chiave per riuscire a portare la bellezza del gioco al pubblico?
Fondamentalmente siamo convinti della bellezza del mondo del gioco di ruolo. E la statistica ci supporta. Infatti oltre l'80% dei "detrattori" che si sono affacciati all'esperienza di gioco di ruolo ne è rimasta affascinata, al punto di proseguire l'avventura che avevano intrapreso con iniziale scetticismo.
Stiamo progettando una ricca campagna di marketing che avvicini le persone che non conoscono il gioco di ruolo a queste attività ludiche, basandoci su un concetto semplice: il gioco di ruolo non è un qualcosa "per pochi eletti". Al contrario. Chiunque può cimentarsi in una partita al tavolo o dal vivo e rimanerne istantaneamente catturato.
E che cos'è per te il gioco, Fabio? Cosa ti dà particolare gioia?
Per me il gioco è una bolla di evasione, un modo per essere me stesso, per potermi esprimere e per poter "uscire dagli schemi". E' una valvola di sfogo, è una passione che mi mantiene sveglio e vivo. E' un modo per stare insieme alle persone a cui voglio bene (perchè inevitabilmente, come ogni attività sociale, finisci per diventare amico delle persone con le quali condividi avventure) ed è anche, perchè no, una sanissima forma di competizione. In fondo a chi non piace essere definito un ottimo elemento, a prescindere dall'attività che si sta svolgendo?
Quali sono le tempistiche del Registro e i vostri progetti per il futuro prossimo?
Il portale aprirà ufficialmente i battenti il 10 Ottobre 2013, con un'apertura in beta closed verosimilmente possibile una decina di giorni prima.
Dall'inizio del 2014 poi ci sarà la possibilità di contrarre la polizza infurtuni per i giocatori di GRV (grazie ad un accordo che abbiamo contratto con un'importante azienda londinese).
I numeri fanno già ben sperare in una possibile diffusione virale sul territorio, poichè contiamo già moltissimi giocatori iscrittisi durante l'anteprima nazionale a Vinci e il trend di consensi sulla pagina facebook, nonostante la giovane età di questa, è assolutamente promettente. Insomma, siamo confidenti
Per concludere, in linea col progetto, in cosa siete orgogliosi di essere Nerd?
L'orgoglio di essere Nerd c'è a prescindere dal progetto. A questo si somma l'orgoglio di essere giocatori di ruolo, orgoglio che vogliamo urlare a gran voce e con la stessa leggerezza con cui, in teoria, si dovrebbe poter annunciare di essere creativi, fantasiosi, simpatici e intelligenti.
Perché, in fondo, essere giocatori di ruolo significa tutto questo.

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