Ultimamente sembra che la rivisitazione della fiaba classica di Biancaneve vada di moda. Poche settimane fa è uscito al cinema “Biancaneve”, film che vanta Julia Roberts nel cast, pronto a rivoltare come un guanto questa fiaba in chiave un po’ farsesca. Fra poco invece toccherà al film “Biancaneve e il Cacciatore”, film che reinterpreta completamente la storia originale, con Kirsten "senzavolto" Stewart e Thor nel cast. Oltre a questi film pare che anche i fumetti non siano rimasti immuni al fascino della riscrittura di questo classico della fiaba, e Lost Seven ne è la prova. Per questo ne parliamo ora, con uno sguardo più ampio su questa "moda", e se dovessimo riassumere questo manga con una sola frase potremmo dire: Biancaneve incontra i sette samurai.
La storia inizia con un gruppo di sette guerrieri appartenenti a una tribù nomade che decide di aiutare Biancaneve a sconfiggere la regina malvagia, chiamata Queen Rose, che minaccia di aprire un portale, rappresentato dallo specchio magico della fiaba, per far invadere il mondo da demoni. I sette guerrieri decidono di farsi esiliare pur di aiutare la ragazza, perché per legge della loro tribù non possono interessarsi a questioni esterne alla loro comunità. L’esilio consiste nell'indossare particolari bracciali magici che però vengono inflitti solo al capo del gruppo Tanrou. I sette muovono battaglia al castello e dopo una lotta violenta la regina viene uccisa. Durante la battaglia Biancaneve viene ferita e sembra morire, mentre tra i sette guerrieri, Tanrou e Rokuzon, colpiti da un incantesimo, sembrano sparire nel nulla. I rimanenti guerrieri li danno per spacciati e con la morte di Biancaneve sembra che abbiano combattuto per nulla, ma molte cose non tornano negli eventi di quella sera infausta.
Dieci anni sono passati da quel giorno e nonostante la morte della regina Queen Rose i demoni sembrano ormai controllare tutto il regno. I cinque guerrieri rimasti ormai si sono divisi e hanno cambiato completamente vita. Ma un giorno Tanrou ritorna improvvisamente dal passato. Infatti i braccialetti che gli erano stati posti come maledizione hanno il potere di teletrasportarlo ogni volta che prova paura. Più la paura è intensa, più viene sbalzato lontano. Vagando per il regno sconvolto dalla supremazia dei demoni incontra Rosa Rossa, la figlia di Queen Rose. La ragazza naturalmente prova odio per lui e i suoi compagni che le hanno tolto tutto, e Tanrou sentendosi in colpa per la morte della madre di lei decide di seguirla, anche per proteggerla dai demoni che sembrano averla presa di mira. Perché i demoni non sono spariti e perché inseguono Rosa Rossa? Cos’è veramente successo nella battaglia di dieci anni prima? Tanrou insieme a Rosa Rossa è deciso a riunire i suoi vecchi compagni per far luce su questi misteri.
L’atmosfera del manga è chiaramente a tema fantasy. Siamo in un mondo medievale di stampo europeo, con creature e luoghi che riprendono la tradizione del genere. La storia in questo primo numero decolla lentamente e a volte gli eventi sono confusi, però gli spunti nati dalle vicende potrebbero portare a sviluppi interessanti nei prossimi numeri, specialmente per quanto riguarda i rapporti e i segreti custoditi dai personaggi principali. I personaggi sono abbastanza classici. I sette eroi hanno tutti un tratto caratteristico che li distingue: c’è quello forte e impavido, quello saggio, quello gentile e timido… Ognuno poi ha una propria arma o abilità. Rosa Rossa è il classico maschiaccio, forte e decisa in quello che fa e dal linguaggio non proprio regale… ma già in questo primo numero possiamo notare che nasconde un oscuro segreto legato a sua madre. Il disegno fa il suo lavoro con tratti ben definiti e particolareggiati, nulla che faccia gridare al miracolo, però.
Questo manga pubblicato da GP in Italia sarà composto in totale da quattro numeri, se siete appassionati di fantasy e siete in crisi di astinenza potreste provare a leggere questo primo numero se l’incipit della storia vi ha incuriosito, altrimenti se già non è nel vostro interesse non vi perderete nulla. Ma torniamo alla questione "Biancaneve". A nostro avviso il boom di interesse risiede tutto nei nani. Sì, nei nani. Non ci arrivate? Lo Hobbit sarà un successo assicurato e lì ce ne sono ben tredici. Cominciare a cavalcare l'onda "nanesca" con queste pellicole potrebbe essere una giusta mossa commerciale. Oppure siano noi che vediamo cospirazioni ovunque?
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Una cosa simili lo fecero anche per mgs, anche se il lavoro della saga del serpente è nettamente superiore (nonostante sia un grande amante di Uncharted).
I primi due film, che verranno presentati il 4 Settembre, meritano di esser visti sia dai fan che dai neofiti. Il terzo film è un’obrobrio incomprensibile che non mi ha entusiasmato neanche un po’