I picchiaduro a scorrimento sono stati uno dei generi predominanti nelle sale giochi degli anni ‘90, grazie al loro gameplay immediato riuscivano a riunire stuoli di ragazzini intorno ai vecchi cabinati. Uno dei meriti maggiori del genere era la possibilità di affrontare in cooperativa tutto il gioco e a quei tempi condividere l’impresa di finire un titolo difficile come un Double Dragon o uno Street of Rage con pochi gettoni insieme al proprio migliore amico era come sugellare un patto di sangue e di eterna amicizia, sentendosi quasi come i reduci di una battaglia per il destino del mondo. Questo genere è arrivato quasi a scomparire negli anni successivi, ma per fortuna le cose belle sono dure a morire e alcuni interessanti tentativi di riportare in auge il genere ci sono stati, ad esempio grazie ai Vanillaware, già autori del bellissimo Odin’s Sphere. Questo gruppo di sviluppatori, ormai cinque anni fa, ha creato Dragon’s Crown, uno dei più grandi picchiaduro a scorrimento degli ultimi anni.
Proprio in questo periodo vediamo il ritorno del titolo in una nuova versione migliorata graficamente per PS4, così da dare occasione ai giocatori che si erano persi questo piccolo gioiello di riscoprirlo.
Per chi lo avesse già giocato su PS3 o PS Vita: non ci sono nuovi contenuti all’interno di Dragon’s Crown Pro, le migliorie sono esclusivamente per il lato tecnico. Chi invece non avesse ancora avuto occasione di provarlo si ritroverà per le mani un titolo validissimo, che rappresenta un’evoluzione del genere dei picchiaduro a scorrimento.
Mossi i primi passi nel mondo di gioco, siamo subito stati colti da una sensazione di nostalgia e ci sono tornati alla mente i ricordi di alcuni dei nostri picchiaduro fantasy preferiti di altri tempi, come The King of Dragons e Dungeon and Dragons: Shadow over Mystara. Il feeling è lo stesso sin dalla selezione dei personaggi, in piena chiave D&D, con sei distinti ruoli: guerriero, amazzone e nano per il corpo a corpo; elfa, strega e mago dalla distanza. Ogni personaggio avrà un approccio al combattimento totalmente diverso dagli altri, con differenze sostanziali anche fra classi simili. Le classi corpo a corpo sono chiaramente più indicate per iniziare, data la maggior resistenza e potenza, ma anche le classi magiche riescono a essere micidiali una volta che impareremo a utilizzarle.
La storia del gioco è piuttosto semplice e ruota intorno al ritrovamento della Dragon’s Crown, come da titolo. Gli avvenimenti vengono descritti da splendide illustrazioni disegnate a mano e contestualizzate da una voce narrante. Scopo principale del gioco sarà dunque avventurarsi nei dungeon a caccia di mostri e tesori, come da tradizione di un beat’em up. Ogni volta partiremo dall’hub di gioco rappresentato dalla capitale del regno, dove potremo vendere e compare oggetti, cambiare il nostro party, ottenere missioni secondarie e molto altro. Fino a quattro giocatori potranno prendere parte a una sessione di gioco: questi potranno essere sia PNG, recuperabili sotto forma di resti d’ossa nei dungeon e poi resuscitabili nel tempio della città, o altri giocatori, grazie a un sistema multiplayer veloce e ben fatto, che permette di unirsi facilmente a una partita in corso. Il titolo supporta anche il multiplayer in locale per quattro giocatori e, credeteci, è un titolo validissimo da affrontare con gli amici, che molto probabilmente vi riporterà indietro fino ai tempi delle sale giochi.
Il combattimento è piuttosto semplice e immediato, con un tasto d’attacco per ogni personaggio, più un tasto per attacchi speciali che varierà la sua funzione a seconda dell’eroe scelto. Gli scontri risultano sempre avvincenti e mai troppo scontati, specialmente quelli contro i boss di fine livello, che sanno essere davvero epici. Esiste anche una progressione in stile RPG, con la possibilità di livellare i propri personaggi e recuperare dai dungeon equipaggiamento sempre più potente. Potremo anche far sì che i nostri eroi apprendano nuove abilità, che sono divise in due categorie: generali, uguali per tutti, come ad esempio l’aumento della salute, e specifiche; ogni personaggio avrà un proprio set di abilità che andrà a potenziare le sue mosse e caratteristiche uniche. La campagna principale non è troppo lunga ed è completabile in poco più di una decina di ore, ma le sidequest e la possibilità di grinding selvaggio per potenziare il proprio personaggio e affrontare dei dungeon dalla difficoltà sempre più alta, pensati appositamente per l’endgame, potrebbero aumentare a dismisura la longevità del gioco.
Il lato tecnico è davvero eccellente, specie in questa nuova versione che vede texture migliorate, così da avere sfondi 2D e animazioni dei personaggi davvero incredibili, ancora attuali nonostante i cinque anni dalla prima uscita del titolo. La bellezza delle illustrazioni realizzate a mano, che ben caratterizzano personaggi e nemici, vi lasceranno a bocca aperta più di una volta per la loro notevole qualità. L’unica pecca che abbiamo notato è l’estrema confusione che si genera a volte su schermo, specie con quattro personaggi presenti, tanto che a talvolta faticherete a capire la posizione del vostro personaggio.
La componente sonora si comporta bene con una OST che fa il suo dovere, incorniciando i momenti di calma e quelli di battaglia in modo onesto. In questa versione del gioco segnaliamo anche la presenza del doppiaggio giapponese, oltre che i testi completamente tradotti in italiano.
Dragon’s Crown Pro è un titolo invecchiato davvero bene. Nonostante i suoi cinque anni d’età resta ancora oggi uno dei migliori picchiaduro a scorrimento disponibile per questa generazione, grazie ad un gameplay frenetico e divertente che migliora esponenzialmente se lo si gioca con amici e una qualità grafica ulteriormente migliorata in questa nuova versione. Se siete amanti di questo genere ve lo consigliamo a occhi chiusi.
Di stirpe vichinga, sono conosciuto soprattutto con il soprannome “Shiruz”, tanto che quasi dimentico il mio vero nome. Videogiocatore incallito sin dall’alba dei tempi, adoro il mondo videoludico perché dopo tanto tempo riesce sempre a sorprendermi come la prima volta. Scrivo ormai da diversi anni di questa mia passione per poterla condividere con tutti. Sono uno dei fondatori di Orgoglio Nerd e sono anche appassionato di tutto ciò che riguarda la cultura giapponese e la mitologia (in particolare quella nordica).
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