Tra gli ospiti più importanti che hanno preso parte all’ultima edizione di Milan Games Week & Cartoomics, spiccava sicuramente Shinichi Ishizuka. Il mangaka giapponese è stato infatti uno degli autori più attesi alla kermesse, grazie al proprio lavoro su Gaku e Blue Giant, di cui peraltro proprio in questa occasione è stata lanciata la seconda serie in italiano intitolata Blue Giant Supreme e l’adattamento animato. Grazie a J-Pop Manga, editore nostrano delle sue opere, abbiamo avuto l’opportunità di incontrarlo e scoprire qualcosa di più su di lui e sul suo lavoro…
Shinichi Ishizuka e le sue passioni, tradotte in due storie di successo
La carriera di questo autore prende il via nel 2003, quando inizia la serializzazione di Gaku. Si tratta di un progetto piuttosto originale, che si incentra su un argomento non così comune nel mondo del fumetto, ovvero l’alpinismo. Lungo questo manga (durato circa nove anni) seguiamo infatti le avventure di una squadra di soccorso sulle Alpi giapponesi. Fu un grande successo, pluripremiato e trasformato nel 2011 in un film live-action.
Dopo la chiusura della serie però Shinichi Ishizuka non scelse di proseguire sulla stessa strada, bensì di cambiare completamente tematiche. Mise da parte gli attrezzi da alpinismo per prendere in mano il sassofono, dando vita a Blue Giant. Qui il focus era completamente sulla musica, nello specifico il jazz, con l’obiettivo dichiarato di avvicinare i giovani a questo mondo.
Al centro della scena troviamo Dai Miyamoto, un giovane studente che si appassiona casualmente al genere e decide di imparare a suonare il sassofono da autodidatta. Naturalmente però diventare un musicista jazz (anzi, “il miglior jazzista al mondo” nelle parole di Dai) non è una missione semplice. Dovrà affrontare tanti ostacoli per poter sperare di raggiungere quell’obiettivo.
E anche per Blue Giant il successo è stato strepitoso. Milioni di copie vendute, un adattamento anime e due serie sequel Blue Giant Supreme e Blue Giant Explorer (realizzate in collaborazione con l’editor della prima, Number 8) entrambe non previste nei piani iniziali, ma nate sull’onda dell’entusiasmo. E proprio come Gaku, tutto parte da una sincera passione di Shinichi Ishizuka. E leggendo quelle pagine si sente moltissimo.
Un viaggio tra il jazz, l’alpinismo e… La sauna?
Nel corso dell’incontro in Milan Games Week & Cartoomics 2023 con Shinichi Ishizuka e Number 8 abbiamo potuto spaziare molto, su tanti temi differenti. Scoprire quanto sia profonda per entrambi la passione per l’alpinismo e la musica jazz e provare a sondare il futuro. Che al momento è aperto a nuove possibilità, dopo la conclusione di Blue Giant Explorer.
E se dovesse ripetere lo stesso processo delle opere precedenti, cioè partire dalle passioni per trovare le idee per una nuova storia, probabilmente Shinichi Ishizuka ambienterebbe il suo prossimo manga in una sauna. Che a pensarci bene potrebbe essere davvero una storia interessante… Mentre ci riflettiamo, vi lasciamo qui le domande che abbiamo fatto a Shinichi Ishizuka e Number 8 e le loro risposte!
Una delle caratteristiche di Dai, almeno nella fase iniziale, è che non riesce a descrivere agli altri il jazz. Voi ora avete una vostra definizione di questo genere musicale?
Number 8: “Il jazz è qualcosa di molto eccitante ma anche molto complesso. Ed è qualcosa che rappresenta questo genere musicale. Non c’è una risposta vera a questa domanda, ma siamo entrambi alla ricerca, sappiamo che c’è un punto di arrivo ma non lo abbiamo ancora raggiunto. Perché appunto il jazz è qualcosa di molto sofisticato e complesso“.
Shinichi Ishizuka: “Il jazz comunque ha tanti aspetti. Può essere una cosa molto elegante, da adulti, tranquillo… Ma l’idea iniziale che ha il protagonista del manga è quella di diventare semplicemente più figo. Lo vede come qualcosa di eccitante che permette di diventare più adulto. Ha la concezione del jazz come qualcosa di molto aggressivo. C’è moltissimo pathos. L’immagine del jazz inizialmente all’interno di questo manga è di qualcosa per appassionati“.
Cosa la spinge a scegliere come argomento centrale dei suoi manga argomenti così peculiari come il jazz o l’alpinismo?
Number 8: “Diciamo che Ishizuka-san è un caso, perché ogni mangaka tipicamente ha un suo genere, un tema che rappresenta il suo cavallo di battaglia. Quello che tratta di calcio continua a fare manga sul calcio, così come quello che parla di basket. Lui aveva avuto successo con la montagna, quindi tutti si aspettavano che ne creasse un altro sulla montagna. Lui però pensava che così sarebbe stato un po’ noioso e quindi ha voluto questo cambio di tema.
Quando era nata l’idea di Gaku, anche lì in realtà molti si erano opposti: ‘Chi è che ne capisce di montagna? Non avrà successo!’. Invece è stato il contrario. Anche quando abbiamo pensato al jazz in molti si erano opposti: ‘Ma perché il jazz? Non c’entra niente!’. E invece ha avuto successo. Quindi quando ci vengono idee controcorrente siamo contenti. Ed è per questo che ora vi chiediamo: come lo vedreste un bel manga sulla sauna?“.
E a questo punto giriamo direttamente a voi lettori la domanda di Number 8. Vi piacerebbe leggere Shinichi Ishizuka alle prese con un manga sulla sauna? Oppure vorreste ulteriori avventure nell’universo di Blue Giant oltre a quelle che J-Pop Manga sta pubblicando?
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