Siete amanti dei gialli, mon amis? Adorate trovare un mistero che metta in moto le vostre “celluline grigie” per trovare l’assassino (o gli assassini)? Allora siete alla ricerca dei migliori libri di Hercule Poirot scritti da Agatha Christie. Forse il film di Kenneth Branagh vi ha incuriosito, perché non conoscete ancora bene l’investigatore belga. Oppure ha accarezzato la vostra nostalgia e vi state chiedendo quali romanzi vi mancano. In ogni caso, questa è la nostra selezione dei 10 migliori libri di Poirot.
I 10 migliori libri di Agatha Christie con protagonista Hercule Poirot
Agatha Christie è la regina del giallo, non c’è discussione che tenga. Se è vero che i romanzi polizieschi si sono evoluti, prendendo elementi dai thriller, addensando le nozioni di psicologia e inserendo più azione, la formula essenziale l’hanno scritta lei e Arthur Conan Doyle.
Non tutti i suoi libri migliori hanno per protagonista Poirot (Miss Marple ha tante celluline grigie quante il belga). Ma l’investigatore privato con i baffi più iconici della letteratura ha svolto decine di indagini entusiasmanti. Qui ci limitiamo a elencarne le migliori.
I 10 casi migliori risolti dal detective belga
Dieci casi epici (anzi di più, abbiamo voluto inserire una raccolta speciale), dieci volumi da non perdere. Ma quella che segue non è una classifica (ma se lo fosse per noi vincerebbe Ackroyd!), solo un elenco dei migliori libri, senza un ordine particolare. O perlomeno di quelli che ci sono piaciuti di più. Quindi Poirot e i Quattro non ci sarà, sebbene sia un classico: siamo puristi e gli intrighi internazionali non ci appassionano come i casi più intimi. Ma sono solo dieci e abbiamo dovuto escluderne a malincuore alcuni (come Fermate il Boia, per citarne solo uno).
Nessuno spoiler nonostante i decenni passati dalla pubblicazione, non preoccupatevi.
Poirot a Styles Court
“La fantasia è un’ottima serva, ma una pessima padrona. La spiegazione più semplice quasi sempre si rivela esatta” dice Poirot mentre indaga il caso di Styles Court, il primo raccontato da Agatha Christie. Una logica ferrea, che fa sentire l’influenza di Sherlock Holmes. Ma già prima che entri in scena, l’autrice ci mostra come il suo investigatore privato sia completamente diverso da quello di Conan Doyle. Non solo perché ce lo descrive come un belga con bombetta e baffi a manubrio, un dandy intelligente ma dotato di umorismo.
Poirot già dal primo romanzo in cui è protagonista dimostra arguzia e sensibilità, sa trattare le persone in modo affabile mentre stringe la rete della sua logica a caccia dell’assassino. Il primo incontro con l’Hercule dei libri gialli resta splendido anche dopo cento anni dall’uscita. Un classico da recuperare.
L’assassinio di Roger Ackroyd
Questo è solo il terzo romanzo di Poirot, eppure l’investigatore si è già ritirato dalla vita professionale per coltivare zucche a King’s Abbot. Il più ricco e illustre cittadino, Roger Ackroyd, muore poco dopo il presunto suicidio di una vedova. Un caso che sembra quasi risolto, fino a quando Poirot non ritorna dalla pensione e mette a funzionare le sue celluline grige.
Il narratore della vicenda non è Hastings, ma il dottore del luogo Sheppard. Ma la mancanza del suo ‘Watson’ non impedisce a Poirot di scoprire una trama complessa e davvero originale, nonostante abbia quasi cento anni. Questo è uno dei primi romanzi di Christie che chi vi scrive abbia letto, ancora ragazzino. E quando l’avrete finito capirete subito da dove nasce l’amore per la scrittrice inglese.
- Copertina paperback
- Data di pubblicazione: 14-07-2020
- Lingua italiana
- Dimensioni: 7.40x4.90x0.60 inches
- Numero pagine: 252
Assassinio sull’Orient Express
Sia il maestro Sidney Lumet che Kenneth Branagh ne hanno girato una versione cinematografica. E come biasimarli? Questa storia ha un cast di personaggi originali e interessanti, che danno la possibilità di radunare un cast eccellente. Ma anche sulle pagine del romanzo del ’34 le relazioni fra i personaggi sono cariche di tensione, intrighi, humor.
Non tutti adorano il finale di questo libro, ma non c’è esempio migliore di quello che Christie fa meglio di chiunque altro prima o dopo di lei. Ogni parola pronunciata dai personaggi, ogni gesto può diventare una prova nella mente acuta di Poirot. Eppure chi legge si fa prendere dalla scena, segue le piste sbagliate, dà importanza a un elemento quando invece è l’altro che conta. Sono pochi i gialli che rispettano davvero i propri lettori: Christie ci inganna, ma lo fa seguendo le regole.
Poirot sul Nilo
Se state leggendo questo articolo dopo aver visto il film di Branagh potreste avere il desiderio di saltare questo mistero: lo avete già risolto stando seduti al cinema. Ma si tratta davvero di uno dei gialli migliori di sempre, non solo fra i libri che hanno come protagonista Hercule Poirot.
Poirot si imbarca sul battello Karnak per un crociera sul Nilo, una premessa che non sembra poi così lontana da quella di Orient Express. Questa è la premessa che Agatha Christie sa sfruttare al meglio: ci mostra un luogo difficilmente accessibile, con un cast di personaggi fra cui si nasconde necessariamente il colpevole. Ma in questa storia riesce in maniera magistrale a sorprenderci con l’ingegno e, al tempo stesso, a coinvolgerci con le emozioni. Magistrale.
La serie infernale
Originariamente intitolata “The ABC Muders”, questo libro inizia in maniera molto più moderna da quanto potreste aspettarvi da un libro del 1936. Poirot rivela ad Hastings che ha ricevuto una lettera che preannuncia una serie di omicidi, firmata da ABC. Esatto: sembra che Poirot abbia a che fare un serial killer.
Ma anche in questo caso, Hercule Poirot fa funzionare le proprie celluline grigie a dovere, per andare oltre le apparenze e risolvere uno dei migliori libri gialli di sempre. Perché anche se si muove di città in città, anche se sembra che Poirot dia la caccia a un male sconosciuto, la Christie ci fornisce tutti i dati necessari a trovare chi è responsabile.
Corpi al sole
Anche quando va in vacanza nel Devon, Poirot non può mai far riposare le sue povere e abusate celluline grigie. Durante il soggiorno nota che una giovane donna è malvista dai vari ospiti del Jolly Roger Hotel. E quando il corpo della donna viene ritrovato senza vita, non può che sospettare l’intera zona di villeggiatura.
La risoluzione dell’intreccio narrativo ha la solita precisione da orologiaio. Ma oltre alla trama splendida ci sono altri segni del fatto che Christie sia ormai un’autrice esperta. Come il fatto che una delle sospettate sia una ‘fan‘ di Poirot, che le permette di prendere benevolmente in giro i suoi di fan. Inoltre, anche se il romanzo resta puro intrattenimento, come ci ha abituato, il fatto che sia uscito nel 1941 e il titolo originale sia Evil Under The Sun (Il male sotto il sole), fa capire che anche lei leggeva i giornali dell’epoca. Quando il peggio era uscito dall’ombra.
Il ritratto di Elsa Greer
Mary Lemarchant deve sposarsi, ma ha un segreto che non vuole rivelare al marito. Sedici anni prima sua madre è stata condannata per avere ucciso suo padre, pittore molto apprezzato. Ma lei non pensa sia andata così. Poirot sa andare oltre le apparenze come nessun altro e accetta il caso.
I possibili sospetti sono cinque ‘maialini‘ (richiamando il titolo originale Five Little Pigs), che hanno tutti la stessa versione della storia. O quasi. Poirot si fa raccontare i fatti da ognuno, poi si fa scrivere un resoconto della giornata dell’omicidio. Leggendo nelle piccole divergenze, indagando e sondando quello che non dicono, riesce a svelare gli intrecci che li avvolgono. E trovare l’assassino, bien sûr.
Le fatiche di Hercule
Poirot ha una mente geniale. Ma anche un carattere orgoglioso, fino all’eccesso. Quando dice al dottor Burton di essere pronto a ritirarsi dalla scene dopo ancora qualche caso, lui non ci crede: è troppo una primadonna per lasciare la luce dei riflettori. E oltretutto, i suoi casi non sono proprio “fatiche da Ercole”. Per dimostrare che il suo nome lo rappresenta appieno e per mettere a tacere Burton, decide di imbarcarsi in dodici avventure, dodici casi da risolvere che richiamano il classico del mito greco.
In questa raccolta di racconti brevi, Agatha Christie dimostra la sua arma in più rispetto a tutti gli altri scrittori di gialli dell’epoca: l’ironia. Non ha paura di prendere in giro il proprio eroe, permaloso e invischiato in avventure strampalate. Ma nemmeno rinuncia a regalarci dei casi interessanti per stimolarci il cervello.
- Christie, Agatha (Autore)
Il pericolo senza nome
Poirot è in vacanza in Cornovaglia insieme ad Hastings. E come sempre, gli omicidi sembrano seguirlo ovunque si muova. Quando incontrano Nicky Buckley, la donna racconta di essere scampata per bene tre volte alla morte in pochi giorni, anticipando il tema ‘lugubre‘ della storia. Ma Poirot non crede nemmeno alle coincidenze e decide di indagare.
Quello che segue è una trama in cui Christie gioca tutti i trucchi del mestiere, facendovi vedere tutto quello che vi serve dalle prime pagine, rendendo il finale inevitabile eppure difficilissimo da scoprire. Lo stile è ancora più asciutto del solito, i personaggi diventano pedine sulla sua elaborata scacchiera. Un giallo classico dei migliori, con Poirot davvero in difficoltà.
Sipario – L’Ultima avventura di Poirot
Nel 1975, Agatha Christie dice addio al suo personaggio più amato (ma di cui si era stancata). L’autrice aveva da tempo scritto la storia, per poter chiudere con l’investigatore belga. L’anno successivo scrisse anche Addio Miss Marple, uscito qualche mese dopo la morte dell’autrice.
Il romanzo vede Poirot costretto su una sedia a rotelle dall’artrite, tornare a Styles Court, dove le sue avventure inglesi erano iniziate. Vuole risolvere l’ultimo suo caso insieme a Hastings, che ormai vedovo ritorna dall’Argentina, dopo tanti anni lontano dall’amico. Un addio malinconico eppure, come sempre, geniale. Addio, cher ami.
Questi sono alcuni dei nostri libri preferiti di Poirot. Ci siamo dimenticati qualche storia imperdibile? Consigliatecela nei commenti e diteci cosa ne pensate di uno dei più grandi investigatori letterari di tutti i tempi.
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