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10 musical da (ri)scoprire aspettando In The Heights

Come innamorarsi di Broadway anche restando da questa parte dell'Atlantico

In The Heights sta arrivando al cinema e chi sogna i teatri di Broadway non aspetta altro. Ma se avete bisogno di qualche motivazione extra per correre in sala, se volete approcciarvi a questo genere ma non sapete dove iniziare, oppure semplicemente volete qualche consiglio: ecco 10 migliori musical da vedere o riscoprire aspettando In The Heights.

Purtroppo nel nostro Paese la possibilità di vedere spettacoli dal vivo è limitata. Quindi dovremo affidarci alle versioni cinematografiche e alle registrazioni ufficiali che sono reperibili in Italia. Ma per completezza, suggeriremo anche qualche numero da ammirare su YouTube per poi convincervi ad ascoltare tutta la playlist su Spotify (o sul vostro streaming musicale di fiducia). Incrociando le dita: se In The Heights avesse lo stesso successo al cinema di quello che Hamilton ha avuto su Disney+, forse potremmo presto allungare questa lista.

10 dei migliori musical da guardare per prepararsi a In The Heights

Se volete guardare In The Heights, scommettiamo che abbiate visto Hamilton. Se non è così, lasciate questa pagina aperta e correte su Disney+ e alzate il volume. Ci vediamo fra due ore e mezzo. Visto? Non è l’esperienza drammatica più potente, l’espressione lirica più intelligente e la colonna sonora più viscerale e splendida che abbiate sentito? No? Ok, tornate a vederlo, ci vediamo fra altre due ore e mezza. Noi nel frattempo riascolteremo la playlist su Spotify per la milionesima volta.

Alcuni titoli davvero interessanti dovrebbero arrivare presto. Il maestro Steven Spielberg dirigerà West Side Story, uno dei migliori musical che non potete perdere per farvi una cultura su Broadway. Ma sta arrivando anche il film su Dear Evan Hansen, con un incredibile (e vincitore del Tony) Ben Platt in un ruolo che vi farà ridere e piangere una paio di ettolitri di lacrime. E sono tantissimi i musical recenti che vorremmo vedere in versione cinematografica o ripresi sul set. Ma ci toccherà aspettare e puntare sulla qualità dei classici.

Il Fantasma dell’Opera, il classico di Broadway

10 musical da vedere prima di in the heights il fantasma dell'opera

Andrew Lloyd Webber è uno dei migliori autori della storia del musical, potremmo darvi 17 diverse prove a sostegno di questa nostra affermazione (da Jesus Christ Superstar a Evita). Ma nessuno potrebbe superare Il Fantasma dell’Opera per qualità. Sebbene molti fan di Broadway citino altre opere come loro preferite, non troverete nessuno che dica che non è un capolavoro. Sarebbe come dire che Il Padrino è girato male o che Orgoglio e Pregiudizio è un brutto romanzo.

Le melodie struggenti che Webber ha composto per Think of Me o The Music of The Night sono perfette, la trama esagerata e barocca richiama il dramma esagerato dell’opera, il mondo in cui è immerso. L’unico problema è che tutte le canzoni richiedono moltissimo agli attori, soprattutto chi interpreta il Fantasma e Christine. Quindi se non avete mai visto il musical dal vivo, vi sconsigliamo il film del 2004 di Joel Schumacher (anche se l’estetica di Schumacher si sposa perfettamente con l’atmosfera dello show). Preferiamo consigliarvi The Phantom of the Opera at the Royal Albert Hall, con Ramin Karimloo e Sierra Boggess. Potete noleggiarlo su Rakuten TV e Apple TV: sentirete alcune delle voci più belle che abbiano mai sfiorato le vostre orecchie.

Into The Woods, un musical davvero da favola

I nomi che gli amanti dei musical non possono ignorare sono due: i migliori autori di sempre. Se già avete assaggiato le melodie potenti e splendide di Andrew Lloyd Webber, ora dovete gettarvi fra le braccia musicali di Stephen Sondheim. Ci saranno altri riferimenti al suo lavoro in quest’articolo (ci sono anche già state, ha scritto i testi delle canzoni di West Side Story). Ma Into The Woods è un esempio perfetto del suo lavoro. Che ha vinto “solo” tre Tony perché in quell’anno il Fantasma dell’Opera ha trionfato.

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Non lasciatevi ingannare: non è un prodotto minore, ma più complesso. La trama delle storie dei fratelli Grimm (Cenerentola, Cappuccetto Rosso, Jack e il Fagiolo Magico e non solo) si intreccia creando un testo ricco e articolato. Con intromissioni da parte del Narratore che rompe la quarta parete e i personaggi che interrompono le storie degli altri, rischiate di perdervi. Ma non lo fate perché la musica spiega tutti i collegamenti a livello inconscio. Con il tema principale dei Fagioli Magici che unisce le varie tracce, sembra che nessuna canzone finisca mai, perché ritorna in maniera nuova e fantastica. Ma non vogliamo tediarvi, preferiamo che lo proviate in prima persona.

Purtroppo il film del 2014 su Disney+ non rende appieno quest’effetto (anche se Meryl Streep è sempre Meryl Streep). Esiste però una riproduzione del cast originale registrata dalla BBC, purtroppo non disponibile in Italia. Ma se per caso doveste cercarla su YouTube e PER CASO trovaste la registrazione per intero, non avremmo proprio modo di fermarvi. In alternativa, trovate una versione più recente del musical su BroadwayHD.

Miglior musical, da non perdere: Les Miserables

Dal 1862, il romanzo di Victor Hugo I Miserabili ha ricevuto tantissimi adattamenti, dalle serie TV, ai film, ai fumetti. E dobbiamo essere sinceri: questa storia ci piace tanto che dobbiamo ancora trovarne uno che non ci faccia un po’ commuovere. Ma se c’è una versione che può rivaleggiare con il libro è proprio questa che ha debuttato nel 1980 in francese e nel 1985 a Broadway, dove ha conquistato otto Tony Awards.

Il musical ha incantato 38 Paesi in 21 lingue, ma nessuno ha raggiunto il successo della versione inglese. Canzoni come I Dreamed a Dream e la corale One Day More sono iconiche e apprezzate da tutti gli amanti del musical. Perché ne incarnano il meglio: passione che arriva quasi a sfiorare il melodramma, sentimenti che conoscono solo gli assoluti. Il testo di Hugo si presta benissimo al palcoscenico e le canzoni danno spazio agli attori di mostrare le proprie capacità drammaturgiche ma anche canore.

La versione per il 25 anniversario, con Alfie Boe come Valjean e Lea Salonga come Fantine è davvero eccezionale. Ma noi non disdegniamo anche quella girata nel 2012 da Tom Hooper. C’è qualche scelta discutibile a livello di regia e Russell Crowe non è proprio il miglior cantante in circolazione. Ma le performance di Hugh Jackman come Valjean, Anne Hathaway come Fantine e Samantha Barks come Eponine (la trovate anche nel concerto per il 25 anniversario) valgono la visione. (Vi lasciamo qui le prove del medley per la Notte degli Oscar come prova).

Sweeney Todd, il diabolico barbiere di Fleet Street: uno dei migliori musical

Un’altra opera di Sondheim, con Hugh Wheeler al libretto. Un altro capolavoro assoluto. Ma questa volta la ‘favola’ che racconta è molto più dark. Una storia di vendetta, sangue e lussuria, che vede il Giudice Turpin imprigionare ingiustamente il barberie Benjamin Barker (il cui braccio non è completo senza il suo rasoio), perché ne brama la moglie. La quale decide di suicidarsi dopo essere stata violentata da Turpin, che diventa poi il tutore della figlia Johanna. Barker torna dalla colonia penale trasformandosi in Sweeney Todd per cercare la giusta vendetta. Quindi diciamo che non è proprio il musical adatto da vedere con i vostri bambini (affidatevi a Disney per questo, e ai musical ispirati dai cartoni animati).

Ma la trama coinvolge e le canzoni (soprattutto il tema principale) vi si stampano nel cervello per non andarsene più. Di questo splendido musical c’è la versione cinematografica girata da Tim Burton, la cui estetica si sposa perfettamente con la trama (pur incupendola). Johnny Depp dà un tono punk rock al protagonista, Helena Bonham Carter è perfetta come Mrs. Lovett. Ma il palcoscenico lo ruba Alan Rickman, che mostra tutto il suo talento nel ruolo del perfido Turpin.

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Rent, avete 525.600 motivi per vederlo

Il passaggio fra l’opera lirica e il musical è diretto e spesso evidente nelle sonorità. A volte anche anche nei temi. Rent è un musical rock scritto da Jonathan Larson che debuttò nel 1996 a Broadway, ma che si ispira a La bohème di Puccini. Nella traslitterazione rimangono i temi esistenzialisti e la panoramica sullo stile di vita dei protagonisti. Che sono scandalizzati dal fatto che venga loro chiesto di pagare l’affitto (“rent” in inglese, per l’appunto). Ma quella che potrebbe sembrare una trama con una bassa posta in gioco diventa invece un’occasione per parlare della vita di tutti noi, grazie a canzoni davvero eccezionali.

Nel 2005 Chris Columbus (regista di Mamma, ho perso l’aereo) gira una versione filmica. Che non è esattamente un capolavoro di regia e montaggio. Ma ha la fortuna di aver scelto un cast che ci sa davvero fare. Rosario Dawson è l’unico nome davvero conosciuto a Hollywood, ma sono tanti invece quelli apprezzati a Broadway. Come Jesse L. Martin, Taye Diggs e la superstar di Wicked (e Frozen) Idina Menzel. Le performance canore valgono da sole la visione.

Suddenly, La piccola bottega degli orrori

Ma se l’opera è l’ispiramento più diretto, a volte anche il cinema serve da scintilla per accendere la fantasia di un compositore. È il caso di La Piccola Bottega degli Orrori, musical del 1982 di Alan Menken con testi e libretto di Howard Ashman, che si ispira al film del 1960 dallo stesso nome di Roger Corman. E che ha sua volta ha ispirato il film di Frank Oz (la voce originale di Yoda), con Rick Moranis. Tutti e tre diventati cult classic.

La storia racconta di una pianta carnivora che cresce più del dovuto. Non vogliamo spoilerarvi di più, ma la trama è esattamente assurda quanto pensate. Ma ogni cambio di scena è sottolineata da alcune performance canore davvero splendide. Canzoni come “Suddenly Seymour“, cantata da Moranis e Ellen Greene, mostrano come i musical riescano a usare la musica per far ridere, commuovere, spiegare le intenzioni dei personaggi e far progredire la trama. Tutti in un paio di minuti. E poi non potete perdere il dentista interpretato da Steve Martin, in uno dei suoi ruoli più iconici.

la piccola bottega degli orrori migliori show broadway

Hairspray, Good Morning Musical

Ecco un altro esempio, più recente, di film che diventa musical e che ritorna film. Nel 1988 il regista John Walters gira una commedia musical che ha per protagonista Tracy, una ragazza sovrappeso che sogna di ballare. Partendo da questo seme, la storia sboccia raccontando una serie di storie che hanno al centro il tema dell’accettazione, in ogni sua forma. Nel cast il ruolo di Edna è girato da Divine, la drag queen con cui Walters ha collaborato a lungo.

Nel 2002 questa storia arriva a Broadway, adattata da Mark O’Donnell con musica e testi di Marc Shaiman e Scott Wittman, che creano una colonna sonora davvero esplosiva. Otto Tony vinti e il successo in tutte le produzioni in giro nel mondo convincono Adam Shankman ha girare un film del 2007 in cui il ruolo di Edna spetta a John Travolta, con Michelle Pfeiffer e Christopher Walken.

Il film vale la pena di essere visto, anche se potete trovare trovare una registrazione a concerto del 2016 con Kristin Chenoweth e Ariana Grande. Ma per darvi un’idea del numero di talenti che hanno cantato le canzoni di questo musical, ecco questo video registrato durante il lockdown di “You Can’t Stop the Beat“.

The Greatest Showman

Il film di Michael Gracey del 2017 non nasce per il palcoscenico, è un film musical più che un musical che diventa film. E il protagonista, il primo circense degli Stati Uniti P. T. Barnum è una figura problematica, che il film tratta invece come un eroe americano. Ma se evitate di cercare su Wikipedia il contesto storico e fate finta che tutti i personaggi della vicenda siano inventati, il film ha un messaggio di accettazione forse un po’ melenso ma decisamente positivo.

E poi le canzoni sono davvero ben realizzate. Con un montaggio sonoro davvero eccezionale e il talento di Hugh Jackman, Michelle Williams, Zac Efron e Zendaya, i numeri musicali prendono vita e vi troverete a canticchiare sottovoce le tracce più belle per le settimane successive. Come se foste usciti da un teatro di Broadway o della West End londinese.

Crazy Ex-Girlfriend, quando i musical invadono la TV (con alcune delle migliori canzoni del genere)

Lasciamo per ultimi due show televisivi. Non perché meritino di meno, ma perché richiedono più impegno per essere seguiti. Con la commedia di Rachel Bloom e Aline Brosh McKenna, dalla prima puntata sarete imprigionati nelle note delle canzoni e nella comicità della trama. Crazy Ex-Girlfriend ha debuttato sulla CW nel 2015, dopo che i produttori avevano notato il successo dei video su YouTube di Bloom e la sua esplosiva capacità come sceneggiatrice e attrice.

crazy ex-girlfriend da vedere in italia-min

Rachel (che nella serie cambia il cognome in Bunch) lascia il suo lavoro come avvocato per tornare nella sua cittadina natale di West Covina in California. Per ritrovare il suo primo ragazzo Josh Chan. Da questa premessa partono quattro stagioni di trame convolute, che alternano momenti surreali, metacommenti e momenti di realismo toccanti: abbiamo visto pochi show capaci di trattare il tema della salute psicologica in maniera così raffinata e accurata. E poi lo show è pieno di canzoni che vi faranno ridere mentre vi esaltano per le capacità canore del cast, che spazia in tutti i generi che potete immaginare. E in tutti i temi, dall’amore alle mestruazioni. Inoltre ci sono tanti di questi riferimenti ai musical di Broadway che è impossibile che non vi faccia innamorare del mondo dei musical.

Galavant, una delle migliori chicche per tutti gli amanti del musical

Way back in days of old
There was a legend told
About a hero known as Galavant

Se non avete mai sentito parlare di questa serie, siete (purtroppo) in buona compagnia. Questo commedia musical in stile fantasy ha fatto per due anni da “sostituto” della serie Once Upon A Time durante le vacanze natalizie sull’emittente americana ABC. Ed è stata cancellata perché fondamentalmente non la guardava nessuno. Ma siamo certi che adesso le cose sarebbe diverse: con il nuovo appetito per i musical nato nell’epoca “post-Hamilton”, non saremmo gli unici a darle un po’ di amore.

Un po’ Princess Bride e un po’ Monty Phyton e il Sacro Graal, questa serie prende in giro il mondo delle storie arturiane. L’eroe si lascia andare quando è respinto, la principessa pensa solo al proprio tornaconto e il re cattivo è solo un bambinone che non è mai cresciuto. La serie farebbe ridere anche da sola, ma sono le canzoni che elevano la storia a un musical davvero splendido. Con un cast di talenti completi e ospiti d’eccezione (da Weird Al Yankovic a Kylie Minogue), vale la pena godersi ogni minuto di questa serie fantastica in tutti i sensi.

BONUS: una dose di musical in pillole

Per chiudere, vogliamo regalarvi qualche pillola musicale tratta da show che per il momento non sono ancora disponibili in Italia, ma che potete iniziare a godervi incrociando le dita per una versione filmica o un concerto. Iniziamo con un musical famosissimo, che dovrebbe diventare presto un film (anche se lo promettono almeno dal 2004). Parliamo di Wicked, che racconta la storia della Strega Cattiva dell’Ovest prima dell’arrivo di Dorothy nel Mago di Oz. Qui trovate la versione abbreviata di Defying Gravity cantata da Idina Menzel e Kristin Chenoweth ai Tony del 2004.

Be More Chill invece è un musical che ha debuttato a Broadway nel 2019, ma che già da prima dell’arrivo a New York è stato opzionato per diventare un film. Qui trovate l’esecuzione di Michael in the Bathroom di George Salazar: se lo show sarà all’altezza di questa canzone, ci aspettiamo un musical davvero splendido.

Infine, per chiudere alla grande, questo è il video di Cynthia Erivo in I’m Here per il musical The Color Purple, cantata al Late Show with Stephen Colbert: una delle migliori versioni di sempre di questa canzone. Di cui abbiamo visto la versione cinematografica con Whoopi Golderg, anche se continuiamo a sperare nella versione musical sul grade schermo. Anche perché sentite quando è maledettamente brava Erivo:

Cosa dite? Vi è salita la voglia di guardare i migliori musical? Noi non vediamo l’ora di poter cantare 96.000 volte In The Heights al cinema, nella speranza che sia solo il primo di una lunga serie di show di Broadway che trovano il modo di raggiungerci da questo lato dell’Atlantico.

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Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, Nerd da prima che andasse di moda.

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