Mettere assieme il fumetto giapponese con Dungeons & Dragons sembra strano. È uno di quegli incontri che pur non essendo completamente assurdo, come vedremo più avanti, lascia un po' perplessi e sembra difficile da immaginare. Insomma, non siamo ai livelli del mitico crossover tra Batman e Scooby Doo, ma in un primo momento la reazione può essere simile. Per capire meglio, proveremo a prendere in esame due esempi concreti, analizzandoli per capire a fondo quale rapporto può esserci tra questi due mondi solo apparentemente lontani.
Partiamo da Monster Musume, manga realizzato da Okayado, arrivato in Italia lo scorso ottobre. Al centro della storia, il complicato rapporto che si viene a creare tra la razza umana e tutte le altre, nel momento in cui il governo decide di rivelare ufficialmente l'esistenza di queste ultime e di regolamentare dettagliatamente le interazioni tra le varie specie. L'attenzione è tutta sulla frenetica casa di Kimihito Kurusu, un giovane umano che si ritrova contro la propria volontà a dover ospitare una donna-serpente di nome Miia, alla quale in seguito si aggiungeranno un'arpia, una centaura e altre ospiti ancora. Alcune di queste svilupperanno una forte attrazione per il ragazzo, che viene però osteggiata dal governo che vieta relazioni tra le specie, almeno nelle fasi iniziali dalla grande rivelazione. A prima vista sembra davvero difficile ritrovare connessioni con Dungeons & Dragons all'interno di questa storia, ma se si va oltre le apparenze, si trovano diversi elementi di vicinanza, a partire dal confronto tra le diverse razze e le loro tradizioni. Uno degli elementi tipici di D&D è la scoperta di nuove e incredibili creature, ognuna con le proprie caratteristiche e capacità, e lo stesso succede in Monster Musume, dove Kimihito imparerà (suo malgrado) moltissimo sui vari "mostri" che accoglierà nella sua casa. È interessante immergersi in questo mondo e scoprire le onorevoli tradizioni dei centauri o come funzioni la muta per una lamia e soprattutto come sia possibile costruire dei rapporti con queste razze. Quante avventure di Dungeons & Dragons sono state costruite proprio intorno a queste premesse? Quante volte gli avventurieri si sono trovati a dover ricucire i rapporti tra due popoli in conflitto per semplici incomprensioni? È proprio in questo che Monster Musume è così vicino al gioco di ruolo e, seppure abbia un approccio molto diverso, può essere molto interessante per un giocatore e magari offrire spunti narrativi utili per un Dungeon Master.
Molto più facile da ricollegare al mondo di Dungeons & Dragons, come già evidenzia il nome stesso dell'opera, è Dungeon Food, manga creato da Ryōko Kui nel 2014 e da pochi mesi giunto anche nel nostro paese. I protagonisti sono a tutti gli effetti un party di avventurieri composto da diverse razze e classi, proprio come uno dei milioni creati nel gioco di ruolo dall'anno della sua creazione ad oggi. Gli eroi dovranno affrontare un dungeon molto lungo e complesso e nel minor tempo possibile per poter salvare la vita di una loro compagna di avventura. Per questo motivo e per le ristrettezze economiche in cui si trovano, saranno costretti a prendere una decisione drastica: nutrirsi dei mostri che dovranno sconfiggere durante la discesa. Ed è forse proprio questo l'elemento che, nonostante tutto, avvicina Dungeon Food più che mai al gioco di ruolo fantasy più famoso al mondo. Perché oltre l'ambientazione, i personaggi, le classi, le razze, le armi, le creature e tutto quello che questo manga ha preso più o meno direttamente da D&D, è proprio l'assurdità di mangiare i mostri sconfitti (peraltro cucinandoli con cura e selezionando le parti migliori) a cogliere in pieno la libertà di azione che caratterizza i giochi di ruolo di questo tipo. Certo, non saranno in molti quelli che hanno tentato di mangiare i cadaveri dei propri nemici nello specifico (e probabilmente la maggior parte di questi ha subito terribili conseguenze per volere del proprio Master) ma nella storia di qualsiasi giocatore ci sono numerosissimi racconti di momenti indimenticabili di pensiero laterale, di scelte curiose o di complete pazzie perpetrate durante le proprie avventure ed è una delle parti più belle del gioco e una delle prime che si si trova a raccontare quando si incontrano altri appassionati.
Monster Musume e Dungeon Food non sono sicuramente l'unico esempio di incontro tra il mondo di Dungeons & Dragons e il fumetto giapponese, anzi. Tuttavia grazie a loro, possiamo vedere due estremi dei tanti modi diversi per avvicinare mondi così (solo apparentemente) lontani. E voi, cosa ne pensate?
Ama il cinema in ogni sua forma e cova in segreto il sogno di vincere un Premio Oscar per la Miglior Sceneggiatura. Nel frattempo assaggia ogni pietanza disponibile sulla grande tavolata dell'intrattenimento dalle serie TV ai fumetti, passando per musica e libri. Un riflesso condizionato lo porta a scattare un selfie ogni volta che ha una fotocamera per le mani. Gli scienziati stanno ancora cercando una spiegazione a questo fenomeno.
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Io penso che non si possa parlare di incontro tra D&D e Manga senza citare Record of Lodoss War