Questo periodo è sicuramente una gioia per tutti gli amanti dei picchiaduro, infatti, dopo avervi parlato di Injustice 2 e Tekken 7, eccoci qui a parlare di un nuovo beat’em up, Guilty Gear Xrd Rev 2. Creato da Arc System Works e portato in Europa da PQube, ormai veterani nel campo dei picchiaduro, Guilty Gear è tornato negli ultimi anni dopo un lungo periodo d’assenza, periodo in cui si è fatto strada un altro grande picchiaduro, sempre degli sviluppatori giapponesi, Blazblue. Guilty Gear è rinato grazie al suo storico creatore Daisuke Ishiwatari, che ha fatto uscire il primo capitolo chiamato Xrd Sign nel 2014, dapprima, come tradizione, negli arcade giapponesi, e soltanto dopo su console. In seguito è uscito anche Revelator, seguito ufficiale di Sign, disponibile dall’anno scorso. Oggi vi parliamo di Guilty Gear Xrd Rev 2, più un’espansione che un vero e proprio seguito del gioco precedente. Se siete confusi non vi preoccupate, siamo qui per spiegarvi tutto.
Certo, fra nuovi personaggi disponibili solo come DLC e nuove versioni annuali di giochi già usciti, il mondo dei picchiaduro ha ormai esasperato i suoi fan, che devono sempre aspettarsi la nuova versione definitiva della versione definitiva già uscita, ma ormai, purtroppo, questa è la pratica comune quasi per ogni picchiaduro esistente. Anche Arc System Works ci ha ormai abituato a questo sistema, con nuove versioni dei suoi picchiaduro in uscita ogni anno. Questa volta, almeno, la situazione è leggermente migliore: chi non ha acquistato il primo Revelator potrà infatti portarsi questo titolo a casa al prezzo budget di 40 euro (questo Rev 2 contiene tutti i contenuti del primo gioco più gli extra). Chi invece ha già il gioco precedente potrà scaricare l’espansione per soli 20 euro, con la possibilità di importare i salvataggi precedenti.
Le aggiunte principali di questo Guilty Gear Xrd Rev 2 consistono in due nuovi personaggi: Baiken, prosperosa donna samurai e personaggio storico della serie con uno stile di combattimento basato sui contrattacchi, che torna finalmente giocabile, e Answer, personaggio inedito per la saga, un ninja che ha legami con Chipp Zanuff e combatte lanciando biglietti da visita come shuriken. Oltre ai due nuovi personaggi arrivano i consueti bilanciamenti e revisioni dei protagonisti già presenti e nuove aggiunte allo Story Mode e all’Arcade inerenti i nuovi personaggi, compresi quelli che erano DLC del primo Revelator (ad esempio Dizzy, Jam e Raven).
Lo Story Mode è piuttosto particolare, chi ha giocato i due precedenti capitoli della serie Xrd lo saprà, ma questa modalità non prevede nessuna fase di gameplay. Vi narrerà la storia del gioco proprio come se fosse un film da vedere, o meglio un anime. Grazie all’alta qualità del cel-shading del titolo, infatti, guardare la storia di Guilty Gear Rev 2 sarà un piacere per gli occhi e vi sembrerà essere spettatori di un vero e proprio anime, grazie anche allo splendido design dei personaggi. La storia in sé è molto interessante, ma vi avvertiamo che è piuttosto complessa da seguire, dato che gli eventi sono un seguito di quanto accaduto nel corso di tutta la saga, iniziata col primo Guilty Gear nel 1998. Se siete dei neofiti niente paura, un comodo glossario vi spiegherà le terminologie a voi più oscure. Conoscendo la saga da ormai lungo tempo, noi abbiamo particolarmente apprezzato questo Story Mode; abbiamo infatti sempre pensato che la storia partorita dalla mente del geniale Daisuke Ishiwatari fosse interessante, e forse è stata la prima ad appassionarci così tanto all’interno di un picchiaduro.
Fra le altre modalità abbiamo il classico Arcade, anch’esso fornito di una parte relativa alla storia del titolo, con alcuni filmati d’intermezzo nel corso degli scontri e il classico filmato finale. Se ci tenete alla continuity, vi informiamo che le parti di storia viste nell’Arcade sono ambientate tutte prima dello Story Mode. Abbiamo poi la classica modalità Versus, che non ha bisogno di presentazioni, e la modalità M.O.M., una sorta di modalità RPG in cui potremo migliorare i nostri personaggi e personalizzarli per affrontare nemici sempre più forti. Nota di merito particolare per la modalità Dojo, ovvero un training mode eccezionalmente più profondo, forse il più completo mai visto in un picchiaduro. Nel Dojo mode potremo imparare tutte le meccaniche del titolo, partendo dal semplice e intuitivo tutorial che ci spiegherà le basi, per poi far pratica con la modalità combo, imparando ad eseguire mosse speciali e combo base per ogni personaggio; infine il Mission Mode, che ci insegnerà combo e mosse più complesse applicate a situazioni di combattimento reali. La modalità Dojo è l’ideale per chi voglia imparare ogni segreto del proprio personaggio preferito prima di lanciarsi nelle battaglie online. Queste sono composte dalle classiche partite classificate o del giocatore, e presentano anche l’originale Lobby, non più una fredda e statica schermata in cui attendere il proprio match, ma un’interessante mondo che può contenere fino a 64 giocatori, dove potremo chiacchierare, fare amicizie e anche cimentarvi in mini giochi come la pesca, oltre ovviamente alla possibilità di sfidare gli avversari. Indubbiamente una simpatica trovata da parte di Arc System Works. Il Net Code funziona piuttosto bene, specialmente con giocatori europei, anche se le lobby erano piuttosto vuote durante la nostra prova. Abbiamo notato un po’ di lag sfidando giocatori asiatici e nord americani, ma gli scontri restano piuttosto godibili, anche se l’input lag è sempre problematico, specie nell’esecuzione delle combo più complesse.
Passiamo al piatto forte: il gameplay di questo picchiaduro. Arc System Works, nonostante sia una piccola compagnia giapponese, si è fatta un nome nel campo dei beat ’em up, riuscendo a competere con i giganti del genere, proprio grazie a Guilty Gear. Il carisma e l’unicità dei personaggi, uniti a un gameplay adrenalinico e tecnico al punto giusto sono un marchio di fabbrica della compagnia, e questo Rev 2 non fa eccezione. Giocare questo titolo è una gioia per ogni amante dei picchiaduro, specialmente per la grande possibilità di concatenare qualsiasi attacco in una combo, dandoci un grande senso di libertà nelle opzioni offensive. I tasti di base sono cinque: pugno, calcio, slash, heavy slash e dust. Ogni personaggio avrà un suo stile di gioco unico: l’aggressivo e “tamarro” Sol Badguy, protagonista iconico della serie (che adesso, per nostra somma gioia, con il Dragon Install si trasforma veramente, diventando ancora più badass); il suo rivale Ky Kiske, più bilanciato fra attacco e difesa e in grado di attaccare dalla distanza; lo stranissimo Faust, imprevedibile fino all’ultimo con le sue mosse eccentriche; il vampiro Slayer, ottimo nel corpo a corpo grazie alla sua potenza e velocità; e molti altri, per un totale di ben 25 personaggi. Guilty Gear presenta diverse meccaniche interessanti, come le Instant Kill, mosse attivabili premendo i quattro pulsanti d’attacco ed eseguendo poi una particolare combinazione, differente per ogni personaggio. Se questa va a segno chiuderete il match istantaneamente e il tutto sarà corredato da una spettacolare mossa finale. Ci sono inoltre le Roman Cancel, che permettono, premendo tre tasti qualsiasi d’attacco, di interrompere un’azione tornando allo stato neutro (al costo di una parte della vostra barra delle super, qui chiamata Tension), così da poter continuare ulteriormente una combo oppure salvarvi da una contromossa avversaria. La barra Burst ha poi molteplici usi: questa vi permetterà infatti di bloccare una combo avversaria, recuperare tutta la barra Tension o eseguire una versione potenziata della vostra mossa Overdrive (le super mosse del gioco). Insomma, le meccaniche sono molteplici e non sarà facile padroneggiare tutto. Guilty Gear, non lo neghiamo, è un picchiaduro complesso e forse non adatto a tutti i neofiti del genere.
La curva di apprendimento del sistema di combattimento è grande, e ci vorrà molto allenamento prima di poter sfidare i mostri presenti nell’online. Il titolo però non vuole certo rendere difficile la vita a chi non conosce le basi e offre, a chi vuole soltanto divertirsi facendo a mazzate virtuali, la modalità Stylish. Questa permetterà di eseguire combo e mosse complesse con la sola pressione dei tasti base, rendendo più semplice il sistema. Ovviamente ci saranno dei limiti alle combo fattibili con questa modalità, ma essa risulta sicuramente ottima per chi vuole solo divertirsi senza impegno. Non avrete comunque bisogno di padroneggiare al 100% tutte le meccaniche di Guilty Gear per goderne appieno, infatti prendere la mano con le basi è facile e vi darà sin da subito grandi soddisfazioni con i suoi scontri epici fatti di mosse visivamente esagerate e combo altamente distruttive. Quando riuscirete a piazzare in uno scontro online la vostra prima sudata combo, appresa allenandovi fino a distruggervi le dita in modalità training, proverete una soddisfazione indescrivibile.
La componente grafica di Guilty Gear è semplicemente incredibile. Gli sviluppatori sono riusciti a creare, utilizzando l’Unreal Engine 3, dei modelli di personaggi in cel-shading davvero perfetti, simulando in maniera incredibile gli sprite di un picchiaduro 2D, tanto che, se la telecamera non mostrasse la profondità di certe azioni, non riusciremmo a coglierne la differenza. Le animazioni sono molto curate e gli effetti particellari e di luce delle mosse sono davvero ben fatti. Nonostante il gioco sia disponibile anche su PS3, quest’ultima sembra non aver minimamente frenato il dettaglio grafico del titolo. Anche il comparto sonoro è di altissimo livello, con un ottimo doppiaggio in giapponese e soprattutto una colonna sonora heavy metal curata e composta dallo stesso instancabile Daisuke Ishiwatari, con dei pezzi cantati davvero esaltanti, soprattutto nel bel mezzo dei match.
Guilty Gear Xrd Rev 2 è un grande picchiaduro che conferma come i prodotti creati da Arc System Works non abbiano niente da invidiare ai vari Street Fighter, Tekken o Mortal Kombat. Se amate il genere e non lo conoscete, dategli una possibilità, non ne rimarrete delusi.
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