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Bentornati a un nuovo appuntamento della rubrica Comics&Science, reduce da una Lucca Comics da fuochi d’artificio. Il dream team di autori C&S si è susseguito tra incontri, panel, signing session e strepitose novità editoriali. Se non l’avete ancora fatto correte a procurarvi una copia del nuovo volume (il quarto) di C&S, con il grande ritorno di Misterius di Leo Ortolani e la storia di un Federico Bertolucci sempre in grande spolvero. Garantiamo Gattini Nudi per tutti (Leggere per capire).

Articolo particolare questo mese, dedicato a un compleanno d’eccellenza. Oggi si festeggiano infatti i 70 anni dell’UNESCO! Detta così suona un po’ strana, sembra d’esser invitati al compleanno dell’amico di un amico. Ma chi è? Ma lo conosco? Quanti anni hai detto che fa? Ragazze ce ne sono?

UNESCO è l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (For dummies: che elencate in inglese danno l’acronimo U.N.E.S.C.O.). La sua nascita avviene nel '45 con la missione di rimettere ordine tra i disastri lasciati dai terribili anni precedenti. Nel '46, precisamente il 4 novembre, arriva la ratifica da parte dei primi 20 Stati aderenti e UNESCO è realtà.

Quindi auguri, ma: Ommioddio non gli abbiamo preso niente! Tranquilli, c’è sempre tempo per rimediare. Vi diamo qualche informazione in più, così potete capire meglio di che si tratta e quale regalo prendere, se orecchini o fiori per esempio.

UNESCO conta sei lingue ufficiali: arabo, cinese, francese, inglese, russo, spagnolo e agisce su ben 195 Paesi. Ha sede a Parigi ma il suo Direttore Generale è di nazionalità bulgara, Irina Bokova, in carica dal 2009. Come potete facilmente immaginare UNESCO non ha sempre avuto vita facile, anzi. Se ne parlò per la prima volta nel 1942, in pieno tumulto bellico. I Ministri dell’Educazione dei Paesi Alleati si riunirono ponendosi il problema di una protezione sovranazionale dedicata a pace, democrazia, uguaglianza e soprattutto cultura. Un’organizzazione internazionale che avesse impatto globale. Dopo la prima ratifica però molti dei 20 Stati aderenti si tirarono indietro a causa dei complicati movimenti geografici del dopo-guerra, tornando poi sui propri passi alcuni anni dopo.

Molto rumore ci fu anche a cavallo tra gli anni '70 e '80 quando Stati Uniti e Regno Unito sostennero posizioni molto critiche, lamentando un uso improprio dell’organismo. Queste lamentele portarono anche a un ritiro di UK e USA (tornati poi soltanto rispettivamente nel '97 e nel 2003). Qualche curiosità la si può dire sulla sede di Parigi, HQ capace di ospitare gli uffici di ben 186 Paesi. Struttura realizzata da 3 designer, tra cui l’italiano Pier Luigi Nervi (socio dell’Accademia Nazionale delle Scienze) in collaborazione con 5 architetti (detti Les Cinq) di cui faceva parte anche Le Corbusier. Erano gli anni in cui il cemento andava forte. 

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Sono davvero tantissime le attività sostenute da UNESCO, la rete di città creative per esempio, di cui fanno parte anche diverse italiane d’eccellenza come Bologna (categoria Musica), Fabriano (categoria Artigianato), Torino (categoria Design), Parma (categoria Gastronomia) e Roma (categoria Cinema). UNESCO ha anche una Commissione Giovani (in Italia dal Gennaio 2016), una task force che si aggiorna annualmente con costanti concorsi aperti a volontari tra i 20 e i 35 anni. Negli anni sono uscite numerosissime pubblicazioni, nonché diversi progetti di divulgazione a fumetti, a rimarcare ancora una volta la validità dell’illustrazione come strumento di divulgazione universale. Tantissime e nobilissime le campagne affrontate, a partire da argomenti difficili e delicati come AIDS e omofobia fino a più leggeri ma non meno utili volumi di condivisione culturale, atti a promuovere la conoscenza di diverse culture e società.

Infine, tra le tante attività dell’UNESCO una menzione speciale la merita uno dei progetti più popolari, il monitoraggio dei patrimoni dell’umanità, ossia quei siti la cui conservazione e sicurezza è ritenuta importante per la comunità globale. Sono oltre 1052, divisi tra Beni Culturali, Naturali e Misti, distribuiti tra 165 Stati nel mondo. Come vengono riconosciuti questi siti? Esiste una lista di 10 Criteri Culturali e una di 4 Criteri Naturali. Per essere riconosciuti di eccezionale valore universale è sufficiente soddisfare uno di questi criteri. Per concludere, il più bel regalo che possiamo fare all’UNESCO è ricordarci che l’Italia detiene il record di ben 51 siti considerati Patrimonio dell’Umanità (sul podio anche Cina e Spagna con 50 e 45). Siti che meritano di essere conosciuti, protetti, frequentati e ricordati. Quindi se volete fare un regalo e non presentarvi a mani vuote alla festa, lasciate giù la tazza di Star Wars (tanto ce l’hanno già) e corrette a visitare un Museo, un Parco Naturale, un Sito o qualunque altro dei meravigliosi posti che possiamo essere onorati di abitare. 

Anzi, andate direttamente là, alla festa non venite nemmeno, tanto qui le pizzette stanno già finendo.

Testi di Jacopo Peretti Cucchi (OrgoglioNerd)

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Jacopo Peretti Cucchi

Il suo compito è occuparsi di tutti i “progetti speciali”, meglio ancora se sono segreti. Amante della buona cucina e grande appassionato di rugby e motori.

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