Intrattenimento

ReCore: un nucleo per salvare il mondo

Lo scorso E3 è stato un conglomerato di annunci, uno più spettacolare dell’altro, tanto da restare impressa nella memoria di tutti come una delle migliori edizioni degli ultimi anni. I progetti interessanti sono stati tantissimi, tanto  che è difficile tenerli a mente tutti, dato che alcuni sono stati presentati in maniera piuttosto embrionale. Fra questi oggi vorremmo rinfrescarvi la memoria su uno in particolare, ReCore. Questo gioco è stato presentato durante la conferenza di Microsoft come esclusiva Xbox One. Molto recentemente è stata annunciata l’uscita anche su PC, uscita che è stata anche spostata a un generico 2016, invece che nei primi mesi del nuovo anno come previsto dal principio.

Ma cos’ha d’interessante ReCore? Iniziamo dai nomi dietro a questo progetto: per iniziare abbiamo a capo Keiji Inafune, storico papà di Mega Man, e produttore di molti altri successi Capcom, fra cui Resident Evil, Onimusha, Dead Rising e recentemente a capo anche del progetto Mighty No. 9, successore spirituale di Mega Man. Inafune e il suo Comcept Studio collaborano con l’Armature Studio, responsabili di Metroid Prime nella creazione di ReCore. Potremmo dire che le premesse sono più che buone. Attualmente l’unica cosa mostrata del gioco è il filmato di presentazione all’E3 (che potete vedere qui a fianco) e qualche concept art. La storia ci mette nei panni di una ragazza, una fra le poche superstiti della razza umana, in un mondo dominato dalle macchine, ma le macchine non solo saranno i nostri principali avversari, ma anche i nostri fondamentali alleati in quest’avventura. Come vediamo dal trailer, un cane robot accompagna la protagonista nella lotta contro delle macchine nemiche, il legame fra i due sembra profondo dato il sacrificio dell’amico robotico per salvarla. Ma l’autodistruzione del compagno non significa la sua fine, infatti quando il suo nucleo viene inserito all’interno di un nuovo robot lo vediamo risorgere con tutti i suoi ricordi dell’amica intatti. Alla fine del trailer, possiamo vedere la fanciulla insieme a un gruppo di robot, ognuno con caratteristiche diverse e tutti caratterizzati da un nucleo azzurro come una galassia, appunto il concetto di Core su cui si fonderà il gioco. 

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Il concetto alla base dunque è quello di una gioco d’avventura che ci permetterà di esplorare un mondo misterioso per salvare la razza umana dalla minaccia robotica. Le premesse per creare qualcosa d’interessante ci sono tutte, sia dal punto di vista della storia che per il gameplay. Sarà interessante vedere il rapporto di amicizia fra robots e la nostra protagonista, uno dei temi portanti del gioco, e le cause della rovina del pianeta. Il gameplay invece si baserà sull’uso dei Core del titolo, dove quasi sicuramente dovremo affidare ogni nucleo al giusto robot, ognuno con le sue abilità speciali, per superare diversi enigmi ambientali e combattimenti contro altre agguerrite macchine.  Ancora non si è visto nulla del gameplay quindi possiamo solo divertirci a fare supposizioni. ReCore sarà una specie di Tomb Raider futuristico,dove esploreremo rovine tecnologiche insieme ai nostri fidati robots, oppure un open world dove raccogliere risorse in giro per deserti e rovine con lo scopo di trovare nuove parti con cui migliorare le nostre macchine? Fateci sapere anche la vostra, cosa ne pensate di ReCore?

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Silvio Mazzitelli

Di stirpe vichinga, sono conosciuto soprattutto con il soprannome “Shiruz”, tanto che quasi dimentico il mio vero nome. Videogiocatore incallito sin dall’alba dei tempi, adoro il mondo videoludico perché dopo tanto tempo riesce sempre a sorprendermi come la prima volta. Scrivo ormai da diversi anni di questa mia passione per poterla condividere con tutti. Sono uno dei fondatori di Orgoglio Nerd e sono anche appassionato di tutto ciò che riguarda la cultura giapponese e la mitologia (in particolare quella nordica).

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Un commento

  1. Sicuramente uno dei titoli più interessanti della fiera. Amo la fantascienza e ho adorato la trilogia di metroid prime (sapere che dietro al progetto c’è gente che ci ha lavorato mi entusiasma). Tutto il resto rimane un’incognita ovviamente. Non mi sbilancio mai a giudicare un videogioco dal trailer in CGI (che anticipa le tematiche ma nient’altro). P.S. Proprio in questi giorni ho scoperto un titolo per 360, uscito al lancio di quest’ultima e di cui ignoravo l’esistenza: Kameo: elements of power, che forse, potrebbe somigliare, come meccaniche, a recore. Si controlla una ragazza (metà elfo, metà fata) col potere di trasformarsi in tante creature differenti, ognuna con attacchi e abilità diversi da utilizzare a seconda della situazione. Un drago che sputando fuoco può sciogliere blocchi di ghiaccio o accendere torce, una specie di yeti che può lanciare “stalattiti” di ghiaccio per colpire interruttori lontani, una pianta antropomorfa che può sprofondare nel terreno per passare in zone altrimenti inaccessibili ecc. Probabilmente recore avrà un gameplay simile, ovviamente aggiornato agli standard odierni e magari un po’ meno macchinoso XD

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