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Dragon Ball Z – Fukkatsu no F: il ritorno del tiranno

Nonostante ormai siano passati vent’anni dalla fine del manga, Dragon Ball non ci ha mai abbandonato. Anche se molti urlano pietà, stufi dell’ennesima replica o del nuovo videogioco ad esso dedicato, i numeri parlano chiaro. Infatti ogni nuova produzione legata alla serie ha ancora oggi un enorme successo, dimostrando che Goku e soci restano sempre nel cuore dei fan. A due anni dall’uscita del precedente film “Battle of Gods” (di cui ne  abbiamo parlato qui), ecco che il 18 aprile arriva nelle sale giapponesi il nuovissimo film dedicato al manga di Akira Toriyama: “Dragon Ball Z Fukkatsu no F”, ovvero “La Rinascita di Freezer”. Noi di Orgoglio Nerd abbiamo avuto la fortuna di vederlo sugli schermi giapponesi e ci sembra un dovere parlarvene. Attenti a possibili spoiler minori se non volete rovinarvi assolutamente nulla (anche se le maggiori sorprese, come le nuove trasformazioni, sono già state rivelate nei vari trailer ufficiali).

La storia del film si basa, come già annunciato, sulla resurrezione del nemico che forse più di tutti ha lasciato il segno nella lunga saga di Dragon Ball: Freezer. Grazie a un manipolo di scagnozzi ancora attivi nell’universo, Freezer viene resuscitato per mezzo delle sfere del drago esattamente come lo abbiamo visto l’ultima volta, ovvero a pezzi. Grazie alla tecnologia aliena riesce però a tornare tutto intero, completando la resurrezione. Da citare la canzone dedicata al tiranno spaziale, che accompagna l’esaltante momento: “F” della band punk metal giapponese Maximum the Hormone, autrice anche di alcune sigle dell’anime di Death Note. Akira Toriyama stesso si è detto ispirato da questo  brano per la realizzazione della nuova storia. Il film, come prevedibile, continua in modo piuttosto lineare. Freezer vuole vendetta sui Saiyan e attacca la Terra mentre Goku e Vegeta sono ad allenarsi da Whis e Beerus, il dio della distruzione introdotto nella precedente pellicola.

Insomma, se nella storia vi aspettavate grossi colpi di scena o qualcosa di originale, siete fuori strada. Dopo la sorpresa del precedente film, con una storia un po’ atipica rispetto al canovaccio classico, in questo la trama si svolge in maniera molto più scontata (anche se qualche piccola sorpresa non manca). Questo è un male? Non necessariamente.  Dragon Ball Z Fukkatsu no F è una nuova storia dedicata a tutti quei fan che non hanno mai smesso di amare la saga. Nonostante le dovute forzature, necessarie a far ritornare Freezer come nemico, non potrete non sentire l’effetto nostalgia vedendolo affrontare i guerrieri Z in combattimenti che fanno letteralmente tremare la terra. Freezer torna in grande stile, mantenendo il suo sinistro carisma da dominatore spaziale, e confermandosi forse il miglior nemico mai apparso nella saga. 

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La sua malvagità e meschinità non si sono affievolite, anzi sono state amplificate da anni di sofferenza all’inferno (non vi sveliamo la “terribile” punizione a cui è stato sottoposto). Goku è sempre lo stesso: pronto ad allenamenti intensivi per diventare più forte (in Whis trova un nuovo maestro) e capace di godersi ogni sfida, nonostante l’esito di questa possa decidere il destino della Terra. Vegeta invece è la star inaspettata del film: dopo la sua insoddisfacente performance in “Battle of Gods”, qui torna se stesso, riuscendo anche a prendersi una bella rivincita sul nemico che ha distrutto il suo pianeta. 
Anche gli altri vecchi personaggi funzionano bene, con qualche piccola perplessità solo su Gohan, che appare sempre più rammollito. Restiamo solo un po’ perplessi, quando vediamo fra i combattenti pronti a sventare la minaccia spaziale, il maestro Muten; mentre invece mancano Goten, Trunks e anche Yamcha e Jaozi, lasciati a casa perché la situazione viene considerata troppo pericolosa per loro. Per quanto riguarda i nuovi personaggi introdotti, questi non brillano certo per carisma, infatti: Sorbet e Tagoma, del nuovo esercito di Freezer, esistono solo ed esclusivamente per riportar in vita il padrone e dopo ciò perdono completamente d’importanza; simpatica la presenza di Jaco, the galactic patrolman, personaggio preso dall’omonimo volume unico di Toriyama (a breve anche in Italia per Star Comics) che darà una mano ai nostri eroi nella battaglia; Whis e Beerus, nonostante sino solo alla loro seconda apparizione, funzionano bene nell’universo narrativo di Toriyama e la loro presenza è la principale fonte di gag.
I combattimenti, come già accennato, la fanno da padrone. Realizzati magistralmente, grazie all’unione delle nuove tecnologie d’animazione con lo stile classico della serie, risultano in un evoluzione più veloce e meglio rappresentata di quelli originali.  Anche i dialoghi sono ben curati: si fa riferimento alla saga di Namek stando attenti ai dettagli (come ad esempio che Bulma non ha mai visto di persona Freezer) sia da altri avvenimenti, come la sconfitta di Majin Buu e l’enorme potenza raggiunta dai Saiyan (a quanto pare Freezer conosceva la storia dell’essere diabolico rosa). A questo proposito una breve spiegazione delle trasformazioni, che in pieno stile Dragon Ball non hanno in realtà nulla di complesso o rilevante ai fini della trama. Freezer è un genio, non si è mai allenato in vita sua e per questo era così forte. Per poter rivaleggiare con i Saiyan attuali si è dunque dovuto allenare duramente per quattro mesi, cosa che gli ha fatto anche raggiungere la nuova forma ribattezzata “Golden Freezer”. La nuova forma di Goku, invece, è ancora più semplice, nonostante il lunghissimo nome di Super Saiyan God Super Saiyan. In poche parole, controllando la forza del Super Saiyan God, Goku diventa Super Saiyan, acquisendo un potere ancora superiore.

In definitiva Dragon Ball Z Fukkatsu no F è un film che ogni amante della serie troverà molto piacevole e nostalgico se riesce a passare sopra i vari pretesti che portano alla resurrezione e al potenziamento del gelido alieno, ma d’altronde Dragon Ball non è mai stato famoso per la sua coerenza. Se siete fra quelli che invece non ce la fanno più a sentir parlare di Goku e di Saiyan di sicuro non cambierete idea nel vedere questo film.  Noi siamo di quest’idea: un film di questo genere, fatto principalmente per divertire i fan di lunga data e per rivedere i vecchi personaggi cui siamo affezionati, non è poi così male; ovviamente, poiché non vorremmo mai vedere realizzata una nuova serie legata alla saga, di cui è ormai stato detto tutto, ci auguriamo che il film non diventi l’inizio di un altro ciclo infinito.

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Silvio Mazzitelli

Di stirpe vichinga, sono conosciuto soprattutto con il soprannome “Shiruz”, tanto che quasi dimentico il mio vero nome. Videogiocatore incallito sin dall’alba dei tempi, adoro il mondo videoludico perché dopo tanto tempo riesce sempre a sorprendermi come la prima volta. Scrivo ormai da diversi anni di questa mia passione per poterla condividere con tutti. Sono uno dei fondatori di Orgoglio Nerd e sono anche appassionato di tutto ciò che riguarda la cultura giapponese e la mitologia (in particolare quella nordica).

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