Niagara: Sfida le rapide per raccogliere gemme preziose!

Alcuni giochi sono senza tempo. Nati anni fa, talvolta con una componentistica semplice e figlia del suo tempo. Nonostante ciò riescono a resistere all’avvento della grafica avveniristica, delle miniature iper dettagliate ed alle dozzine di token e segnalini vari. Tra questi grandi classici possiamo far rientrare Niagara, gioco ideato da Thomas Liesching per 3-5 giocatori, e vincitore dello Spiel des Jahres nel 2005.

La componentistica pur con pochi pezzi riesce ad essere veramente attrattiva. Proprio per questo quando devo iniziare qualche amico al mondo dei GdT, spesso parto proprio da questo titolo. Il tabellone è una lingua di cartone spesso, da posizionare sopra alle due metà della scatola. Al centro, un solco rappresenta il letto di un fiume. All’interno di esso vanno inseriti alcuni dischi trasparenti di plastica, le caselle della plancia. A fine turno verranno fatte scorrere verso il bordo del tabellone: le cascate del Niagara riprodotte in maniera semplice ed efficace.

Ogni giocatore ha a disposizione due barchette di legno e 7 tessere pagaia del proprio colore. Infine, sul tabellone sono scavati gli alloggiamenti per i cinque tipi di pietre preziose, riprodotte in plastica di vario colore. I giocatori dovranno raccoglierle per vincere la partita. Come detto, una componentistica davvero semplice.

Anche le meccaniche di gioco sono piuttosto facili. I giocatori scelgono segretamente una delle tessere pagaia, numerate da 1 a 6, e la posizionano sulla sezione della plancia. Il numero scelto è il numero esatto di movimenti che le barche del giocatore faranno per quel turno. Le tessere vanno ad esaurimento, quindi finché non si usano tutte le tessere, non sarà possibile recuperarle dalla pila degli scarti. Questo costringe i giocatori ad un minimo di strategia. Non solo: il numero più basso tra quelli rivelati in ogni turno rappresenta il numero di scorrimenti che farà il fiume. Qui si attiva la parte visivamente più bella del gioco: i dischi di plastica vengono inseriti uno dopo l’altro dalla parte superiore della plancia. Il fiume scorre verso il fondo, spostando le canoe dei giocatori, proprio come un fiume che trascina via gli incauti esploratori.

Questa meccanica di gioco, col procedere dei turni e quindi l’esaurimento delle tessere giocabili, rischierebbe di diventare prevedibile. Ma c’è la settima tessera, che permette di aumentare o diminuire la velocità del fiume (ovvero il numero di scorrimenti), e l’effetto dura finché un’altra tessera uguale verrà giocata da un avversario.

Scopo del gioco è raccogliere le pietre preziose che si trovano lungo il fiume e riportarle a riva. Esistono combinazioni differenti a sceltadi ogni giocatore: 4 dello stesso tipo / una per ogni colore (5 in totale) / 7 assortite a piacere. Per raccogliere le gemme dal bordo del fiume bisogna spendere due punti movimento nel momento in cui ci si trova con la canoa adiacente ad una delle sezioni piene di pietre. Ma c’è un altro modo per raccogliere le gemme, ovvero rubarle dalla canoa di un altro giocatore mentre stiamo risalendo il fiume, giusto per inserire un minimo di interazione tra i partecipanti.

Complessivamente il gioco è ben strutturato pur nella sua semplicità. La variabilità certamente è bassa, ed il gioco si risolve in maniera piuttosto lineare, ma è senza dubbio un gioco piacevole. Adatto ai neofiti, che troveranno nell’impatto grafico delle canoe che scorrono sul fiume, nella breve durata media delle partite (circa 45 min) e nella semplicità delle regole un buon punto di partenza per una serata in compagnia.