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Bedelia: la donna del dipinto ha preso vita | Recensione

La nuova opera di Leo Ortolani sposta l'attenzione su un suo personaggio indimenticabile.

Bedelia… Mia dolce Bedelia…“. Questa era una delle frasi ricorrenti di Venerdì 12, serie creata da Leo Ortolani negli anni ’90 incentrata su un uomo che soffriva per essere stato lasciato dalla sua amata, appunto Bedelia. Una donna che nell’opera non compariva praticamente mai direttamente, ma sempre tramite quadri, ricordi o altri mezzi, e che in ciascuna di queste occasioni si mostrava fredda, crudele e glaciale (soprattutto nei confronti del protagonista). Ora però il suo autore ha deciso di portarla al centro della scena e dedicare un intero libro a lei. L’abbiamo letto in anteprima e siamo pronti a raccontarvelo.

Di cosa parla Bedelia?

bedelia leo ortolani recensioneLa protagonista di questa storia è una donna straordinaria. Un’icona assoluta, che ha conquistato il cuore di innumerevoli uomini e che è capace di controllarli completamente. È lei la prima a definirsi una divinità, che guarda il resto del mondo dall’alto. Anche letteralmente, grazie ai cartelloni pubblicitari che la ritraggono in lingerie e che dominano il panorama cittadino.

Quando però sali così tanto, è difficile restarci. Per la regina delle modelle si sta avvicinando a grandi passi il momento di abdicare e cedere la propria corona. Con essa, anche quella vita incredibile, solitaria in mezzo a tanti, a cui è difficile rinunciare.

Noi seguiamo quindi Bedelia in questo complesso viaggio, andando piano piano ad approfondire la sua figura. Questo personaggio, che nella sua opera originale era praticamente bidimensionale, una parete su cui fare rimbalzare le gag, acquista ora spessore (e non è merito del botox).

Spostandola dalle retrovie al centro del palco, Ortolani da un nuovo risalto a Bedelia, fornendoci accenni del suo passato tormentato e un futuro forse ancora più preoccupante. Sotto lo strato di commedia (esilarante, ma su questo l’autore è una certezza) che copre tutto il romanzo, si nasconde una storia davvero cupa.

Il grido di disperazione di Bedelia non è meno forte di quelli che Aldo lanciava dal suo antro in cima al palazzo nella notte. Tuttavia al contrario del protagonista di Venerdì 12, il grido della donna è silenzioso, celato. Seguendo la sua storia però risalta subito al lettore, dietro la facciata di indifferenza totale. Una facciata che inganna tutti, compresa Bedelia.

Immutabile come un quadro

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Uno degli aspetti più affascinanti di quest’opera è come Ortolani sia riuscito a raccontare la sua nuova protagonista senza bisogno di cambiarla. Bedelia è ancora quel personaggio che i lettori hanno conosciuto (sempre da lontano, nello spazio o nel tempo). Nel passaggio da secondaria a protagonista, non si smussano i suoi lati più spigolosi, non si cerca di ingentilirla, di smentire quello che già è stato raccontato.

La tagline del libro “Amerete una stronza” descrive esattamente quello che succede. Nel corso del volume piano piano andremo a scoprire lati della vita di Bedelia che ci aiuteranno a comprenderla meglio, a spiegare perché sia diventata la donna glaciale che è, ciò che ha contribuito a creare l’immagine che il mondo (e sé stessa) vedono di lei. E così impareremo ad amarla, ad affezionarci a lei, pur con tutti i suoi difetti e la sua superficialità. Appunto: “Amerete una stronza“, non “quella che pensavate fosse una stronza“.

Per certi versi questo libro sembra un’evoluzione diretta di quel quadro intorno a cui ruotava la storia di Venerdì 12. La donna del dipinto è uscita dalla cornice ed è passata da bidimensionale a tridimensionale, permettendoci di conoscere lati che prima erano ignoti.

Per farceli scoprire l’autore procede con cautela. Ortolani non li racconta direttamente, ma semplicemente orienta il nostro sguardo nei punti giusti. Sta a noi prestare attenzione e cogliere le sfumature (oltre che le diverse citazioni nascoste, non solo a Venerdì 12).

Bedelia nasconde molto sotto la superficie

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Il risultato è una storia complessa che, come la sua protagonista, nasconde molto di più sotto la superficie. Il racconto si sviluppa tramite sguardi fuggevoli alla vita della donna. Piccoli sprazzi di luce, scene rapide che messe insieme ci portano finalmente a conoscere meglio la Bedelia dietro il quadro.

Ortolani ci invita a fare ciò che le persone del mondo del suo racconto non hanno mai fatto e cercare davvero di capire chi è Bedelia. Un compito non facile, che il suo autore stesso ha dovuto affrontare nella stesura del racconto, e che richiederà più di una lettura. Per fortuna questo libro, come tanti della produzione di Ortolani, è uno di quelli che una volta iniziato non si lascia mettere giù, neanche una volta completato.

In conclusione, Bedelia è un ottimo volume che non deluderà i suoi lettori, né chi ha già amato Venerdì 12, né chi non conosce la serie. Un viaggio alla scoperta di un personaggio (e un universo) che sembrava concluso ma che ha rivelato di avere ancora molto da dire. E chissà se un giorno ci saranno nuove sorprese in questo senso…

Bedelia di Leo Ortolani è disponibile in libreria a partire dal 29 ottobre, pubblicato da BAO Publishing.

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Bedelia
  • Ortolani, Leo (Autore)

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Mattia Chiappani

Ama il cinema in ogni sua forma e cova in segreto il sogno di vincere un Premio Oscar per la Miglior Sceneggiatura. Nel frattempo assaggia ogni pietanza disponibile sulla grande tavolata dell'intrattenimento dalle serie TV ai fumetti, passando per musica e libri. Un riflesso condizionato lo porta a scattare un selfie ogni volta che ha una fotocamera per le mani. Gli scienziati stanno ancora cercando una spiegazione a questo fenomeno.

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