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Sailor Moon Crystal: Usagi è tornata

E così alla fine è davvero tornata..
Non che dai nostri cuori di fanciulle si fosse mai allontanata, precisiamolo!
La guerriera vestita alla marinara è di nuovo pronta a  punire i suoi nemici in nome della Luna, e noi eravamo già in prima fila per darle il bentornato!
Bishōjo senshi Sailor Moon Crystal, la serie che ci era stata promessa anni fa ed era continuamente stata rimandata ha finalmente visto la luce, facendoci battere forte il cuore, tornate improvvisamente bambine già dai primi secondi.
L'introduzione dai toni quasi epici ci fa fare un tuffo nell'universo per mostrarci un'istante di una delle coppie più romantiche tra quelle apparse negli anime e nei manga. 
Quindi veniamo catapultati sulla Terra ai giorni nostri. 
Il volto della ben conosciuta Tsukino Usagi non ci viene mostrato fino al partire della opening, la cui musica ha un che di nostalgico, molto anni '90, e non fa altro che far salire l'emozione.
Cercando di rimanere freddi e oggettivi, anche se è difficile farlo quando si va a discutere di un'opera che è stato il mito della nostra infanzia, analizziamo la partenza della serie che caratterizzerà questa stagione estiva di anime.
Indubbiamente apprezziamo la scelta di riproporlo mantenendosi più fedeli al manga del 1991 di Takeuchi Naoko da cui è tratto, per avvicinarsi all'idea della sua creatrice. Lo sapevamo ma lo notiamo da subito nel character design, nello svolgersi stesso della storia (fumetto alla mano), nei particolari come gli orecchini o la spilla che permette la trasformazione. 
Ahinoi certo le figure sono un po' troppo anoressiche, ma si confanno allo stile del genere e del periodo in cui l'opera è stata prodotta.
Sin da subito si nota che c'è una presenza maggiore dei ricordi della precedente vita di Sailor Moon, quella vissuta sulla luna, che tornano spesso a galla come sogni indistinti che mai mostrano alla protagonista il volto del cavaliere che li popola.
A tal proposito come non parlare del buon Chiba Mamoru, alias Tuxed kamen (Milord per gli amici), che si presenta in piena mattina vestito con lo smoking, un tocco di classe che non passa inosservato, neanche da una stranita Usagi. Pare avere un portamento e un'aria ancora più seria del primo Mamoru che abbiamo incontrato, più determinato ma, forse, ugualmente affascinante, attenderemo per dare un giudizio finale.
È giunto il momento di parlare della questione scottante che ha fatto parlare nei giorni precedenti: la trasformazione.
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Ebbene, seppur effettivamente l'uso eccessivo della computer grafica infastidisce molto, la sequenza in sé è decisamente bella. I movimenti di macchina mettono in evidenza i movimenti e i gesti, la musica è appropriata e il brillio e il quantitativo di colore è al punto giusto.
Se fosse stata disegnata a mano sarebbe stata perfetta!
C'è un particolare che ci ha piacevolmente colpito, il fatto che tutto l'anime pare avere un'intensità diversa, meno prodotto per bambini. Sailor Moon è sì piagnucolona e scanzonata ma è meno macchietta di quanto fosse nella precedente serie (a cui siamo molto affezionati, che abbiamo amato e che non amiamo meno perché è uscito Sailor Moon Crystal, sia chiaro). Lo si nota soprattutto dalle musiche in sottofondo, più incalzanti, cupe, che tentano di mantenere alto il pathos nelle scene che lo richiedono.
Questa nuova serie conta 26 episodi, quasi la metà della prima che uscì nel 1992.
Ovviamente ne consigliamo una visione anche ad un pubblico maschile, non solo allo stuolo di ragazze e donne che sono cresciute con Sailor Moon o a coloro che non hanno mai avuto occasione di vederlo. Messo in streaming a livello mondiale da Niconico.
Abbiamo seguito la prima puntata con un misto di apprensione e aspettativa, ma possiamo dire che non vediamo l'ora di vedere il resto!

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Commenti

  1. Ho assolutamente apprezzato il fatto che abbiano “svecchiato” l’anime dandogli una connotazione più seria della vecchia serie, nonostante il ritorno a uno stile grafico poco datato che spero allontani in fretta tutti quei bimbiminchia che non riescono staccarsi dalla propria infanzia. Però imho la sequenza di trasformazione fatta al computer è una cosa che potevano evitarsi benissimo. Tanto la disegni una volta per 26 episodi, quindi uno sforzo in più potevano farlo. Per fortuna il lancio del diadema è animato normalmente!

  2. Porto un breve parere esterno da persona che la serie in passato non l’ha mai guardata seriamente e che solo ora prova ad avvicinarcisi, accettando il consiglio da voi offerto. Personalmente questa prima puntata mi ha lasciato alcune sensazioni contrastanti.
    Il primo episodio urla “Serie anime in stile anni ’90” ed è assolutamente piacevole poter fare un salto indietro di 20 anni, questo sia per vedere la caratterizzazione dei personaggi (Umino il “NERD” mi ha strappato qualche risata a pensare come fosse dipinta la categoria all’epoca), sia per lo sviluppo della narrazione nelle serie anime passate. Su questi due punti tuttavia ho avuto la prima sensazione contrastante, l’anime è certamente fedele al manga ma vedere Tuxed kamen in pieno giorno vestito in quel modo mi ha lasciato perplesso e la reazione al primo dialogo con Luna (sottolineando il fatto che sia il primo contatto della ragazza con una gatta parlante) di Usagi mi è sembrata troppo poco naturale. Questo stile di narrazione può piacere se riesce a riportare alla memoria bei ricordi ma al medesimo tempo rischia di avere poca presa su i nuovi spettatori, abituati ad una narrazione più moderna e realistica.
    Il comparto tecnico è stato quello che più mi ha convinto. Si vede la cura che hanno posto nel disegnare i personaggi e l’ambiente, molto aderenti allo stile del manga. Gli “eyecatch” sono qualcosa di veramente piacevole a gli occhi. Anche l’uso delle animazioni in cell shading per la trasformazione funziona, perché se pur criticabile nella scelta resta tecnicamente ben fatturato e contestualizzato. Paradossalmente mi ha convinto di meno l’uso del cell shading nella sigla di apertura, l’animazione sembrava forzatamente inserita mentre nella trasformazione ha rafforzato molto l’effetto “stellato” della prima fase del processo.
    Alla fine dell’episodio ero in guerra fra il piacere di rivedere una serie “vecchio stile” e l’accettazione dei difetti che un anime di questo genere si porta fisiologicamente con se, non mi ha entusiasmato ma sicuramente mi ha incuriosito. La differenza fra le due serie non la posso sfortunatamente valutare, ma ovviamente è una serie che punta molto sull’effetto nostalgia. Su i nuovi spettatori, nei quali credo di collocarmi, personalmente credo lasci sentimenti combattuti. Tuttavia questa è una mia opinione, come anche quanto scritto prima vuole essere, e non mi resta che continuare a dare una speranza alla serie.

    Concludo ringraziandovi per il piacevole articolo.

  3. Ps. Non mi è ben chiaro il perché le donne sotto l’influenza della cattiva siano apparse di colpo dalle loro case al negozio scalze. Le ipotesi che ho sono queste: O sono imparentate con Flash e si sono consumate le calzature per correre in soccorso della padrona o chi ha scritto la scena ha applicato la soluzione del manga senza domandarsi se tale scelta fosse credibile o meno. Nel dubbio due risate me le sono fatte 😀

  4. Io sono uno di quei maschi che con Sailor Moon ci è cresciuto (assieme a Hokuto no Ken e Saint Seiya…anche se non sono decisamente opere paragonabili fra loro e queste ultime sono un po’ più datate) e ho amato pesantemente quell’anime (perlomeno fino alla 3a serie, le altre mi hanno lasciato un po’ così, anche a causa dei pesanti rimaneggiamenti e censure italici).Ora questo nuovo Sailor Moon Crystal devo assolutamente vederlo!

  5. L’anime è molto più simile al manga ora, ma quella sequenza in cel shading è inguardabile. Grottesca. Denota un decadimento di quest’industria verso il “comodo” ma di più bassa qualità che speravo almeno voi, solitamente eccessivamente critici, avreste additato.

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