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Pompei: scoperti i resti di un cavallo

È stato ritrovato insieme alla completa bardatura tra cui sella e finimenti in bronzo

Si tratta di un cavallo alto, di grossa e pregiata razza e completamente bardato con tanto di sella e finimenti decorati in bronzo. Questo è quanto è stato trovato a Pompei e si tratta di un cavallo di un altissimo magistrato militare forse preparato per consentire al suo padrone di correre in soccorso alla cittadinanza nelle ore più importanti successive all’eruzione.

Il cavallo è stato trovato ancora legato nella grande stalla insieme con altri due o tre cavalli di razza. Il direttore della Soprintendenza di Pompei, Massimo Osanna, ha spiegato che è stato ritrovato in una tenuta suburbana ricca, come la Villa dei Misteri. Il direttore ha anche spiegato che il cavallo sicuramente fece una fine atroce soffocato dalle ceneri che invasero l’ambiente in cui risiedeva o sopraffatto dallo choc termico scaturito dall’arrivo della nube piroplastica.

Una zona per anni abbandonata a se stessa

La zona suburbana in cui è avvenuto il ritrovamento è quella di Civita Giuliana a Nord della cittadina campana. L’area era stata parzialmente indagata e studiata da privati agli inizi del Novecento e poi nuovamente seppellita tanto da essere divenuta un luogo simbolo dei tombaroli. Questa volta la Procura della Repubblica con il Procuratore capo Alessandro Pennasilico ed il procuratore aggiunto Pierpaolo Filippelli hanno chiesto al direttore del parco archeologico di procedere ad un nuovo scavo, ed ecco l’importante ritrovamento.

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Il ritrovamento eccezionale della stalla con il cavallo bardato è quindi solo la prima di tante importanti scoperte che contiamo di fare perché la villa, anche stando a quello che venne ritrovato ad inizio Novecento, era di grandissimo pregio, con ambienti riccamente affrescati e arredati, sontuose terrazze digradanti che affacciavano sul golfo di Napoli e Capri, oltre ad un efficiente quartiere di servizio, con l’aia, i magazzini per l’olio e per il vino, e ampi terreni fittamente coltivati.

Gli scavi continueranno prima dell’apertura al pubblico

È quanto è stato sottolineato dal direttore della Soprintendenza di Pompei. Dopotutto si tratta di una tenuta prestigiosa che nella parte residenziale era al livello della famosa Villa dei Misteri. Tanto è importante che per il 2019 è stato stanziato, dai fondi ordinari del Parco, un milione di euro per le indagini archeologiche e un altro milione per l’esproprio dei terreni sui quali si dovrà scavare. Quando i lavori saranno completati, il parco sarà aperto al pubblico.

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Fonti
Ansa

Giovanni Arestia

Ingegnere informatico con la passione per il cinema, i libri, i videogiochi, i fumetti e i prodotti tech. Nel tempo libero coltivo qualcuna di queste passioni, ne perseguo delle altre e fingo di essere un DJ di fama internazionale producendo canzoni che non ascolta nemmeno mia madre.

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