Intrattenimento

Inazuma Eleven 3: Il calcio si fa GDR

Chi è cresciuto con anime quali Capitan Tsubasa (Holly e Benji da noi) sa che il concetto di sport giapponese non è sempre molto fedele alla realtà, ma d’altronde è stato anche questo a farci appassionare alla serie, facendoci restare incollati alla tv ogni pomeriggio per vedere quale super tiro impossibile potessero tirar fuori i personaggi nella nuova puntata. L’estrema spettacolarizzazione è sempre stata una peculiarità degli shonen ambientati su campi da calcio o di altri sport, che se da un lato ci fa parecchio ridere per le assurdità fisicamente impossibili come i mitici tiri di Mark Lenders (Kojiro Hyuga in originale) che sfondavano la rete, dall’altro ci affascina e diverte. A volte si pensa che raggiunti certi limiti non si possa andare oltre, si pensa di essere arrivati al massimo dell’esagerazione… e poi ti trovi in mano Inazuma Eleven.

Inutile girarci intorno: lo stile di Inazuma Eleven o lo si ama o lo si odia. Molti, spaventati dall’estrema esagerazione del titolo, se ne allontanano tornando magari ai soliti Fifa o Pes (ormai troppo di massa per essere davvero Nerd), ma i più coraggiosi andranno oltre queste semplici apparenze e troveranno un ottimo titolo che non vuole assolutamente essere un semplice gioco di calcio, ma un vero e proprio gioco di ruolo ambientato in ambito calcistico, il tutto in salsa giapponese. Le uniche parole per descrivere questa serie è esageratamente tamarra, ovviamente in senso più che positivo, a nostro parere. Ragazzini delle medie che, mentre giocano a calcio, creano uragani, giganti di energia, evocano terremoti, tsunami, palle di fuoco… Se all’apparenza sembra esagerato, in realtà è terribilmente divertente, sia da vedere sia da giocare. Mettete da parte il realismo: in questo caso non vi serve, e godetevi il gioco, dove se blocchiamo l’avversario con una palla di fuoco è regolare ma se lo colpiamo in scivolata è fallo (sfido chiunque a trovare nel regolamento calcistico che è proibito tirare palle di fuoco all’avversario).
E’ appena uscito da noi il terzo capitolo della fortunata saga realizzata dai Level 5. Esatto: gli stessi di Professor Layton e Ni no Kuni per citare solo due opere realizzate dallo studio, per 3DS. Il titolo originale era per DS ma da noi è uscita una versione migliorata per la nuova console portatile Nintendo. Il gioco, come anche il precedente, è uscito in due versioni chiamate Lampo Folgorante e Fuoco Esplosivo. Come con i Pokemon le versioni sono quasi uguali tranne per alcune piccole differenze come la presenza di una squadra avversaria speciale, giocatori e mosse esclusive diverse a seconda della versione. Anche qui è incentivato lo scambio con amici con versioni differenti.

Riassumendo la trama della trilogia: nel primo titolo abbiamo la Raimon, la squadra di calcio protagonista che partecipa al Football Frontier, una specie di campionato prima regionale e poi nazionale giapponese molto in stile Holly e Benji. Fra i personaggi principali ricordiamo il protagonista Mark Evans (in originale Mamoru Endo), portiere entusiasta per il calcio e Axel Blaze (in originale Shuya Goenji) attaccante asso della squadra. Nota particolare: il cattivo di questo gioco, l’allenatore della squadra avversaria tale Ray Dark, uno dei personaggi più spietati mai visti in un videogioco. Tanto per farvi capire: pur di vincere un torneo di ragazzini delle medie (ok che sparano tornado di fuoco e draghi di ghiaccio, ma son sempre bambini) non esita a manomettere gli scuolabus o dopare la sua squadra con una sostanza potentissima che ha pesanti ripercussioni sulla salute dei giocatori. Nel secondo titolo gli alieni attaccano la Terra. Sì… non stiamo scherzando ma ne vedrete delle belle, e per dimostrare la loro superiorità sfidano i rappresentanti dell’umanità a calcio distruggendo le scuole che perdono contro di loro a pallonate. Soltanto un dream team dei migliori giocatori giapponesi potrà fermarli. Ricordiamo l’epicità del titolo in alcune scene come: il primo ministro giapponese che affida le sorti dell’umanità al dream team delle scuole medie. Arriviamo dunque a questo terzo capitolo che è in pratica l’immancabile mondiale di calcio dove la selezione nipponica affronta in un torneo chiamato Football Frontier International tutte le altre nazioni del mondo, in campi da calcio ai limiti dell’incredibile.

Non dimentichiamoci una cosa: il gameplay. Inazuma Eleven è un titolo molto valido e realizzato con estrema cura dai Level 5. L’interfaccia semplice e intuitiva rende le partite fluide e divertenti, e spesso vi verrà voglia di rigiocarle e far crescere di livello la vostra squadra, perché sempre di un gdr stiamo parlando, per affrontare le partite più impegnative. La quantità enorme di giocatori (oltre 2000 personaggi reclutabili) e tecniche (oltre 350) rendono questo gioco molto longevo e divertente da giocare, ponendo enfasi sulla spettacolarità dell’azione spesso favorita dagli eventi di trama. Lanciare una meteora infuocata dallo spazio in porta è indubbiamente esaltante da vedere.
Chi ha già giocato i capitoli precedenti non può farsi scappare questo nuovo episodio, non ne resterà deluso,a chi non si lascia spaventare dall'esagerazione consigliamo prima di giudicare di dargli un'occasione: vi assicuriamo che troverete un titolo più profondo e coinvolgente di quanto potreste mai immaginare.

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Silvio Mazzitelli

Di stirpe vichinga, sono conosciuto soprattutto con il soprannome “Shiruz”, tanto che quasi dimentico il mio vero nome. Videogiocatore incallito sin dall’alba dei tempi, adoro il mondo videoludico perché dopo tanto tempo riesce sempre a sorprendermi come la prima volta. Scrivo ormai da diversi anni di questa mia passione per poterla condividere con tutti. Sono uno dei fondatori di Orgoglio Nerd e sono anche appassionato di tutto ciò che riguarda la cultura giapponese e la mitologia (in particolare quella nordica).

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Commenti

  1. io ero tentato dall’anime gia quando l’ho visto a casa di mio cugino (7anni io 30 hahaha) ora pero mi mettete davvero pulce nell’orecchio XD

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