ONTheRoad è la rubrica di OrgoglioNerd dedicata al mondo dei viaggi. Uno spazio in cui regolarmente parliamo dei nostri viaggi, quelli organizzati per la nostra community, ma la passione è dura da arginare e viene naturale trovarsi a raccontare e condividere anche altre esperienze e opportunità. Per questa rubrica scriviamo in due: Monica, meglio conosciuta come OnigiriCalibro38 e il sottoscritto (Jacopo) che, parlando di passioni, non ha potuto fare a meno di combinare quella per il viaggio con quella per lo sport, nello specifico il rugby. Combinazione più ovvia e scontata di quanto possa sembrare, ci arriviamo. Eccoci dunque qui con il tema di oggi.
Per chi non lo sapesse in questo periodo dell’anno costringo Monica a sintonizzare la TV di redazione su ogni notizia riguardante il rugby. A essere sinceri non ho mai dovuto forzarla, ha sempre dimostrato anche lei un certo entusiasmo, seppur con interessi meno sportivi e puri dei miei. Me ne sono accorto perché mentre io commento un’azione di gioco lei blatera di bicipiti e addominali (e non fa la fisioterapista). Fatto sta che appunto, in questo periodo ci troviamo a seguirlo insieme, è la stagione in cui si gioca il Torneo delle 6 Nazioni, il più antico e affasciante Torneo in cui si sfidano Francia, Galles, Inghilterra, Irlanda, Italia e Scozia. Ora, per sua natura il rugby tende a essere epico, una grande allegoria di un assedio che, pensando alla storia di queste sei nazioni, non può che evocare battaglie e schermaglie di altri tempi (e non è la prima volta che mi capita di fare questa analogia). Tra febbraio e marzo, in un totale di 5 fine settimana, si giocheranno ben 15 partite, alla fine delle quali avremo una gloriosa nazionale vincitrice. In due parole: spettacolo vero.
Ma fin qua ok, abbiamo detto del Rugby, del Torneo, ma cosa c’entra il viaggio? C’entra perché dietro alla competizione, dietro a sport e agonismo c’è comunque economia, quindi interessi, diritti TV, sponsor, stadi e trasferte e sono queste che interessano a noi. Perché tanto è vero che i 30 giocatori in campo sono li per sfidarsi in nome della propria maglia, quanto ognuno di questi porta con se fiumi di tifosi pronti a sostenerne i colori. Così: appassionati, ragazzi e famiglie (negli stadi di rugby le famiglie entrano serenamente) in questi 5 weekend si spostano per l’Europa e con il pretesto del Rugby si fanno nuovi amici dalla erre moscia, oppure con il Kilt. Amici con cui visitare il Colosseo o con cui assaggiare una vera birra scura (n.d.a.: la birra sta al rugbista come le monete a Super Mario). Insomma, organizzandosi bene il Torneo delle 6 Nazioni è un’occasione perfetta per un fine settimana diverso, emozionante e rilassante al tempo stesso. Ogni partita porta negli stadi di Londra, Saint-Denis, Dublino, Roma, Edimburgo e Cardiff un vero e proprio circo di eventi e attività dense di sapore (leggi: birra) e folklore, ma soprattutto sapore. Questo noi vediamo nel rugby, come in tanti altri sport, una bella e conviviale occasione per viaggiare e fare nuove internazionali amicizie. No Monica, non mi interessa cosa ne pensi dei capelli di Luke McLean.
Dicevo… vedi? Mi fai perdere il filo! Ecco, viaggiare! A proposito di viaggiare: noi stiamo organizzando un nuovo grande viaggio in Giordania (Luglio 2017), un’occasione irripetibile per visitare un paese splendido contenendo i costi e approfittando di opportunità esclusive. Per questa avventura la guida sarà la nostra Giada Rossi, che potrete conoscere e incontrare al prossimo Cartoomics, dove sabato 04 marzo alle ore 10:00 faremo un incontro proprio per raccontarvi di questa nuova grande iniziativa.
Veniteci a trovare! (Tanto quel weekend è di riposo e le partite son ferme).
Testi di Jacopo Peretti Cucchi