Da una conversazione con Monica, mia compagna di avventure nel progetto O.N.TheRoad, viene fuori la mia passione per i racconti di mare. Sono quello che si dice un uomo di mare, sulla carta. L’articolo comparso qualche tempo fa in questa stessa rubrica può confermarvelo. Io sono in realtà quello che in gergo marinaresco si direbbe un terrazzano, nato e cresciuto per terra. Non ho mai affrontato un’avventura in mare aperto (a parte quell’altra volta). La mia autorevolezza in materia si limita al sapere che i mari sono un po’ più di sette (un imprecisato numero superiore a sette), che la terra è rotonda e che le sirene non esistono. Ma già su quest’ultimo punto sarei pronto a ritrattare. Nonostante la mia inadeguatezza alla vita di bordo, le storie di mare mi hanno sempre affascinato, trasmettendomi la voglia di viaggiare, di conoscere e scoprire. Quel che ho imparato è che le avventure via mare non sono per tutti, ci vuole fegato (e anche un po’ di stomaco) e non si può rimanere indifferenti davanti al coraggio di certi personaggi, all’esotismo estremo delle loro avventure. Così, pagina dopo pagina, ho imparato a conoscere il Grog, a toccare legno, lamentarmi della ciurma e a comportarmi da vero uomo di mare (sempre su carta, s’intende). Non si possono elencare tutti i libri di mare che mi hanno avvicinato a queste avventure impossibili, sono davvero un’infinità e ognuno nasconde i suoi tesori, le sue isole nascoste, anche solo piccole frasi che meriterebbero di essere scoperte. Quello che posso fare qui è dare qualche consiglio, suggerirvi 10+1 autori con cui dare il via a una passione che mi auguro possa iniziare su carta e poi continuare a bordo di un vascello, una nave, un’auto, un aereo… e chissà, forse un giorno doppieremo insieme Capo Horn. Mi riconoscerete subito, sarò quello verde in volto. Ridammi il cannocchiale Monica!
Tutti ci siamo scontrati con il ruvido capitano Achab e la sua balena bianca, il mostro marino più famoso. Il Moby Dick di Melville però è tratto dal racconto di Owen Chase, primo ufficiale della baleniera americana Essex, i cui naufraghi, a seguito dell’attacco di un capodoglio, furono costretti a bordo di una zattera per oltre 4500 miglia di Oceano Pacifico. Nathaniel Philbrick ha abilmente intrecciato la testimonianza di Chase arricchendola con fonti e ricerche. Nasce così: The heart of the Sea. Il lato oscuro della navigazione.
Richard Henry Dana Jr.
} Two Years Before the Mast (Due anni a Prora) è un fondamentale della letteratura di mare. Contrariamente a quanto letto fino ad ora non aspettatevi grandi tempeste, sfide umane e mostri marini. Qui è tutto più semplice, ma decisamente vero e umano. Due anni in nave, due anni in cui viene doppiato Capo Horn, un resoconto umano insostituibile.Dava Sobel
} Una donna di mare in questo caso, autrice del saggio Longitudine. Conoscerete la storia di John Harrison che dedicò buona parte della sua vita alla ricerca di un metodo accurato per calcolare la longitudine in mare. Curiosamente l’anno prima dell’uscita del saggio di Sobel anche Umberto Eco sfiorò il tema delle misurazioni marine nel romanzo L’isola del giorno prima. Giusto per aggiungere un titolo extra a questa lista.Antonio Pigafetta
} Sono i primi anni del ‘500 e l’italiano Pigafetta insiste per imbarcarsi sulla spedizione di Ferdinando Magellano. Questa la genesi di Relazione del primo viaggio intorno al mondo. Spedizione di tre navi che porterà alla scoperta dello stretto di Magellano, primo passaggio da Oceano Atlantico a Oceano Pacifico. Un’avventura sorprendente, da cui tornarono stremati soltanto 18 membri dell’equipaggio. Tra cui l’eroico, il terrazzano, Antonio Pigafetta; grazie al quale abbiamo uno dei più affascianti documenti della storia della navigazione. Spoiler: La terra è rotonda.
{James Cook
}
Se sono i diari dei grandi esploratori ad appassionarvi, non potrete fare a meno dei diari di James Cook, primo europeo a raggiungere le coste australiane. Capitano della leggendaria nave HMS Endeavour. Membro della Royal Society. Cartografo eccezionale. Ha solcato miglia e miglia tra mari e oceani verso le terre più inesplorate. Quando tutti gli autori appena elencati non vi basteranno più allora sarete pronti a imbarcarvi insieme a Cook.
{Alfred Lansing
} Siamo alla +1, una posizione sempre un po’ speciale. I diari della spedizione Endurance. Una missione esplorativa capitanata dall’inarrestabile Shackleton, partita nel 1914 con l’ambizioso obiettivo di tentare l’attraversamento a piedi del continente antartico. Le cose andarono storte e l’equipaggio si ritrovò senza alcun aiuto a dover sopravvivere in uno degli ambienti più ostili del pianeta, non vi diremo cosa successe e come andò a finire. Lansing raccolse i diari (mai integralmente pubblicati) dei sopravvissuti e ne estrasse uno dei più affascianti racconti d’avventura di sempre. Buona avventura!